giovedì 23 luglio 2020

LA PROVINCIA DI LATINA E IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DEL LAZIO


Con un nuovo decreto il Commissario ad acta per la gestione del piano di rientro della regione Lazio in data 21 luglio ha approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza COVID-19 ai sensi dell'art. 2 del D:L: 34/2020.
L'atto è stato adottato sulla base della circolare del Ministero della salute n. 11254 in data 29 maggio 2020 contenente le linee di indirizzo organizzative per il potenziamento della rete di emergenza Covid-19.
La rete di offerta attivata nella prima fase emergenziale COVID-19, va ridefinita e integrata organicamente con la rete di assistenza ospedaliera regionale hub & spoke, per cui dovranno essere
attrezzati i posti letto negli ospedali forniti delle necessarie professionalità, dotazioni strutturali, tecnologiche e di servizi allo scopo di poter affrontare situazioni di accrescimento improvviso della curva epidemica dei casi di COVID-19, anche al fine di ottimizzare l’utilizzo di strutture idonee a riassorbire l’attività ordinaria, prevedendo meccanismi di riconversione tra le due diverse tipologie di
attività e garantendo la rigorosa separazione dei percorsi.
Ci si sarebbe attesi qualcosa di più dal punto di vista programmatorio da un atto del genere, ma di fatto c'è solamente una analisi di come è previsto di spendere i soldi attraverso un piano economico basato su un modello ministeriale.
Per quanto riguarda l'azienda sanitaria locale Latina sono state previste le seguenti somme:
1)  per l'adeguamento della terapia intensiva (12 pl) del Santa Maria Goretti: € 4.266.108,66
2) per l'adeguamento della terapia semi intensiva (20 pl) del Santa Maria Goretti: € 2.585.274,69 
3) per l'adeguamento della terapia semintensiva (2 pl) del Dono Svizzero di Formia: € 554.890,77 Per le terapie sub intensive è stato previsto il 50% di letti per la pneumologia, il 30% per le malattie infettive, il 30% per la medicina di urgenza, il 10% per la medicina generale e il 2% per la chirurgia generale dei DEA II. 
Manca ancora un adeguamento dei posti letto per una prospettiva di crescita della qualità dell'assistenza sanitaria ospedaliera.

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