venerdì 30 ottobre 2020

L'INCREMENTO DEI POSTI PER I PAZIENTI COVID NEL LAZIO IN BASE ALL'ORDINANZA DEL 21 OTTOBRE 2020

Con l’art.1 dell’Ordinanza del Ministro della salute adottata di concerto con il Presidente della Regione Lazio in data 21 ottobre 2020è stato previsto il potenziamento della rete COVID stabilendo quanto segue:
1. Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, si ritiene necessario incrementare la dotazione di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da COVID-19, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete COVID, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, secondo la configurazione riportata nella tabella allegata alla presente ordinanza per farne parte integrante e sostanziale; 
2. Alla Direzione Salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, in coordinamento con l’Unità di crisi regionale, è demandato il compito di provvedere alla definizione dei trasferimenti di attività tra nodi della rete, necessari all’attuazione del suo potenziamento come sopra ordinato, e conseguentemente al riassetto complessivo dell’attività assistenziale derivante dalle riconversioni di presidi, con correlata riallocazione, anche parziale, dei livelli di finanziamento assegnati; 
3. La Direzione Salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, in coordinamento con  l’Unità di crisi regionale, disporrà l’eventuale e necessario adattamento dell’assetto complessivo dell’offerta assistenziale in linea con l’evoluzione dell’emergenza COVID-19. 
Il totale dei posti letto previsto a regime sarà di n. 2.381 posti letto ordinari (i p.l. aggiuntivi saranno 1.190) e di 532 di p.l. di Terapia Intensiva e Sub-intensiva (i p.l. aggiuntivi saranno 231); pertanto il numero complessivo dei posti letto aggiuntivi programmato è di 1421; dei quali 1219 ad ospedali classificati e a case di cura. 
In sostanza ai privati andrà l'86% dei posti aggiunti e al pubblico solo i 14%..
Ma non è finita qui, perché con una nuova ordinanza del Presidente della regione Lazio 2 ottobre 2020 n. Z00064 è stato disposto inoltre che: "La dotazione di posti letto per fronteggiare l’emergenza COVID 19 allegata all’ordinanza del Ministro della salute adottata di concerto con il Presidente della Regione Lazio del 21 ottobre, verrà incrementata di ulteriori posti letto identificati dalla Direzione Salute in coordinamento con l’unità di crisi regionale, con conseguente definizione dei trasferimenti di attività tra nodi della rete, riassetto complessivo dell’attività assistenziale derivante dalle riconversioni di presidi, trasferimento delle attività accreditate anche presso strutture autorizzate e correlata riallocazione, anche parziale, dei livelli di finanziamento assegnati. Per l’incremento della dotazione dei posti letto è possibile ricorrere, altresì, all’attivazione delle aree temporanee attrezzate di cui all’articolo 4 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, su iniziativa delle singole Aziende sanitarie ovvero delle direzioni regionali competenti in materia".
A questo punto non è dato di sapere a quali numeri si sia arrivati oggi, né quale sarà il costo di questa operazione.
Non risulta che nel corso dell’estate, quando l’epidemia aveva rallentato la corsa, sia stato fatto molto per potenziare l’assistenza territoriale così ora tutto graverà ancora una volta sulla rete ospedaliera con risultati preoccupanti anche perché talune aziende hanno avuto difficoltà a reclutare il personale necessario.

mercoledì 28 ottobre 2020

IL SERVIZIO DI EMERGENZA SANITARIA TERRITORIALE A LATINA AI TEMPI DEL COVID

Le nuove misure prese dall'azienda sanitaria Latina per fronteggiare l'epidemia rischiano di dare il colpo di grazia al Sistema dell'emergenza sanitaria territoriale.
Com'è noto, invece di utilizzare uno degli ospedali dismessi (c'era stata tutta l'estate per gli eventuali interventi di sistemazione), l'ospedale del capoluogo della provincia è stato individuato come ospedale COVID per cui quasi tutti i letti sono stati destinati alla cura dei malati da coronavirus sottraendo così letti per pazienti acuti che per loro fortuna o disgrazia non sono stati colpiti dall'epidemia. 
Persino la Cappella all'interno dell'ospedale sarà occupata dai letti.
Conseguentemente, da quanto si apprende dalla stampa (Il Messaggero di Latina del 29 ottobre), il Pronto Soccorso del DEA di II livello di Latina (il Santa Maria Goretti) da oggi accoglierà solo i codici rossi mentre tutti gli altri saranno dirottati al PS della casa di cura Città di Aprilia e a quello della casa di cura ICOT di Latina, che ovviamente saranno pagati per questo.
Questa decisione si aggiunge alla chiusura notturna di tutti i Punti di Primo Intervento della provincia disposta già a decorrere dal 5 ottobre per recuperare personale da utilizzare nei drive-in, nonostante il Governo con il DL 104/2020 convertito con legge 12472020 abbia autorizzato le Regioni ad assumere personale proprio per fronteggiare l'epidemia COVID e quindi  per evitare di ridurre o chiudere i servizi preesistenti destinati alla cura di altre patologie.
In questo modo il tempo previsto per raggiungere il Pronto Soccorso dell'ospedale più vicino per gli abitanti di molti Comuni, soprattutto dei Lepini, supererà di molto i limite massimo previsto per legge che è di 20 minuti. 
Ad esempio il tempo di percorrenza da Roccasecca ad Aprilia è di un'ora e 43 minuti mentre per arrivare a Terracina basta un'ora e 12 minuti. C'è tutto il tempo per arrivare dissanguati. 
Ma come farà un paziente a sapere se è un codice rosso o meno ? Deve fare l'autodiagnosi?
Questo mentre viene dato ampio risalto all'efficienza delle reti tempo dipendenti.
L'Emergenza sanitaria territoriale è uno dei Livelli Essenziali di Assistenza previsti dal DPCM 12 gennaio 2017 che deve essere garantito a tutti i cittadini.
Meraviglia in tutto questo il silenzio assordante dei Sindaci che in quanto massima autorità sanitaria dei loro Comuni dovrebbero tutelare la salute dei cittadini. 

mercoledì 21 ottobre 2020

L'ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO CON L'INCREMENTO DEI POSTI LETTO COVID E NUOVE MISURE PER CONTENERE IL CONTAGIO


Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato ieri sera (21 ottobre), con il ministro della Salute, Roberto Speranza, una nuova “Ordinanza ai sensi dell'articolo 32, comma 3 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica. Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019”.
A seguito degli incontri con il Comitato Tecnico Scientifico, l’Assemblea dell’Anci, la Conferenza dei Rettori e l’Associazione dei presidi, la Regione Lazio dispone di:
1. Potenziare la rete COVID attraverso l’incremento di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da COVID-19, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete COVID, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2913 posti letto di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva.
2. A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, vietare gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione, dalle ore 24:00 alle ore 5:00 del giorno successivo, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori, il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), e per gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute.
3. A partire da lunedì 26 ottobre, potenziare la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50 per cento degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all’75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l’utilizzo di strumentazioni.
Gli effetti della presente ordinanza cessano al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione.
L'Ospedale Santa Maria Goretti passa da 58 pl per pazienti Covid a 106 e da 6 posti di terapia intensiva Covid a 12.
“Con questo nuovo provvedimento viene rimodulata l’intera rete ospedaliera regionale ampliando e rafforzando i posti dedicati al COVID-19 seguendo l’andamento della curva epidemiologica”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“In questi mesi – ha proseguito il presidente - il nostro lavoro è stato costante, non ci siamo mai fermati e grazie alla collaborazione di tutti nel Lazio solo ad ottobre sono stati effettuati 300mila tamponi, oltre 15mila in media al giorno e siamo la prima regione in Italia per numero di casi testati in proporzione alla popolazione”.
“Continuiamo a monitorare costantemente la situazione e stiamo lavorando a implementare e incrementare l'azione di screening, per questo – ha concluso Zingaretti - stiamo avviando una manifestazione di interesse per individuare strutture private in grado di eseguire almeno 5mila tamponi al giorno”.

mercoledì 14 ottobre 2020

LE LISTE DI ATTESA DELLA ASL SONO TROPPO LUNGHE? NON VUOI ANDARE A PAGARE GLI ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI DAI PRIVATI ? ECCO LA SOLUZIONE...


Questi sono i tempi di attesa per le visite e gli accertamenti diagnostici dell'azienda sanitaria locale Latina nel mese di ottobre 2020.
Non sono bastate le Linee Guida del Ministero né quelle della Regione, molti accertamenti superano abbondantemente i tempi massimi di attesa previsti.
Quali rimedi?  


 

giovedì 8 ottobre 2020

NUOVE MISURE PER IL CONTENIMENTO DEL COVID-19 IN PROVINCIA DI LATINA

E' stata firmata oggi l’ordinanza n. Z00063 del Presidente che per due settimane consecutive, a decorrere dalla mezzanotte di oggi 8 ottobre, ordina le seguenti ulteriori misure relative al territorio della Provincia di Latina: 
1) Contingentamento a numero massimo di 20 persone, previa registrazione e adozione delle misure generali di prevenzione, partecipanti a feste private, anche successive a cerimonie religiose; per queste ultime continueranno ad osservarsi i provvedimenti tuttora vigenti; 
2) Contingentamento a massimo 4 ospiti per tavolo, con rispetto del distanziamento sociale, nei ristoranti e nei locali di somministrazione di alimenti e bevande; 
3) Chiusura anticipata dei pub, bar e ristoranti alle ore 24; 
4) Obbligo di esposizione, all’ingresso degli esercizi commerciali e degli uffici aperti al pubblico, di un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, in rapporto alle dimensioni dei locali e nel rispetto del distanziamento sociale; 
5) Divieto di assembramento nelle aree antistanti l’accesso di scuole, banche, uffici postali e altri uffici pubblici oltre che nei luoghi pubblici (piazze, parchi, spiagge, ecc…); 
6) Divieto di accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per visite a parenti o amici ricoverati ovvero accesso regolamentato, in casi eccezionali e all’esito di autorizzazione scritta da parte del responsabile sanitario della struttura di ricovero; 
7) Contingentamento del numero di persone che possono frequentare contemporaneamente palestre, scuole di ballo e altre attività di natura sportiva effettuata in luoghi chiusi con esposizione di cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente in rapporto alle diverse aree di attività della struttura, inclusi gli spogliatoi, nel rispetto del distanziamento sociale, assicurando attività di sorveglianza a carico dell’esercente; 
8) Favorire il lavoro agile, laddove praticabile, nelle Aziende con sedi sul territorio della Provincia di Latina”.
“L’ordinanza del Presidente è una misura necessaria per contenere i numeri del virus che nell'ultima settimana hanno fatto registrare un aumento considerevole in rapporto alla popolazione residente. Le misure richieste dalla Asl e contenute nell'ordinanza sono destinate a garantire il contingentamento e il distanziamento sociale al fine di prevenire un ulteriore aumento dei casi. Confidiamo in uno spirito di collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati e nell'attivazione degli opportuni controlli da parte delle Istituzioni preposte. È indispensabile, in questa fase, rispettare queste regole che non vogliono minimamente essere punitive, ma di prevenzione per evitare ulteriori e più gravose limitazioni sull'intera provincia” - l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
L'Ordinanza è pubblicata integralmente sul BUR 124 DEL 9 OTTOBRE 2020

martedì 6 ottobre 2020

IL IV RAPPORTO MAFIE NEL LAZIO


Presentato oggi 6 ottobre il IV aggiornamento del Rapporto "Mafie nel Lazio", il resoconto documentato delle principali inchieste giudiziarie portate a termine tra il 1 gennaio e il 31 dicembre del 2018: 103 le 'famiglie' censite, 118 gli indagati per associazione mafiosa.
Il volume, di quasi 300 pagine, da quest'anno disponibile anche in formato e-book – è stato presentato stamattina al WeGil di Trastevere, a Roma, dal presidente, Nicola Zingaretti e dal presidente dell'Osservatorio regionale Sicurezza e Legalità, Gianpiero Cioffredi, con gli interventi del prefetto di Roma Gerarda Pantalone, del capo centro della Dia di Roma, Francesco Gosciu, del segretario generale della procura presso la Corte d'Appello di Roma Emma D'Ortona e del professor Nando Dalla Chiesa dell'Università di Milano.
Molti i riferimenti a fatti accaduti in provincia di Latina e alle ramificazioni dei clan presenti nei nostri Comuni.

sabato 3 ottobre 2020

UNA NUOVA ORDINANZA DELLA ASL LATINA PER CHIUDERE DAL 5 OTTOBRE NELLE ORE NOTTURNE IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO

Ieri è scoppiata la bomba di una nuova chiusura notturna del nostro PPI di Sabaudia. Alcuni Sindaci hanno scritto al direttore generale per contestare questa scelta. 
In qualità di promotore del Comitato per la difesa del Punto di primo intervento di Sabaudia  ho scritto la presente nota al direttore generale della ASL e per conoscenza al sindaco Gervasi, al direttore sanitario della ASL Latina e al coordinatore dei PAT della provincia.
Questo è il testo della lettera:
"Sul sito web di codesta azienda è stata pubblicata l’ordinanza in data 2 ottobre 2020 con la quale viene stabilito che a partire dal giorno 5 ottobre sarà ridotto l’orario di apertura del Punto di Assistenza Territoriale di Sabaudia alle sole ore diurne. 
Detta decisione è motivata dalla asserita necessità di recuperare risorse professionali da destinare alla prevenzione dell’epidemia da COVID-19. 
Al riguardo, premesso che il potere di “ordinanza” in campo sanitario risulta che sia affidato solamente al Ministro della salute, ai Presidenti delle regioni e ai Sindaci (art.32 della legge 833/1978), non risulta che la relativa proposta, che modifica le modalità di erogazione del Servizio di Emergenza Territoriale, sia stata sottoposta alla conferenza locale sociale e sanitaria. 
A ciò si aggiunga che da quanto risulta il Governo ha autorizzato di recente il reclutamento di personale anche con procedure extra ordinem, da destinare specificamente alla prevenzione e alla cura del COVID-19 proprio allo scopo di evitare di sottrarre risorse ai pazienti affetti da altre patologie. 
La chiusura notturna dei PAT, che in base a quanto disposto dal DCA U00469/2019 sono chiamati a svolgere le stesse funzioni precedentemente attribuite ai Punti di Primo Intervento, rischia di esporre i pazienti a gravi rischi, sia perché dovranno recersi ai pochi Pronto Soccorso rimasti (spesso distanti, come il caso di Sabaudia oltre i venti minuti fissati per legge con rischio di aggravamento delle condizioni di salute) intasandoli inutilmente con pericolo di contagio, sia perché verrà meno la funzione oggi svolta dal personale in servizio di una tempestiva diagnosi e, ove necessario, del conseguente inserimento nei percorsi brevi per le patologie tempo dipendenti, ma anche per quanto riguarda le prime cure e la stabilizzazione come la richiesta di intervento del mezzo di trasporto più appropriato in relazione alla patologia e alle condizioni del paziente. 
A ciò si aggiunga che nelle ore notturne in base alla convenzione con l’ARES 118 non risulta che sia disponibile in loco un’ambulanza medicalizzata (MSA). 
Desideriamo rammentare che il Sistema di emergenza territoriale di cui sono ancora parte integrante i PAT in base al citato decreto del Commissario ad acta Zingaretti è tutelato dal DPCM 12 gennaio 2017 che definisce i Livelli Essenziali di Assistenza. 
Pertanto pur comprendendo l’importanza di potenziare il servizi anticovid riteniamo che il PAT di Sabaudia, come pure quelli della Provincia di Latina debbano rimanere attivi h24. 
Con la presente si chiede pertanto di voler riesaminare la questione e di mantenere l’apertura h24 del Punto di Assistenza Territoriale di Sabaudia". 
Ora attendo  una risposta.