Il Consiglio
comunale con deliberazione n. 46 in data 9
luglio 2009, stabilì di esercitare il diritto di prelazione per la quinta sede
farmaceutica di Molella-Mezzomonte.
Per il giorno
8 aprile dell’anno successivo fu convocata la commissione competente per
l’esame dello Statuto della nuova farmacia evidentemente copiato ( male ) da un
altro comune.
Al riguardo,
fu presentata dal nostro Gruppo ( nota del 25 marzo 2010 ) una lunga serie di
rilievi allo Statuto presentato che possono essere così riassunti:
a)
Nell’atto proposto veniva fatto riferimento a
Ripartizioni ed uffici che non sono
presenti nell’organizzazione del Comune di
Sabaudia, per cui appariva copiato da un altro comune;
b)
L’organico previsto dall’ art. 5, era costituito da un
direttore farmacista, un collaboratore farmacista ed un commesso ed
appariva appena sufficiente
a svolgere tutte
le funzioni che si vogliono
attribuire alla nuova farmacia
comunale ;
c)
Il reclutamento
del personale in sede di prima attuazione secondo l’art. 55 del regolamento era previsto che fosse fatto a chiamata diretta, mentre le
norme statali stabiliscono che venga
fatto a mezzo di pubblico concorso;
d)
Per il personale veniva richiesto il requisito della
residenza mentre la normativa statale ha
eliminato da anni tale
requisito per i candidati ai concorsi pubblici ( art. 8 ), anche se possono essere inserite
indicazioni circa i tempi minimi
per raggiungere la sede in caso di necessità ;
e)
Il mansionario del personale avrebbe dovuto essere sottoposto preventivamente ai sindacati (artt.
13, e segg.);
f)
La tariffazione
e fatturazione dei prodotti ( previste dagli
artt. 27-39 ) consegnati ai pazienti in regime di assistenza
farmaceutica diretta deve essere
fatta al Servizio sanitario regionale
(SSR ) secondo le disposizioni della
regione; mentre venivano citati gli enti mutualistici, che sono
stati soppressi dal 1980 a seguito della riforma sanitaria ;
g)
I valori erano espressi in Lire, ignorando che è stata abolita in data 1° marzo 2002;
h)
Le procedure di acquisto – come più volte segnalato -
devono seguire il disposto del decreto legislativo 163/2006 e successive
modificazioni ed integrazioni ;
i)
La gestione contabile della farmacia deve essere mantenuta separata. I medicinali
e gli altri prodotti vanno iscritti in bilancio al valore di costo, secondo la metodologia
denominata “criterio del metodo al dettaglio”.
j)
L’inventario di fine anno deve essere fatto nel
rispetto della normativa fiscale
vigente (art. 43);
k)
E’ indispensabile prevedere le modalità di versamento
degli incassi a fine giornata (
cassa continua ) al fine di evitare
giacenze nei locali della
farmacia per motivi di sicurezza;
A seguito di
detti rilievi il Regolamento non è stato più sottoposto alla commissione.
Successivamente
al fine di pervenire all’apertura della Farmacia, Brugnola si è adoperato
accompagnando i colleghi consiglieri delegati
all’epoca, sia presso l’Assessorato sanità della Regione che presso
l’Azienda Servizi Pubblici di Ciampino (
ASP ) che gestisce numerose farmacie comunali dei Castelli romani, per studiare
le procedure più opportune per l’apertura della farmacia.
Sempre allo
scopo di sollecitare l’apertura di questa importantissima struttura sono state
presentate due interrogazioni dal nostro Gruppo.
In occasione
della presentazione del Bilancio di Previsione 2010 è stato presentato un
emendamento per incrementare il capitolo necessario proprio per lo start up
della farmacia, che è stato dichiarato
inammissibile dall’ufficio ragioneria ( prot. n- 15649 del 14 giugno 2011 ) .
Si è arrivati
infine alla adozione da parte della
Giunta della deliberazione n. Giunta n. 43 del 30 aprile 2012 con cui è stata
modificata la Pianta organica .in base a quanto previsto dalla L: 27/2012,
istituendo la sesta sede farmaceutica.
In merito a
quest’ultimo provvedimento il Gruppo del PD ha formulato una lunga serie di
rilievi alla ASL ed alla Regione.
Ora a
distanza di tre anni dall’esercizio del diritto di prelazione e quindi alla
decisione di gestire direttamente la farmacia di Molella-Mezzomonte-Palazzo,
la maggioranza vuole fare macchina
indietro, privando i cittadini di tutte le opportunità che avrebbero potuto
avere grazie ad una gestione diretta del servizio.
La cosa non
ci meraviglia, oramai siamo infatti abituati ad assistere a questi ripensamenti, un passo avanti e due
indietro: l’Ordinanza per la
navigabilità del lago, la Delibera bavaglio, tutte le altre cose portate in
Commissione e poi scomparse nelle paludi…..
Il Gruppo del
PD desidera esprimere fortissime
critiche su tale proposta sottolineando che in questo modo si è riusciti ad
impedire per tre anni l’apertura di un
servizio pubblico importantissimo: da una parte sottraendolo al pubblico
concorso per l’assegnazione da parte della Regione, dall’altra non provvedendo
poi alla sua apertura, costringendo i cittadini delle zone interessate (
anche anziani e disabili ) a doversi
recare fino in città.
Il diritto
alla salute è sancito dall’art. 32 della
Costituzione, ci domandiamo quando la Giunta vorrà pensare ad assicurarne il
rispetto su tutto il proprio territorio.
Nessun commento:
Posta un commento