sabato 21 novembre 2020

UMANIZZAZIONE NEL LAZIO PER GLI OSPITI DELLE RSA E DI ALTRE STRUTTURE DI ASSISTENZA O RIABILITAZIONE



La Regione Lazio con una lettera del 20 novembre ha fornito alle strutture di assistenza a persone non autosufficienti anche anziane indicazioni per l'umanizzazione dell'assistenza e per assicurare le risposte alle richieste di informazioni da parte dei Comitati di partecipazione di cui al DCA 8/2011.

In particolare la Regione ha ricordato come con decreto legge 25 marzo 2020 n. 19 sia stato limitato 'accesso di parenti e visitatori in tutte le strutture di ospitalità e lungo degenza residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, nonché agli istituti penitenziari ed istituti penitenziari per minorenni. 

Con Ordinanza n. 34/20020 e con il Piano regionale della Fase IV   è stato poi limitato l'accesso dei familiari alle strutture residenziali solo ai casi eccezionali, mentre con la successiva Ordinanza n. Z00053 del 21 luglio 2020 era stata ripristinata la possibilità di visite dei familiari secondo modalità e regole stringenti.

Infine con l'art. 1 comma 9 punto dd) del DPCM 3 novembre 2020 è stato nuovamente limitato l'accesso dei parenti  e visitatori all'interno delle strutture residenziali ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura.

Tutto ciò premesso la Regione con la nota circolare meglio sopra specificata e tenuto conto dell'esigenza di porre attenzione alla gestione dell'aspetto emotivo ed umano degli ospiti oltre che di favorire l'interfaccia con i Comitati di partecipazione è stato previsto di mettere a disposizione degli ospiti mezzi di comunicazione quali smartphone o tablet per  videochiamate quale modalità alternativa delle visite dei familiari e di attivare una "stanza degli affetti" opportunamente attrezzata per garantire la sicurezza dove pazienti e familiari possano vedersi e parlarsi.

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