domenica 21 giugno 2020

SOSPESO L'ACCREDITAMENTO DI NUOVE RSA DA PARTE DELLA REGIONE LAZIO AL FINE DI RIPENSARE IL MODELLO DI OFFERTA ASSISTENZIALE


La Regione Lazio con Decreto de Commissario ad acta per la gestione del Piano di rientro n. U00187/2017 aveva avviato un  percorso di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, in attuazione del DCA U00098/2016 in base al quale era stata accertata una carenza di 466 posti in RSA tra livello intensivo, estensivo , di mantenimento e cognitivo.
E' stato così avviata una procedura di riorganizzazione e riqualificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone non autosufficienti, anche anziane, ricomprese nelle seguenti categorie:
a) strutture pubbliche oggetto di riconversione e/o di finanziamento pubblico;
b) strutture private ospedaliere in regime di accreditamento istituzionale disponibili alla riconversione ai sensi del DM 70/2015;
c) strutture private in regime di accreditamento istituzionale, che abbiano inoltrato istanza di riconversione nell’ambito di posti letto già autorizzati e accreditati;
d) strutture private che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’esercizio e hanno presentato istanza di  accreditamento istituzionale;
e) strutture già autorizzate per altre attività che hanno chiesto la trasformazione ed il conseguente accreditamento;
f) strutture non autorizzate all’esercizio né accreditate che hanno formulato istanza, ovvero strutture già autorizzate e accreditate che hanno inoltrato istanza di ampliamento di ulteriori p.r. in autorizzazione e in accreditamento.
Successivamente sono stati adottati anche il DCA U00467/2017, il DCA U00016/2018 con cui erano stati riaperti i termini per le domande dei soggetti privati interessati a partecipare al processo di riorganizzazione della rete e il DCA U00258/2019 in virtù del quale sono stati aggiornati i dati di fabbisogno/offerta di cui al DCA n. U00467/2017, con particolare riferimento alla non autosufficienza ed alla disabilità e si è dato mandato di completare l’implementazione dell’offerta e garantire il razionale soddisfacimento del bisogno ad oggi rilevato sul territorio, con particolare riferimento ai livelli di trattamento maggiormente carenti (intensivo ed estensivo).
Con DCA U00471/2019 la Regione ha poi si è provveduto alla ricognizione delle domande presentate, in aggiunta a quelle già ricomprese nel DCA 187/2017, corredata delle opportune modifiche ed integrazioni segnalate dalle strutture interessate e ha  provveduto a dettare le procedure ai sensi del DCA n. U00258 del 4 luglio 2019.
Il fabbisogno di posti residenziali per la provincia di Latina era stato ridotto a 310 posti.
Peraltro a seguito dell'emergenza dovuta all'epidemia e ai numerosi provvedimenti per contrastare la propagazione del contagio durante l’emergenza COVID, la Regione ha posto in atto un monitoraggio sulle strutture residenziali per il tramite delle ASL; in particolare, sono state rilevate oltre ad una disomogenea distribuzione sul territorio regionale degli eventi epidemici, alcune criticità all’interno delle strutture relativamente alla governance clinica delle strutture residenziali e semiresidenziali, in termini di qualità, sicurezza, tempestività ed equità delle prestazioni, alla gestione del rischio clinico e alla carenza di formazione/informazione del personale.
La regione ammette che la gestione della fase emergenziale COVID 19 ha comportato la definizione di modelli di intervento sul territorio che hanno di fatto accelerato alcune azioni già in essere o programmate e introdotto innovazioni organizzative: l’emergenza ha svelato in alcuni casi l’inadeguatezza o la non completa efficacia di alcuni modelli assistenziali, velocizzando il ripensamento degli stessi in una prospettiva diversa.
Quanto accaduto unitamente alla modularità della presa in carico, all’esigenza di potenziare l’assistenza domiciliare e al ruolo della telemedicina hanno imposto alla regione di ripensare il modello di offerta assistenziale per i non autosufficienti, anche anziani.
Pertanto con un nuovo decreto n. U00073 in data 9 giugno è stato deciso di sospendere il percorso di riorganizzazione di cui ai DCA 187/2017, come modificato, dal DCA 16/2018 e dal DCA 471/2019, fino al 31 ottobre 2020, durante il quale l’amministrazione regionale procederà a rivedere l’intera programmazione regionale ed il modello di offerta assistenziale per i non autosufficienti, anche anziani.
Di fatto sono state accolte le vive sollecitazioni rivolte dai sindacati degli anziani e da molte associazioni che hanno chiesto la fine della istituzionalizzazione degli anziani  e il potenziamento dell'assistenza domiciliare. 



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