sabato 2 marzo 2013

Disavanzo e bilancio sociale


Il disavanzo dell’esercizio 2011, deliberato quale proposta dalla giunta comunale in data  24 maggio 2012, presentava un disavanzo di € 215.982,22,  nonostante ciò l’ex Sindaco e la maggioranza non hanno sentito il bisogno di rendere conto ai cittadini di come si fosse arrivati ad una situazione del genere. Pertanto l’estate scorsa ( era il 30 giugno ) ho provveduto  ad illustrare, aiutato da  numerose slides e grafici,  i dati contenuti nel rendiconto 2011 in un incontro con i cittadini particolarmente affollato, dedicato appunto al “Bilancio Sociale”.
In considerazione della gravità di molti fatti gestionali, ho provveduto poi ad inoltrare un dettagliato esposto  anche alla Corte dei Conti.
La proposta della Giunta  fu  infine iscritta all’ordine del giorno del 31 ottobre, ma il Sindaco non si presentò, facendo mancare il numero legale e presentando poi le proprie dimissioni. Il rendiconto 2011 è stato infine   approvato dal Commissario prefettizio solamente il  13 dicembre scorso. Nella stessa data con deliberazione n.11/2012 , il  Commissario ha approvato anche il bilancio di previsione 2012, completando così gli adempimenti contabili dovuti. Nell’anno 2012 tra rinvii del Governo e inadempimenti da parte della nostra Giunta non si è provveduto ad adottare la deliberazione per il riequilibrio del bilancio, atto che avrebbe dovuto essere adottato entro il 30 settembre.
In questi giorni abbiamo letto sulla stampa di gravissime difficoltà da parte del Comune a soddisfare i  creditori , siano essi fornitori di beni e servizi, che ONLUS o famiglie bisognose, a causa di una situazione di cassa imbarazzante; peraltro dal Palazzo non trapelano notizie circa il rendiconto dell’anno 2012 e del relativo disavanzo, il che ingenera legittime preoccupazioni.
Per fortuna che molti gestori di servizi pubblici accettano ancora di seguitare a garantire le loro prestazioni, ma sino a quando potrà avvenire ?
E’ stato emanato in questi giorni il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n.15162 (pubblicato per ora solamente sul sito del MEF ), concernente la certificazione del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno del 2012 da parte delle province e dei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti (art. 31, comma 20, legge n. 183 del 2011). In base a questo decreto, i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti dovranno trasmettere, entro il 31 marzo 2013, al Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, IGEPA, via XX Settembre 97, 00187 Roma, una certificazione, sottoscritta dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dai componenti dell’organo di revisione economico-finanziaria, relativa al rispetto dell’obiettivo del patto di stabilità interno per l’anno 2012. I comuni che non osserveranno quest’obbligo, saranno considerati inadempienti al patto di stabilità interno 2012, ai sensi dell’articolo 31, comma 20, della legge 12 novembre 2011, n. 183.
Sarà interessante conoscere i dati che saranno trasmessi al Ministero per iniziare a comprendere qualcosa sullo stato delle finanze comunali, anche perché il disavanzo potrebbe probabilmente comportare nuovi aumenti a carico dei cittadini.
Comunque anche se non saranno resi noti  quei dati, non dovremo attendere molto,  in quanto entro il  trenta aprile p.v. il  Comune dovrà approvare il rendiconto dell’anno 2012; si tratta del documento contabile più importante, la cartina di tornasole di come sono stati gestiti i soldi della comunità.
Mi auguro che questa volta  il Comune provveda a  rispettare la   Direttiva  del Ministro della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale delle amministrazioni pubbliche del 17 febbraio 2006.
La questione è particolarmente delicata in quanto la crescita del disavanzo, la cui responsabilità può essere ascritta eslusivamente alla Giunta Lucci, preoccupa notevolmente, anche se il Commissario straordinario è impegnato in tutti i modi consentiti oggi dalla legge, per arginare il  rischio del dissesto.

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