lunedì 30 luglio 2012

Open data : più trasparenza dei dati del Comune: una nuova interrogazione del PD


I  consiglieri  Franco Brugnola  e  Amedeo  Bianchi  hanno presentato il 31 luglio la seguente interrogazione:
PREMESSO
- CHE i dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese open data anche nel contesto italiano, sono alcune tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. L'open data si richiama alla più ampia disciplina dell’open government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; e ha alla base un'etica simile ad altri movimenti e comunità di sviluppo "open", come l'open source, l'open access e l'open content. Nonostante la pratica e l'ideologia che caratterizzano i dati aperti siano da anni ben consolidate, con la locuzione "open data" si identifica una nuova accezione piuttosto recente e maggiormente legata a Internet come canale principale di diffusione dei dati stessi.
CONSIDERATO
- CHE sin dal 2009 questo Gruppo aveva chiesto che fosse dato libero accesso al pubblico ai dati ambientali, così come previsto dal D.lgs 19 agosto 2005, n. 195, ma che nonostante le assicurazioni ancora non si è provveduto a dar corso all’attuazione di dette disposizioni;
- CHE  più volte è stato chiesto che siano messi a disposizione dei cittadini i dati relativi al Bilancio comunale;
PRESO ATTO
- CHE la Regione Lazio già con L.R. 18 giugno 2012, n. 7 ha dettato norme in materia di dati aperti e riutilizzo di informazioni e dati pubblici e iniziative connesse;
…tutto ciò premesso e considerato
CHIEDONO
- CHE  si provveda quanto prima a rendere disponibili gratuitamente le informazioni e i dati comunali pubblici mediante la piattaforma web del Comune in modalità aperta e liberamente accessibile, secondo un regolamento che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. 

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