Com’è
noto, ai sensi dell’art. 14 del D.lgs.33/2013 le pubbliche amministrazioni sono tenute entro tre mesi dalle elezioni a
pubblicare in particolare i seguenti documenti ed informazioni relativi ai
consiglieri comunali ed ai membri della Giunta:
a)
l’atto di
nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell'incarico o del
mandato elettivo;
b)
il
curriculum
c)
i compensi
di qualunque natura connessi con l’assunzione della carica;
d)
i dati
relativi all’assunzione di altre cariche presso enti pubblici o privati ed i
relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti
e)
gli altri
eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione
dei compensi spettanti;
f)
le
dichiarazioni di cui all'articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonché
le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima
legge, come modificata dal D.lgs. 33/2013, limitatamente al soggetto, al
coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi
consentano.
Già dopo le elezioni avevo chiesto che fossero
rese pubbliche le spese elettorali, ricevendo un cenno di assicurazione dal
Presidente del Consiglio.
Approssimandosi la scadenza dei tre
mesi previsti per detti adempimenti, mi sono permesso di rammentare al Comune
la necessità di provvedere alla pubblicazione dei dati e delle informazioni
sopraindicate ed a definire le procedure di diffida in caso d’inadempienza e
l’applicazione delle eventuali sanzioni.
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