venerdì 14 dicembre 2012

A rischio di chiusura la RSA di San Donato


Profonda amarezza provoca la notizia secondo cui la società che gestisce la  Residenza sanitaria assistenziale ( RSA ) di San Donato ( San Raffaele S.p.a. ) potrebbe chiudere la  struttura per problemi legati ai famosi tagli alla sanità decisi dal Commissario ad acta per la Regione Lazio Bondi.
Nel  1996  la Regione Lazio finanziò ai sensi dell’art. 20 della L. 67/88  la realizzazione di una serie di RSA tra cui quella del Comune di Sabaudia.
Nonostante che  il progetto “cantierabile” fosse stato  approvato dal Nucleo di Valutazione della Regione e che quindi il costo fosse coperto completamente dal finanziamento (€ 3.665.278,55 ), l’Amministrazione comunale, a seguito di una vertenza con l’impresa costruttrice, non riuscì a completare l’opera con la somma assegnata e l’immobile è rimasto per molti anni in stato di abbandono;  la  vertenza giudiziaria  è ancora  in atto.
Al fine di risolvere il problema, a seguito di gara,  con determinazione n. 210/2004 il Comune   affidò alla soc. Tosinvest il completamento  e la  gestione per trenta anni della RSA.
Gli atti relativi non sono stati mai sottoposti al Consiglio comunale.
In base alla convenzione la Tosinvest ha versato € 25.000 a titolo di diritto di superficie ed ha iniziato a  corrispondere € 42.000 annue a partire dal quarto anno di avvio dell’attività che, da quanto risulta dagli atti deve farsi risalire al 10.1.2008.
La Regione Lazio ancora non ha accreditato la struttura in questione.
Il gruppo del PD è intervenuto più volte per sbloccare la situazione.
Allo stato i ricoveri avvengono in regime di pagamento diretto da parte dei cittadini per il totale del costo e non è previsto alcun rimborso.
Pertanto dal punto di vista formale la struttura non dovrebbe ricadere tra quelle interessate ai tagli,  anche perché oltre ad essere gestita in regime privatistico, si occupa di pazienti  che hanno superato la fase dell’acuzie e quindi contribuisce a liberare i posti letto ospedalieri.
Ove fosse portata avanti questa decisione della proprietà ( legata a gravissimi problemi economici ),  si tratterebbe di una scelta che penalizzerebbe duramente i pazienti anziani e le loro famiglie, lasciando senza lavoro moltissimi operatori socio-sanitari.
Un altro problema che verrebbe ad aggiungersi al lungo elenco di strutture imprenditoriali chiuse da tempo e alle altre famiglie in difficoltà nella nostra città.
Mi auguro che il problema rientri al più presto, che la nostra RSA  possa proseguire a svolgere la propria attività   e che i dipendenti, i ricoverati e le loro famiglie possano passare un Natale sereno. 

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