giovedì 3 settembre 2015

UNO SGUARDO DAL PONTE... GIOVANNI XXIII

Il ponte che collega la città di Sabaudia al mare, superando il lago di Paola è intitolato a Giovanni XXIII (con deliberazione n. 130/78). La realizzazione del ponte, benché prevista già nel progetto originario della città, fu affidata negli anni ’62-’64 all’arch. Riccardo Morandi il quale progettò una struttura tecnologica tipo Maillart a volta irrigidita.
Il Ponte costruito con le tecniche dell’epoca è purtroppo ammalorato da tempo ed ha dei gravi problemi di staticità: una interrogazione in tal senso presentata dal Gruppo del PD nel settembre 2009 non ebbe effetto in quanto il Sindaco affermò che la struttura non aveva problemi, ma la Giunta solo pochi mesi dopo chiese un contributo ( di € 850.000,00 ) alla Regione per il risanamento strutturale del ponte (deliberazione n. 110 del 24 giugno 2010); ma la Giunta Polverini non lo  concesse, così con l’Ordinanza sindacale n. 29 del 31 dicembre 2010 veniva disposto:
- il declassamento del Ponte Giovanni XXIII dalla I° alla II° Categoria ai sensi del D.M. LL. PP. 04.05.1990 “Criteri Generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo dei ponti stradali”;
- il divieto di transito sul Ponte per i veicoli con peso complessivo superiore alle 3,5 Tonnellate;
- di limitare la velocità di percorrenza del Ponte a 30 km/h.
Peraltro i controlli non sono stati mai molto presenti.
Il 29 febbraio 2011 il Gruppo del PD scrisse una nuova lettera per sollecitare la questione, ma purtroppo senza esito.
La Commissione Lavori pubblici nella primavera 2012 convocò il responsabile dell’Area tecnica ing. D’Arcangelo, il quale disegnò un quadro preoccupante, chiedendo che fossero stanziati almeno € 100.000 per effettuare gli esami preliminari al fine di accertare il reale stato della struttura in cemento armato, ma il Sindaco, presente anch’egli, non accolse questa richiesta.
Con deliberazione n 117 in data 14 ottobre 2014 la Giunta ha poi approvato un progetto preliminare per il risanamento e il consolidamento del Ponte per u importo di € 3.000.000,00, chiedendo il relativo finanziamento alla Regione.
Ora, a distanza di sei anni dalla prima interrogazione è stata pubblicata la determinazione n. 140 in data 4 agosto (Reg. Gen. 1232 del 27 agosto) con cui il Settore Lavori Pubblici ha provveduto all’aggiudicazione della gara finalmente indetta per un programma di indagine per la valutazione delle stato strutturale del Ponte (affidato alla soc. ISTEDIL di Latina) per un costo rilevante.
Nel frattempo la navetta estiva deve fare il giro da Caterattino, i pullman dei turisti e tutti gli automezzi pesanti non possono passare sul ponte.
Il costo del servizio di trasporto urbano a causa anche dell’aumento della percorrenza ha nel frattempo subito un aumento considerevole.

1 commento:

  1. Oggi più che mai queste considerazioni sono attuali e preoccupanti. Il ponte è stato progettato da Morandi con 15 anni di esperienza in meno rispetto al ponte di Genova. Se la causa del crollo di Genova fosse da imputare alle caratteristiche del progetto (così come si va dicendo) oltre che alla mancanza di adeguati controlli e restauri, non si capisce come faccia il nostro ponte a stare ancora in piedi. Cosa aspettano? Che crolli per risparmiare sui costi di demolizione?

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