martedì 14 gennaio 2014

Lettera ad un Direttore generale di ASL non ancora nominato

Caro Direttore,
so che tra breve sarai nominato Direttore generale di una delle Aziende sanitarie della nostra regione e mi permetto di darti qualche piccolo suggerimento.
In primo luogo , prima di assumere la carica fatti precedere da una tua lettera con cui chiedi al tuo predecessore di fare uno scambio delle consegne formale, per cui dovranno consegnarti: copia dell'ultimo consuntivo e del bilancio di previsione 2014, la pianta organica con i posti vacanti e le richieste fatte alla regione per le deroghe, l'inventario dei beni mobili ed immobili, una relazione sullo stato dei servizi e le problematiche più rilevanti, le ultime relazioni del Collegio dei revisori, nonché dell'Organismo Indipendente di valutazione. Fai un verbale della seduta relativa allo scambio delle consegne e mandalo alla regione per ogni evenienza.
Non appena insediato,  chiedi al direttore sanitario ed a quello amministrativo delle relazioni circostanziate sui dati epidemiologici e risultati della produzione delle prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali, sull'attività di prevenzione, sulla mobilità, sulla situazione di cassa etc., poi scrivi a tutti i dirigenti chiedendo una relazione sullo stato delle strutture loro assegnate (così non potranno nascondere cadaveri negli armadi). Fatti dare i dati delle liste di attesa per i ricoveri, per gli interventi operatori e per tutte le prestazioni.
fatto questo, prima che la tua foto vada sui giornali, fatti una passeggiata da utente nelle strutture per vedere come funzionano, cosa dice la gente, come sono le file negli ambulatori, nei centri prelievo etc., controlla la pulizia degli ospedali e delle strutture, verifica i servizi alberghieri (modalità della ristorazione: vassoio personalizzato con contenitori termici - no all' invaschettamento -, ecc. cambio della biancheria piana ecc.), gli orari di accesso per il pubblico, il decoro esterno ed interno delle strutture, la qualità percepita dai pazienti e così via.
Quando avrai finito il tuo giro, convoca i dirigenti e poi i sindacati e la RSU.
Ora sulla base dei dati che ti avranno dato, predisponi insieme ai tuoi collaboratori diretti e quanti vorrai coinvolgere l'atto aziendale, prevedendo una pianificazione territoriale delle strutture che garantisca realmente l'esistenza di presidi di prossimità e una risposta alle domande di assistenza dei cittadini.
Una volta approvato l'atto aziendale avvia le procedure trasparenti per l'affidamento degli incarichi in base al principio della meritocrazia, ma anche a quello della rotazione.
Fai in modo di organizzare la comunicazione nel rispetto della legge individuando una persona competente per informare in maniera adeguata i cittadini sulle iniziative che stai adottando e perché; per ogni cosa, anche la più ingrata fai predisporre un piano della comunicazione in modo da evitare che vengano strumentalizzate per interessi particolari.
Che ogni tua azione sia ispirata all'interesse collettivo e non a quello privato, introduci la trasparenza come strumento ordinario del lavoro, lotta contro le illegalità e previeni la corruzione adottando un piano efficace.
Se a questo punto sarai ancora vivo ce l'hai fatta....

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