Il 30 dicembre scorso il Consiglio comunale di Sabaudia ha approvato una serie di debiti fuori bilancio risalenti anche agli anni pregressi.
Secondo il Ministero dell’Interno (Circolare F.L. 21/1993): «il debito fuori bilancio è un’obbligazione verso terzi per i pagamento di una determinata somma di denaro che grava sull’ente, non essendo imputabile ai fini della responsabilità a comportamenti attivi od omissivi di amministratori e funzionari e che non può essere regolarizzata nell’esercizio in cui l’obbligazione stessa nasce, in quanto assunta in violazione delle norme gius-contabili che regolano i procedimenti di spesa degli enti locali».
Il legislatore con gli artt. 193 e 194 del T.U.O.E.L. ha previsto che tutti i debiti fuori bilancio debbano essere sottoposti tempestivamente al Consiglio comunale per il loro riconoscimento, secondo una periodicità prevista dai regolamenti interni e comunque entro il 30 settembre di ogni anno, previo parere obbligatorio del Collegio dei revisori.
La mancata tempestiva trasmissione al Consiglio comunale di proposte di deliberazioni per il riconoscimento di debiti fuori bilancio, può tendere a dissimulare la reale situazione dei conti dell’ente quasi a dare l’impressione ai cittadini di avere un comune con i conti in ordine.
La Corte dei Conti Sezione Controllo Enti nell'esaminare la situazione del nostro Comune, con deliberazione n. 61/2012 aveva avuto già modo di segnalare una serie di irregolarità: «il reiterato ricorso a prassi e comportamenti irregolari, suscettibili - nel contesto della gestione comunale…di incidere sulla stabilità e sulla solidità della situazione finanziaria ed economica dell’Ente, ponendone a rischio la tenuta nel prossimo futuro ove non tempestivamente modificati».
I debiti fuori bilancio costituiscono uno dei dieci parametri obiettivi fissati dal D.I. 18 febbraio 2013 per misurare l’eventuale situazione di deficitarietà strutturale.
Il Comune di Sabaudia secondo la relazione del Collegio dei revisori relativa all’esercizio 2012 non rispettava già allora il parametro dei residui passivi e quello relativo ai procedimenti di esecuzione forzata (allegato “F” al rendiconto).
Neanche il Commissario straordinario ha ritenuto di affrontare il problema dei debiti fuori bilancio.
Se i debiti fuori bilancio fossero stati sottoposti al Consiglio nell’’anno in cui ciascuno di essi si era manifestato, probabilmente si sarebbero risparmiati molti soldi di interessi.
Il nuovo Collegio dei Revisori dei conti, insediatosi quest’anno, nella relazione al consuntivo dell’anno 2012 (30 aprile 2013) riferisce che dopo la chiusura dell’esercizio ed entro la data di formazione dello schema di rendiconto non erano stati riconosciuti debiti fuori bilancio e che solo a seguito di sollecitazioni del responsabile del servizio finanziario in data 22 aprile 2013 erano pervenute comunicazioni positive da parte dell’Avvocatura (€ 2.101.127,77, oltre ad € 1.117.286,74 per pignoramenti) e del Settore ambiente (per € 280.078,56).
Il Consiglio comunale ha il dovere di svolgere il suo ruolo di controllo (che non è solo delle minoranze), per cui ogni consigliere avrebbe dovuto essere messo in grado di disporre del complesso degli elementi necessari per poter svolgere serenamente la propria valutazione prima del voto ed il fatto che per legge tutti gli atti relativi ai debiti fuori bilancio dovranno essere inviati alla Corte dei Conti non può esimere il Consiglio dallo svolgimento del proprio ruolo anche per evitare che poi la Magistratura sia costretta ad intervenire supplendo alle carenze della politica, cui sono attribuite responsabilità specifiche.
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