Dopo gli scontri frontali voluti dalla direzione generale della ASL Latina l'anno passato che sono culminati con la manifestazione del 30 novembre, una lettera inviata dal Direttore sanitario della ASL Latina ai Sindaci apre, apparentemente, un percorso nuovo di apertura e collaborazione.
La lettera è datata 1° febbraio ed ha come oggetto "Comunicazione dei primi provvedimenti assunti al fine di migliorare il servizio di emergenza territoriale (PPI).
Vengono riassunti brevemente gli interventi svolti relativi a:
1) informatizzazione dell'attività grazie all'installazione del sistema GIPSE in tutti i PPI;
2) Raccolta ed analisi dei dati di attività dei PPI;
3) ricognizione delle tipologie di personale medico operante nei PPI e dei relativi bisogni informativi;
4) Stato giuridico dei PPI che continuano a rimanere gerarchicamente e funzionalmente dipendenti dal DEA;
5) Stato giuridico del personale medico da assegnare in futuro ai PPI : solo personale attinto dalla relativa graduatoria regionale per il personale delle emergenze;
6) Programmazione per il 2019 dell'attività formativa specifica per tutto il personale operante nei PPI;
7) Implementazione delle risorse in sede locale;
8) Coordinamento ed integrazione dei servizi sanitari operanti sui singoli territorio: sarebbero in corso analisi da parte del Comitato aziendale per la medicina generale circa le modalità volte a migliorare il raccordo tra PPI e Continuità assistenziale. Se si arrivasse ad una integrazione non sarebbe male.
Come si vede c'è una notevole apertura che può fare ben sperare per un successo finale da parte di chi , come il Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia si batte per la modifica del DM 70/2015 e per la conservazione/potenziamento dei PPI. che rappresentano strutture essenziali del sistema dell'emergenza sanitaria territoriale previsto dalla legge 833/78.
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