sabato 16 ottobre 2021

NONOSTANTE GLI INTERVENTI DEL GOVERNO PER IL RECUPERO DELLE PRESTAZIONI A LATINA PERMANGONO TEMPI DI ATTESA PER VISITE E ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI SUPERIORI ALLA NORMA


L’azienda USL Latina con delibera 1016 del 2019 ha adottato il Piano attuativo locale per il governo delle liste di attesa recependo il Piano nazionale, i tempi di attesa per molte visite e accertamenti diagnostici superano quelli fissati nel nuovo PNGLA: 
U = Urgente da eseguire entro 72 ore; 
B = Breve da eseguire entro 10 giorni; 
D = Differibile da eseguire entro 30gg per le visite ed entro 60gg. per gli accertamenti diagnostici; 
P = Programmata da eseguire entro 120 giorni.
Non vengono fornite notizie sull’attività del Tavolo permanente per le liste di attesa né dell’Osservatorio aziendale di cui fanno parte anche rappresentanti  dei sindacati.
La Regione Lazio con deliberazione n.911/2020 ha assegnato alla ASL Latina € 2.857.580,45 per il recupero delle prestazioni che con delibera n. 437/2021 li ha utilizzati per l’acquisto di un mammografo per l’ospedale di Latina e di una TAC per l’ospedale di Fondi. 
Come si vede dai dati del Monitoraggio dei Tempi di Attesa (TDA) della Regione Lazio, A Latina il 17 ottobre 2021 la situazione era quella dell'immagine riportata all'inizio di questo articolo.
L’Azienda ai propri sportelli del CUP non ha affisso cartelli con l’informazione che ai sensi del 13° comma dell’art. 3 del D.lgs 124/1998 «…qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi dei commi 10 e 11, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramuraria, ponendo a carico dell’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti. Nel caso l’assistito sia esente dalla predetta partecipazione l’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e l’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione corrispondono, in misura eguale, l’intero costo della prestazione…».
Non sono noti i dati delle prestazioni che i cittadini sono costretti ad acquistare di tasca propria a causa dei tempi delle liste di attesa, ma la percezione è che sia elevata.
Comunque la richiesta è superiore alla stima di fabbisogno prevista dal DCA U00073/2018.
Ulteriori somme sono state stanziate con l’art. 26 del D.L. 73 convertito con legge 103 del 2021 per il recupero delle prestazioni permangono criticità per quelle da erogare entro 30-60 giorni e per quelle programmabili, ma non risultano altri atti della ASL.
Sarebbe opportuno che l’azienda destinasse nuove apparecchiature alle case della Salute al fine di ridurre le liste di attesa e di decongestionare gli ospedali come fatto dalla ASL di Rieti che ha collocato presso la CdS di Magliano Sabina una RMN e una TAC.
Per quanto riguarda invece i ricoveri anche qui le liste di attesa in molti casi si sono allungate per due serie di motivi: da una parte la carenza di sale operatorie e dall’altra il sottodimensionamento di posti letto specialistici.

Il superamento delle criticità dei tempi di attesa costituisce elemento di valutazione dei direttori generali fermo restando il disposto dell’articolo 3-bis, comma 7-bis del d.lgs 502/1992


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