giovedì 29 novembre 2012

La ASL non potenzia il Poliambulatorio della ASL


Più volte siamo dovuti intervenire per denunciare il progressivo depotenziamento della struttura sanitaria pubblica di via Conte Verde, ristrutturata da pochi anni grazie ad un finanziamento regionale della Giunta Badaloni;  un vero gioiello architettonico della città, che è stata testimone silenziosa dei mutamenti della nostra società.
Molti specialisti medici ed infermieri sono stati progressivamente collocati in quiescenza od oggetto di mobilità e mai sostituiti, conseguentemente sono stati ridotti numerosi servizi e prestazioni.
Molti  locali sono in stato di abbandono e utilizzati come deposito  di vecchi materiali.
Per contrastare questa situazione, per la riqualificazione del nostro presidio sanitario ed una sua maggiore integrazione con le strutture ospedaliere del territorio, in questi anni  sono state presentate dal PD  numerose interrogazioni e mozioni, l’ultima delle quali, approvata all’unanimità dei presenti nella seduta consiliare del  18 ottobre scorso ( deliberazione n. 35/2012 ).
Purtroppo in questi giorni abbiamo appreso che uno dei servizi più prestigiosi: quello per la Tutela della salute mentale e la riabilitazione in età evolutiva ( TSMREE ) già orfano di alcune unità di personale, trasferite in altra sede,   verrà  privato dei locali  ora utilizzati,  per far posto alla centrale d’ascolto provinciale della guardia medica e, pare, anche a quella del “118”, oggi ospitati nella palazzina realizzata a suo tempo proprio per il Servizio 118 nell’ospedale di Latina.
Si tratta  di funzioni  senza dubbio importantissime, ma che vanno ad occupare spazi vitali all’interno dell’edificio e che non contribuiscono al miglioramento dei servizi e delle prestazioni per i cittadini di Sabaudia.
Ancora una volta, approfittando della situazione politica in cui versa il Comune e nel silenzio dei più,  viene perpetrato una  nuovo colpo alla nostra  sanità.
Gli anziani, i cronici e tutti i pazienti che sono affetti da patologie non presenti nel nostro Poliambulatorio sono costretti a viaggiare  in  tutta la provincia per poter ottenere le prestazioni cui hanno diritto e per le quali hanno pagato, senza alcun rispetto per le norme che garantiscono a tutti i cittadini italiani omogenei  Livelli Essenziali di Assistenza.
A loro ora si aggiungeranno anche i ragazzi che, accompagnati dai genitori,  dovranno affrontare disagi per raggiungere i Comuni dove poter ottenere l’assistenza di cui hanno bisogno ?

Nominato il Commissario ad acta per il bilancio di previsione


Desidero esprimere soddisfazione per la nomina del vice prefetto vicario di Latina, quale Commissario ad acta per l’approvazione del Bilancio di previsione 2012.
Un provvedimento atteso,  che sottolinea l’incapacità della Maggioranza che, pro tempore ( troppo ), ha retto il nostro Comune, di sottoporre al Consiglio una proposta entro i termini di legge ( nonostante le proroghe concesse dal Governo ).
Purtroppo il provvedimento che sarà adottato  dal  Commissario ad acta dovrà tener conto degli impegni assunti fino ad ora, per cui, più che di un bilancio di previsione ci troveremo ad esaminare in Consiglio comunale un pre-consuntivo.
Ripercorreremo così, tra le mancate entrate, le spese fatte,  i debiti extra-bilancio usciti dagli armadi ed i famosi residui attivi inesigibili, gli avvenimenti di un anno e di come chi ha gestito la cosa pubblica non sia stato in grado neanche di approvare un bilancio e di far partecipare i cittadini alle gravi scelte che si stavano facendo.
C’è viva attesa per la determinazione delle aliquote delle tasse e delle tariffe di alcuni servizi, anche perché il tempo stringe, dato che alcuni versamenti vanno fatti entro la metà di dicembre.

giovedì 22 novembre 2012

La situazione finanziaria del Comune la ex maggioranza cerca di minimizzare


Il Sindaco nelle sue recenti dichiarazioni alla stampa e in dibattiti presso TV locali, seguita a minimizzare i problemi finanziari da tempo segnalati dal nostro Gruppo consiliare e rilevati  pesantemente dalla Corte dei Conti, affermando che si tratterebbe di questioni generalizzate ( …..così fan tutte ).  Ma se era tutto regolare come mai la Corte dei conti ha formulato ben sei rilievi sui rendiconti degli esercizi 2009 e 2010 ? Come mai, dopo aver fatto iscrivere il rendiconto 2011 all’ordine del giorno della seduta consiliare del 31 ottobre scorso, Lucci non si è presentato ? Se non c’erano problemi, come mai i  fedelissimi di Lucci ( gli stessi che abbiamo visto accanto a lui in occasione della conferenza stampa di martedì ), il 31 ottobre  hanno fatto mancare il numero legale per evitare che si discutesse quel punto ?  Come mai nel corso degli ultimi cinque anni sono stati di fatto dichiarati inesigibili centinaia di migliaia di euro ? Perché non sono state attivate idonee procedure per il recupero di questi crediti prima di cancellarli in quanto ( di fatto ) divenuti inesigibili ? A quanto ammontano i debiti extra bilancio che ogni tanto escono fuori dagli armadi come scheletri di qualche romanzo dell’orrore ? Perché non è stato approvato entro il  31 dicembre 2011 il bilancio di previsione 2012 come aveva chiesto il Gruppo del PD per una programmazione ed una gestione più oculata delle spese ? Perché Lucci ha abbandonato la città senza un bilancio di previsione ?
Sarebbe bene che ai cittadini fosse data  una risposta a queste domande prima di andare a votare. 

Sicurezza e legalità : i dati del rapporto dell'osservatorio regionale pongono Sabaudia al 14° posto su 378 comuni del Lazio


In qualità di componente del Forum regionale per la sicurezza e legalità del Partito Democratico desidero segnalare che in questi giorni è stato presentato il rapporto dell’Osservatorio per la sicurezza e legalità della Regione Lazio relativo all’anno 2011, dal quale apprendiamo a Sabaudia che sono stati commessi ( nel solo 2011), n. 1100 delitti. Assistiamo ad un aumento rilevante dei furti ma non sarebbero stati denunciati reati di usura, il che deve far riflettere.
Le località della fascia litoranea si confermano come quelle con il più alto indice di delittuosità.
Nel complesso Sabaudia si colloca al quattordicesimo posto nella regione ( su 378 comuni ) ed al quarto nella Provincia di Latina ( su 33 comuni ). Questo triste primato riporta ancora una volta alla ribalta i problemi di sicurezza della nostra città. Nonostante l’impegno profuso in questo campo dal nostro Gruppo, che ha più volte sollecitato un l’approvazione di un programma integrato per migliorare la sicurezza, la maggioranza,  presa ad occuparsi dei suoi problemi interni ha sempre respinto le nostre proposte, come quelle di altri gruppi.
Il problema della sicurezza e della legalità dovrà essere posto ai primi posti del  programma elettorale del Partito Democratico proponendo soluzioni idonee  a riportare la serenità in chi vive e lavora nella nostra città.

mercoledì 21 novembre 2012

LUCCI SI E' DIMESSO

Lunedì mattina Lucci si è dimesso, dandone comunicazione anche al Prefetto. Ieri mattina c'è stata una conferenza stampa in cui l'ex Sindaco, attorniato dai fedelissimi, ha illustrato le ragioni ( ufficiali )  delle sue dimissioni  raccontando tutte le cose che questa maggioranza di destra ( che aveva stravinto le elezioni promettendo questo e quello ) non è stata capace di fare in quasi quattro anni. Lucci si è dimenticato di dire cosa ha fatto, cioè nulla se non l'ordinaria amministrazione e  sarà ricordato solamente per  i problemi con la Corte dei Conti e per i dossi seminati in quasi tutte le strade....

venerdì 16 novembre 2012

Si approssima la scadenza del termine assegnato dal Prefetto

Il Prefetto di Latina, con una lettera del 3 novembre scorso ha formalmente diffidato il Sindaco Lucci ad approvare il Bilancio di previsione entro venti giorni .
La crisi politica che stiamo vivendo e che di fatto tiene bloccata l’attività amministrativa ( e quindi l’intera città) dal mese di giugno ( in pratica dalla data delle dimissioni del Sindaco) è stata innescata da divergenze all’interno della maggioranza proprio sulla predisposizione del Bilancio di previsione che aveva già portato alle dimissioni dell’Assessore Bellassai.
Ma cos’è il bilancio di previsione ? E’ un documento contabile con scadenza annuale, nel quale devono essere indicante le entrate e le uscite dell'amministrazione locale, relative ad un determinato periodo di tempo. In esso si rispecchiano le scelte della finanza pubblica relative ai bisogni della collettività, alle priorità dei diversi obiettivi preposti, la pressione fiscale a carico dei contribuenti e così via.
Il bilancio è ormai molto più che un semplice strumento di rilevazione contabile. Dal momento che i fini da raggiungere sono sempre enormemente superiori alle possibilità economiche, sono di fondamentale importanza le scelte che l'ente locale reputa prioritarie.
L'approvazione del bilancio diventa un atto giuridico di autorizzazione, senza il quale gli organi dell'Ente locale non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate. Gli stanziamenti del bilancio segnano giuridicamente il limite entro cui deve svolgersi la gestione amministrativa: il bilancio vincola alla sua osservanza l'attività della pubblica amministrazione.
Siamo arrivati al 15 novembre e di fatto ci troviamo a parlare di quello che non sarà più un bilancio di previsione, perché di fatto in questo frattempo è successo di tutto ed è stato impegnato da alcuni Settori molto di più di quanto avrebbe consentito dal bilancio dell’anno passato ( che comunque avrebbe dovuto essere il limite di riferimento in assenza del bilancio 2012).
Nel corso dell’anno, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo monitorato costantemente le procedure e le spese fatte provvedendo a segnalare di volta in volta alle Autorità competenti le eventuali violazioni di legge e gli sprechi.
Apprendiamo che il Sindaco avrebbe invitato il Presidente della Commissione Bilancio ed il capogruppo del PdL a prendere visione del Bilancio, ma che gli stessi gli avrebbero risposto che non esisterebbe alcun atto in quanto mancherebbe ancora l’approvazione di una Giunta che non c’è.
Ove fosse sottoposto il bilancio di previsione al Consiglio, sarà mia cura evidenziare i mancati tagli alla spesa, l’aumento dei costi dei servizi esternalizzati, gli incarichi di consulenza, i contributi ad associazioni, le procedure per l’assegnazione di locali di proprietà comunale etc.
Ma oramai mancano pochi giorni alla scadenza fissata dal Prefetto di Latina.

giovedì 15 novembre 2012

Sottratte all'agricoltura nuove aree a seguito dell'autorizzazione della Provincia per la realizzazione di due centrali per la produzione di energia elettrica a biomasse e di quattro impianti fotovoltaici

Nel corso di un convegno tenutosi nei giorni scorsi presso il Centro di Documentazione di Palazzo Mazzoni, è stato, tra l’altro, accennato alla recente autorizzazione da parte dell’Amministrazione Provinciale di impianti per la produzione di energia alimentati a biomasse ed altre sostanze di origine vegetale.
A seguito di un approfondimento fatto sul sito di quell’Ente, ho accertato che nel solo anno 2012 sono stati autorizzati sette impianti, di cui uno per la produzione di energia elettrica e termica alimentato da biomasse, uno alimentato da vari tipi di oli vegetali e cinque impianti per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici.
Le procedure seguite, consentite dalle recenti norme per lo snellimento di talune autorizzazioni hanno consentito di superare di fatto anche gli aspetti urbanistici, così tra breve a Sant’Isidoro sarà costruita una centrale per la produzione di energia elettrica e termica alimentata da biomasse della potenza di 999 kw , mentre a Borgo San Donato sarà realizzata una centrale di cogenerazione alimentata ad oli vegetali.
Per quanto concerne gli impianti fotovoltaici saranno installati sulla strada Rio Martino, sulla strada Portosello (2), sulla Migliara 46 e in Località Cerasella.
Le centrali alimentate a biomasse ed oli vegetali, sono impianti di grandi dimensioni che potrebbero avere un impatto non lieve sull’ambiente; desta inoltre perplessità la possibilità che a tali impianti sia collegata la riconversione di vaste aree agricole che verrebbero destinate a piantagioni destinate all’alimentazione di queste centrali, sottraendo così terreno alla produzione di ortaggi e frutta destinati all’alimentazione umana.
Ancora più preoccupante è il cambiamento di destinazione d’uso delle aree destinate agli impianti fotovoltaici che, ad eccezione di uno, che sarà istallato su serre e che è quindi funzionale alle stesse, gli altri andranno a sottrarre per sempre aree importanti all’agricoltura, essendo molti difficile la loro riconversione nel caso in cui la produzione di energia elettrica fosse abbandonata.
Personalmente sono favorevole al fotovoltaici, ma la soluzione di utilizzare terreni agricoli per vere e proprie attività industriali, sottraendo aree pregiate all’agricoltura non può trovarmi favorevole.
E’ assurdo che il Comune di Sabaudia non sia intervenuto per tutelare il proprio territorio.
Il tutto proprio ora che in Palamento è in discussione un disegno di legge di iniziativa del Governo per la valorizzazione delle aree agricole e per il contenimento del consumo del suolo che ha già passato il vaglio della Conferenza Unificata delle Regioni e che ha ottenuto – anche con la formulazione di alcune proposte migliorative - un ampio consenso tra tutti gli enti che si occupano dell’ambiente ( FAI, WWF, Legambiente etc.) oltre che dall’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Sarebbe una svolta importante per il nostro Paese se il provvedimento potesse essere approvato prima della fine della legislatura.
Mi auguro che la prossima Giunta che sarà chiamata ad amministrare Sabaudia si mostri più attenta ai problemi della tutela dell’ ambiente in cui viviamo.
Serve una battaglia di civiltà, per rimettere l'agricoltura al centro di quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese.

lunedì 12 novembre 2012

Contrasto al lavoro nero: una nuova interrogazione a risposta scritta.


I consiglieri   Franco Brugnola  e  Amedeo  Bianchi , in data 30 settembre  avevano presentato una interrogazione  per sollecitare interventi per il contrasto al lavoro nero; tenuto conto che fino ad ora non è stata neanche calendarizzata la data in cui sarà esaminata in Consiglio, anche per rispettare i diritti delle minoranze,  l'hanno ripresentata con richiesta di risposta scritta :
PREMESSO
-CHE il 28 settembre il Sindacato FLAI CGIL ha organizzato  a Sabaudia, nella sala del Museo Greco, concessa dal Sindaco,   una interessantissima tavola rotonda per parlare dei problemi del lavoro nero, del caporalato e di altre illegalità che avvengono purtroppo ancora anche nel territorio del nostro Comune;
- CHE in tale occasione il Sindaco ha mostrato di condividere appieno le motivazioni degli organizzatori;
CONSIDERATO
-  CHE  non è possibile rimanere insensibili alla  situazione denunciata da tutti i partecipanti;    
- CHE  nel corso della Tavola rotonda è emersa tra l’altro, la necessità di un maggiore collegamento e coordinamento tra le varie amministrazioni che si occupano del problema;
- CHE appare importante il ruolo che potrebbe svolgere la Polizia Locale;
…tutto ciò premesso e considerato
CHIEDONO
- Di conoscere le iniziative che si intende assumere, d’intesa con le altre amministrazioni competenti  per  il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori immigrati ai sensi dell’art. 14 del D.lgs 81/2008), nel nostro territorio;

domenica 11 novembre 2012

Lo staff del Sindaco: chiesta una verifica al Collegio dei Revisori

Oggi ho inviato una lettera al Presidente del Collegio dei Revisori per chiedere una verifica sullo staff del Sindaco in base ad un parere della Corte dei Conti:
Com’è noto l’art. 90 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede tra l’altro che :
Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco…. della giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero…da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato…”
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi comunali approvato dalla Giunta all’art. 19 prevede “…Per quanto attiene le attività di Staff del Gabinetto del Sindaco e per la sua segreteria, …trovano applicazione le norme dell'art. 90 del d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., che regolano gli uffici di supporto agli organi di direzione politica, senza limiti definiti.”
L’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011 (legge di stabilità per il 2012) ha modificato l’art. 9, comma 28, della d.l. 78/2010, convertito con modificazioni in legge 122/2010; ne risulta che il vigente testo del citato art. 76, comma 7, è il seguente: “E' fatto divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 50 per cento delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. Ai fini del computo della percentuale di cui al periodo precedente si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. …..Per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 20 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42.”
A seguito della emanazione della suddetta disposizione in materia di contenimento della spesa, di recente la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per le Marche, con Deliberazione n. 6/2012/PAR a seguito di un quesito posti da un Sindaco ha preso in esame il problema affermando: “….Nel vigente quadro normativo e interpretativo, il Collegio ritiene che debba essere adeguatamente valutata (in termini Sez. contr. Campania nel parere n. 493 del 20 dicembre 2011) la disposizione riportata nell’art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010, convertito in legge 122/2010, nella formulazione risultante per effetto della modifica apportata dall’art. 4, comma 102, lett. b), della legge 183/2011. Il citato art. 9, comma 28, stabilisce infatti, che, a decorrere dal 1° gennaio 2012 (come da espressa indicazione dell’art. 36 della stessa legge 183/2011), costituisce principio generale ai fini della finanza pubblica – anche per gli enti locali – la possibilità di avvalersi di personale a tempo determinato (ovvero con convenzioni, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di formazione lavoro, o mediante altri rapporti formativi, la somministrazione di lavoro, nonché il lavoro accessorio) nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, ovvero, qualora nell’anno 2009 non siano state sostenute le relative spese, mediante il riferimento alla media sostenuta per le stesse finalità nel triennio 2007-2009.”
Ciò posto la predetta Sezione ha espresso “…. l’avviso che, ai sensi dell’art. 9, comma 28, del d.l.78/2010, convertito in legge 122/2010, come modificato dall’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011, costituisca, per gli enti locali, principio generale ai fini della finanza pubblica il vincolo di avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009.”
In ordine a quanto sopra, tenuto conto che tra breve codesto Collegio sarà chiamato ad esprimere il proprio parere in merito al Bilancio di previsione per l’esercizio 2012, prego di voler cortesemente verificare il rispetto delle norme sopra richiamate tenendo presente il citato parere della Corte dei Conti.

sabato 10 novembre 2012

Interrogazione a risposta scritta per chiedere l'applicazione dell'art. 107 del Dlgs 267/2000

I sottoscritti Consiglieri comunali Franco Brugnola e Amedeo Bianchi : in data 18 ottobre 2012, avevano presentato una Mozione per sollecitare l’attuazione dell’art. 107 del D.lgs 267/2000 ; tenuto conto che fino ad ora non è stata neanche calendarizzata la data in cui sarà esaminata in Consiglio, con la presente presentano la seguente interrogazione :
PREMESSO CHE
- L’Art. 107 del D.lgs 267/200 reca disposizioni in materia di funzioni e responsabilità della dirigenza stabilendo in particolare che:
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico- amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108.
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative.
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di cui al capo I titolo III l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54.
6. I dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione.
- Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nell’articolo 53, comma 23, della legge n. 388 del 2000 come modificato dall'articolo 29, comma 4, legge n. 448 del 2001 e nel D.lgs 30 marzo 2001 , n.165,
CONSIDERATO CHE
- Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31.3.1999, all’art. 9 ( Conferimento e revoca degli incarichi per le posizioni organizzative ) stabilisce tra l’altro che:
“Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità.
Per il conferimento degli incarichi gli enti tengono conto - rispetto alle funzioni ed attività da svolgere - della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisiti dal personale della categoria D.
Gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi….”
- L’art. 11 del medesimo CCNL prevede inoltre che solamente gli enti privi di personale con qualifica dirigenziale possano attribuire gli incarichi nell’area delle posizioni organizzative “esclusivamente a dipendenti cui sia attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi formalmente individuati secondo il sistema organizzativo autonomamente definito e adottato”.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune, approvato con deliberazione n.11 del 29 gennaio 2008 all’art. 14 stabilisce quanto segue :
1. Il Settore è unità organizzativa interna all'AREA, comprendente un’insieme di funzioni semplici o complesse operanti all'interno degli uffici e la cui attività è finalizzata a garantire la gestione dell’intervento dell’Ente nell’ambito della materia specifica. Gli uffici interni ai servizi non sono strutture organizzative e gli addetti ad essi svolgono solamente specifiche funzioni di responsabilità.
2. Al Settore è preposto un Funzionario di categoria D3, che assolve alle attribuzioni riportate, per la categoria anzidetta, dall’allegato A del CCNL 1998/2001, stipulato il 31.03.1999 e s.m., nel rispetto delle norme dell’art.52 del d.lgs.30 marzo 2001, n. 165 e s.m. e del presente regolamento.
3. Il Capo Settore, di norma, può compiere atti di esternazione, che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, soltanto se delegato dal dirigente Capo Area competente oppure allorché trovasi in funzione di vicario del Capo Area e con posizione organizzativa. Per tutte le altre attività, ratione officii, egli è istruttore responsabile del procedimento amministrativo o di fasi di esso, sino al completamento di tutti i procedimenti, ma il provvedimento finale resta di competenza del Capo Area, che lo firma, impegnando l'Amministrazione verso l'esterno. Tale regola vale anche per tutti gli atti gestionali e non soltanto per quelli amministrativi o di certazione.
3. Il Sindaco, il Direttore Generale o il Segretario Generale, il Capo Area possono assegnare eccezionalmente e motivatamente compiti di gestione ai responsabili dei Settori, limitatamente a specifici ambiti di competenza, così anche ai responsabili di unità di staff, a seconda degli eventi, che interessano l’organizzazione del lavoro dell’Ente.
4. In deroga al principio assoluto del rispetto della sfere di competenza ratione materiae è data facoltà al Sindaco e alla sua Giunta di adottare un sistema organizzativo reticolare volto a responsabilizzare i
Funzionari addetti ai Settori, con posizione organizzativa perfetta, e a renderli attributari di piano esecutivo di gestione, secondo quanto stabilito dall'art. 13, comma 7°, precedente.
- Nel nostro Comune sono previsti tre posti di dirigente, preposti ad altrettante aree : amministrativa, finanziari a e tecnica e che al momento sono in servizio due dirigenti, per cui non può trovare applicazione
- Nonostante ciò il Sindaco ha affidato con propri provvedimenti non sempre controfirmati dal Segretario generale, la responsabilità dei Settori a personale inquadrato nella posizione funzione D3 o D1 assegnandogli anche il budget e delegando loro l’adozione di tutti i provvedimenti che per legge dovrebbero essere svolti dai dirigenti;
- in tal modo al personale interessato sono state attribuite notevoli responsabilità sovresponendolo senza adeguato corrispettivo ed affidandogli compiti non consentiti dalla normativa vigente
CONSIDERATO INFINE CHE
- Gli incarichi ai responsabili dei settori conferiti dalla S.V. sono quasi tutti scaduti da molto tempo e oramai in gran parte in regime di prorogatio da molto tempo e che le sollecitazioni rivolte in tal senso non hanno avuto alcuna risposta;
RITENUTO CHE
I commi 3 e 4 del prefato art. 14 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi siano in contrasto con la legge e con il CCNL ;
CHIEDONO
Di conoscere quando il Sindaco provvederà a ricondurre l’organizzazione del Comune entro i binari fissati dalle norme sopra riportate, modificando il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e provvedendo ad indire un avviso per il conferimento ex novo della responsabilità dei Settori nei casi in cui gli incarichi siano scaduti, attribuendo – come previsto dalla legge - a ciascun dirigente responsabile delle tre aree, il potere di delegare ai titolari dei Settori e degli uffici l’adozione degli atti nei limiti fissati dall’art.10 del D.lgs 267/2000.

venerdì 9 novembre 2012

Ancora una proroga di contratto, ma la gara quando si farà ?


Ho inviato oggi la seguente  lettera al Sindaco, alla Comandante della Polizia Locale e per conoscenza al Presidente del Collegio dei revisori: 
La Commissione Vigilanza, aveva avuto occasione di occuparsi della  deliberazione n. 74/2012  da cui risultava come su  proposta della responsabile del Settore della Polizia Locale  fosse stato autorizzato  il rinnovo del contratto alla  soc. Sapidata  pur in presenza di  criticità  del servizio.
In occasione della  audizione della stessa Comandante furono formulate anche osservazioni anche circa il fatto che la proroga non fosse consentita, tanto che risulta che la Giunta abbia revocato il proprio atto con deliberazione n. 88/2012, a seguito della lettera prot. 26291 del 26 settembre  con cui  la  titolare del Settore riferiva dell’orientamento giurisprudenziale del Consiglio di Stato in materia, che non consente il rinnovo tacito. 
E’ stata pubblicata solamente il 29 ottobre la determinazione n. 44 dell’8 ottobre scorso, con cui di fatto viene stabilito di prorogare il contratto di che trattasi e di indire contestualmente una nuova gara.
A parte il fatto che nel testo dell’atto viene fatto riferimento all’art 23 della  legge 62/2005, oramai superata dal Codice degli appalti e dal relativo regolamento di attuazione, mi permetto di far osservare che alla data odierna, cioè ad un mese dall’adozione della citata determinazione, ancora non è stato pubblicato il bando di gara, bando che comunque avrebbe dovuto essere predisposto ben  prima della scadenza della gara, proprio per non arrivare alla situazione attuale.
Tutto ciò ignorando la mozione presentata dal Gruppo del PD  in data  11 ottobre scorso per la re-internalizzazione di alcuni servizi.
Ciò posto,  chiedo di conoscere quando sarà pubblicata la gara in questione.
Resto in attesa di ricevere quanto richiesto
Cordiali saluti, 

martedì 6 novembre 2012

Chiesta più trasparenza nei mandati di pagamento del Comune

A causa della crisi economica è importante che il Comune, ora la più grande azienda di questo territorio, ponga la massima attenzione per garantire trasparenza nell'emissione dei mandati di pagamento. Molti piccoli imprenditori,  artigiani, fornitori, cooperative sociali etc. attendono pagamenti e rischiano di trovarsi in difficoltà. Ho sollecitato con una lettera più sensibilità verso questo problema,  che coinvolge moltissime famiglie ed in particolare quelle bisognose che troppo spesso devono attendere molto tempo perché vengano completate le procedure per ricevere le piccole somme previste come sovvenzione o contributo per il pagamento del canone di locazione, per i libri etc.

lunedì 5 novembre 2012

Lettera di diffida del Prefetto a Lucci perché sia approvato il Bilancio di previsione 2012 entro venti giorni

In data odierna il Segretario Generale del Comune mi ha fatto notificare la lettera del 3 novembre con cui il Prefetto di Latina ha diffidato il Sindaco ad adottare la deliberazione di approvazione del Bilancio di previsione 2012 entro venti giorni. Decorso infruttuosamente tale termine, il Prefetto procederà a nominare un Commissario ad acta e ad avviare la procedura per lo scioglimento degli organi di amministrazione ordinaria dell'ente.  E' quanto aveva chiesto il Partito Democratico con una lettera a firma del Coordinatore del Circolo Mancuso,  del Capogruppo Brugnola  e del vicecapogruppo Bianchi

Torta budget. Gli spicchi colorati in blu erano gestiti dal Sindaco prima dell' azzeramento della Giunta


domenica 4 novembre 2012

Acqua pubblica: approvata la mozione del PD. L'impegno del Partito anche nel caso di fine della consiliatura


Il referendum per l’acqua pubblica ha sancito questo diritto dei cittadini, ma purtroppo ancora non è stato fatto nulla per dare attuazione a quanto deciso dalla maggioranza dei cittadini. Il 4 agosto scorso il Gruppo del PD ha presentato  una  Mozione relativa alla individuazione e approvazione di alcuni principi in tema di concezione dell’acqua come bene comune e predisposizione delle necessarie modifiche statutarie per la realizzazione di un modello di gestione pubblica partecipata del Servizi idrico integrato mediante affidamento ad un soggetto di diritto pubblico. La mozione è stata approvata all’unanimità dei presenti il 18 ottobre scorso ( del. 33/2012 ). L’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e che pertanto la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile e all’acqua necessaria per il  soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono u diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile che si può annoverare fra quelli di cui all’art. 2 della nostra Costituzione.  Acqualatina S.p.A. è il gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n.4 Lazio Meridionale. Acqualatina S.p.A. è una società mista  il   49% del cui capitale è detenuto da soggetti privati e il restante capitale è detenuto dai Comuni dell’ ATO4 in proporzione alla popolazione residente. Il nostro Comune fa parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n.4.  Con il Referendum del 12 e 13 Giugno 26.000.000 cittadini italiani hanno espresso, senza possibilità di dubbi interpretativi, la loro volontà che la ”Gestione dell’Acqua” torni pubblica. L’affluenza dei partecipanti al referendum in Provincia di Latina è stata del 54.86% e nella sola Città di [Nome Comune] circa [Numero Votanti] cittadini si sono recati alle urne esprimendo il proprio consenso al secondo quesito referendario che ha sancito l’abrogazione della «remunerazione del capitale investito» nella determinazione della tariffa del servizio, prevista al comma 1 dell’art. 154 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152. Il secondo quesito referendario del 12 e 13 giugno che la gestione del servizio idrico integrato da parte di Acqualatina S.p.A non possa più generare la remunerazione del capitale attesa dai soci. La determinazione delle tariffe è attualmente ancora in capo alle Autorità d’Ambito;In questi anni c’è stato un notevole impegno civico profuso da parte dei comitati popolari e associazioni per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della democrazia diretta e in particolare sull’esercizio del diritto di voto in occasione dei Referendum del 12 e 13 Giugno. Con la mozione approvata viene impegnato  il Sindaco ad adoperarsi in sede di Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’ATO4 affinché nelle more di un intervento legislativo chiarificatore vengano realizzati: 1)Uno studio di fattibilità per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato ad una società totalmente pubblica; 2) Lo scorporo immediato della “componente remunerativa del capitale investito” dalle tariffe applicate dal Gestore. Anche se la consiliatura dovesse terminare per lo scioglimento del Consiglio comunale, il PD si impegna ad inserire questo punto nel proprio programma elettorale.

sabato 3 novembre 2012

Dopo che non si è presentato in Consiglio il 31 e non avendo ancora approvato il bilancio di previsione, Lucci azzera la Giunta


Con una mossa a sorpresa il Sindaco Lucci ha azzerato la Giunta comunale affermando che tutti i consiglieri comunali e le forze politiche di centro destra debbano essere portatori di un dibattito di idee forti e costruttive al fine di rilanciare l’azione di governo della città.
Il Sindaco Lucci nel 2009 aveva  conseguito la maggioranza in Consiglio comunale presentandosi  con una coalizione in cui aveva raccolto partiti e soggetti con esperienze ed interessi molto diversi. Con diciassette consiglieri fino ad oggi non è stato in grado di realizzare il programma elettorale.
In  questi anni il Sindaco ha gestito in prima persona gli affari generali, la sanità e poi l’ambiente, la Polizia municipale, i lavori pubblici, etc. le fette più importanti del bilancio comunale.
Progressivamente Lucci ha perduto pezzi lungo la strada e nella seduta del 31 ottobre scorso è stato costretto a non presentarsi facendo rinviare  il rendiconto dell’anno 2011, unico punto all’ordine del giorno, perché consapevole di non avere più nemmeno gli undici voti necessari per approvarlo, ben sapendo che così avrebbe dato il via alla procedura per la nomina di un commissario ad acta.  
In questo modo il Sindaco ha offeso il Consiglio e tutti i cittadini.
Un comportamento irresponsabile che lascia la città allo sbando, proprio in un momento difficile per l’economia con l’agricoltura in ginocchio, il turismo in fuga, l’industria nautica in crisi e il commercio al limite della sopravvivenza.
Il Partito Democratico, pur essendo minoranza, da subito si è impegnato per una opposizione costruttiva presentando fino ad oggi 177 interrogazioni e 56 mozioni,  proposte di regolamenti, ordini del giorno e deliberazioni, tutti tesi a contribuire a creare posti di lavoro, a dare case ai lavoratori, a manutenere l’ambiente e le strade, a difendere il poliambulatorio di via Conte Verde, a migliorare i servizi sociali, etc.
Il Sindaco ha respinto molte di queste iniziative e insabbiato quelle approvate.
Dopo le famose dimissioni del  giugno scorso presentate per gravi dissensi sul bilancio di previsione, rientrate, perché a suo dire era stato risolto tutto, siamo ancora senza bilancio di previsione 2012,  così  dopo aver portato le finanze comunali allo sbando,  giocando  sulla pelle dei cittadini,  senza aver definito le tasse e le tariffe comunali per un anno, oramai finito;  invece di andarsene a casa ammettendo dignitosamente le proprie responsabilità (  consistenti anche nella scelta della sua squadra) manda tutti a casa, come un allenatore che, dopo tante sconfitte, invece di lasciare la panchina pensa bene di cacciare i calciatori.
In relazione alla gravità della situazione derivante dalla mancata approvazione del rendiconto 2011 e del Bilancio di previsione 2012, in presenza di pesanti adempimenti richiesti dalla Corte dei Conti, il Partito Democratico, responsabilmente ha dovuto inviare una circostanziata relazione al Prefetto ed al Difensore Civico Regionale per gli adempimenti di loro competenza.
Non è possibile che il Sindaco, dopo aver causato questo stato di cose possa pensare di rimanere alla guida della città affermando di farlo nell’interesse di Sabaudia; chi accetterà una poltrona da assessore? Chi  se la sentirà in Consiglio di appoggiarlo?