Sant’Agostino nel suo volume “La città di Dio” (Capitolo XIX, 21.2.) si chiede: «Che cosa distingue lo Stato da una associazione di malfattori?» Secondo Valery Kichin (La Repubblica 14 nov. 2014) entrambi secondo sono una comunità di uomini e devono essere guidati da un capo. In ambedue i sistemi le relazioni reciproche sono già prefissate, concordate in precedenza. L’unica cosa che li distingue è la presenza della legalità. E se in uno Stato la legge smette di operare, lo stesso si trasforma in una associazione di malfattori. Se una persona può sempre contare su una difesa da parte dello Stato, se la legge agisce indipendentemente dai titoli e dai gradi e tutti sono uguali dinanzi ad essa, si tratta di una forma ideale di Stato.
Si tratta di considerazioni profonde applicabili a tutti i livelli della pubblica amministrazione.
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