I referendum popolari del giugno 2011 hanno espresso chiaramente l’opinione
degli elettori italiani in merito alla gestione del servizio pubblico integrato.
Oltre a rigettare la privatizzazione, gli elettori hanno infatti votato contro
la quota di remunerazione del capitale investito, prevista fino ad allora dalle
tariffe dei gestori, decretando di fatto l’incompatibilità di un interesse
privato rispetto al bene comune acqua.
Il Consiglio comunale di Sabaudia nel corso della
passata consiliatura, ha approvato in data 18 ottobre 2012 con la deliberazione
n. 33, la Mozione presentata dal Gruppo PD relativa alla individuazione ed
approvazione di alcuni principi in tema di concezione dell’acqua come bene
comune e predisposizione delle necessarie modifiche statutarie per la
realizzazione di un modello di gestione pubblica partecipata del Servizio
idrico integrato mediante affidamento ad un soggetto di diritto pubblico, ma a
questa decisione non sono poi seguite scelte conseguenti.
Com’è noto attualmente il 51% delle azioni è
detenuto dai Comuni.
Dalla stampa si apprende che il socio privato
avrebbe manifestato la volontà di cedere le proprie azioni al socio pubblico,
per cui il Presidente Cusani avrebbe presentato ai Sindaci dell’ATO4 una
proposta di deliberazione per l’acquisto delle azioni detenute dal socio
privato soc. Idrolatina s.r.l.
In considerazione della esposizione debitoria dalla
soc. AcquaLatina, della delicatezza della materia e delle responsabilità
contabili connesse con tale operazione molti Comuni si sono già attivati
affinché sia posta la massima attenzione su questa complessa operazione in
quanto i debiti accumulati dalla predetta società non possono ricadere sulle
nostre comunità.
E’ stata predisposta pertanto da numerose
amministrazioni comunali della nostra provincia una proposta di deliberazione
alternativa da approvare in sede di ATO4 al fine di tutelare i bilanci comunali
da ogni possibile aggressione.
Ho provveduto in data odierna a sottoporre quest’ultima
bozza di deliberazione al Sindaco, al presidente del Consiglio ed ai
capigruppo, affinché, ove la condividano possano farla propria e farla votare
in occasione della prossima assemblea dell’ATO4.
Nessun commento:
Posta un commento