Area catastale dell'ospedale - Fonte ANCE LT |
Nei giorni scorsi la direzione generale dell'azienda USL Latina con un comunicato stampa ha , tra l'altro, fatto una comunicazione specifica che riguarda la firma della delibera ( la n. 1384 del 10 dicembre 2020) per lo studio di fattibilità del ‘Nuovo Ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Il quadro economico di massima per la realizzazione della nuova opera è di € 300.000.000.
Un progetto di lungo corso che grazie all’amministrazione regionale e al relativo finanziamento finalmente possiamo portare avanti. Un progetto importante che darà come risultato un ospedale moderno, come hub, non sono per l’emergenza ma anche per la rete oncologica. Questo porterà all’interno del nuovo ospedale il polo universitario dando maggior impulso quindi alla ricerca e alla sperimentazione clinica. Un comunicato un poco scarno.
Per avere maggiori notizie occorre andare sul sito dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Latina che ha dove il Presidente Pierantonio Palluzzi spiega che il progetto è stato predisposto grazie alla collaborazione dell'architetto Rosolini e dell'ingegner Pol e che il Il progetto preliminare verrà messo a disposizione della comunità per dare un contributo alla nostra provincia.
Si tratta di una scelta molto generosa che senza dubbio ha dato una spinta rilevante per la riuscita del progetto.
Da quanto si apprende sempre dal Presidente dell'ANCE si conferma che l'area individuata è quella nei pressi di Borgo Piave - Latina, che è già di proprietà della Regione Lazio, quindi non necessita di espropri o altre lungaggini burocratiche.
Il piano regolatore prevede per quel sito: area a servizi ospedalieri.
Sarà punto di snodo delle maggiori strade interprovinciali: Autostrada Roma-Latina/Cisterna-Valmontone, circonvallazione nord Latina-Monti Lepini, B.go Piave Mare.
Come si può vedere dal rendering la struttura è immersa nel verde che è uno dei protagonisti del progetto insieme alla luce.
Il concetto che che è stato chiesto di sviluppare ai progettisti è stato quello di un "bosco orizzontale".
Sono previsti quasi 700 posti letto, un parcheggio interrato trasformabile in pochi giorni in un pronto soccorso e 200 posti letto per la gestione delle emergenze.
Si tratterà di un ospedale sostenibile con un consumo energetico ridotto ad un terzo rispetto ad ospedali di edilizia ed impiantistica classica.
Ci saranno spazi riservati all'università e alla ricerca, tenendo presente che la struttura è al centro del secondo polo chimico farmaceutico italiano.
Saranno previsti anche ampi spazi di condivisione, incontro e confronto.
Complimenti ringraziamenti all'ANCE e ai progettisti.
Sorgono tuttavia perplessità circa la la sostenibilità economica del nuovo presidio ospedaliero nell'ambito della pianificazione del territorio dato che la direzione generale dell'azienda non ha ancora predisposto un proprio piano di sviluppo dell'assistenza ospedaliera e la sua integrazione con l'assistenza territoriale.
Da quanto si apprende nella nuova struttura dovrebbero migrare i reparti universitari oggi presenti all'ICOT, quindi dovrebbe essere costituita formalmente un'azienda ospedaliera-universitaria in base all'art. ex art.2, comma 2, lettera b) del d.lgs 517/1999. Non v'è cenno di cosa avverrà dell'attuale ospedale.
Da quanto si apprende dai dati dell'AGENAS tutte le aziende ospedaliere del Lazio hanno pesanti disavanzi (il massimo è raggiunto dal San Camillo-Forlanini con oltre 113 milioni) , per cui sarà opportuno valutare a fondo una scelta in tal senso e preparare un business plan.
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