giovedì 21 luglio 2011

CASA DOMOTICA - il Comune non ha previsto i soldi in bilancio per i tre assegnatari

Unitamente al collega Amedeo Bianchi, abbiamo inviato oggi una lettera al Sindaco, all'Assessore ai servizi sociali, al responsabile del Settore e per conoscenza al Prefetto, al Direttore generale della ASL, etc. per segnalare come gli alloggi assegnati nella casa Domotica siano privi di arredo e non sia ancor astato previsto l'assegno per l'assistenza ai tre soggetti aventi diritto.
A seguito del bando indetto per l’assegnazione dei quattro alloggi per soggetti affetti da  disabilità permanente presso la Casa Domotica, l’apposita commissione ha recentemente e finalmente  ritenuto di assegnare  tre di detti alloggi ad altrettanti soggetti  residenti in Sabaudia.
Al riguardo,  questo Gruppo, con lettera  datata  1° aprile scorso  ( era appena scaduto il termine per la presentazione delle domande per l’assegnazione degli alloggi )  ha segnalato la necessità di  definire un finanziamento per  un assegno mensile  di € 1.500,00 per ciascuno dei soggetti al fine di aiutarli a sostenere i costi per l’assistenza sociale.
Tale richiesta è rimasta senza risposta.
In occasione dell’esame del bilancio di previsione 2011, sono stati pertanto presentati due emendamenti :  il n. 20, pari ad    10.000,00   per  l’arredo  degli alloggi (  l'arredo inizialmente presente è stato tolto dall'ente gestore )  e il n. 22 per  stanziare appunto un  assegno mensile  di  € 1.500 per ciscuno degli ospiti,   per il restante periodo dell’anno 2011.
Entrambi gli emendamenti sono stati respinti.    
Purtroppo il  problema  rimane ed anzi si aggrava, anche perché non si comprende come sarà possibile  consegnare gli appartamenti ai beneficiari se non si risolvono prima questi due problemi.
A  tutto ciò si aggiunge, naturalmente, l’assistenza infermieristica che dovrà assicurare l’Azienda  sanitaria locale cui la presente è inviata in copia.
E’ di tutta evidenza che senza gli arredi  e  senza l’assegnazione di un assegno in misura adeguata alle esigenze  la  comunicazione  inviata agli interessati rischia di essere  una inutile presa in giro.
Il problema  si trascina  dall’anno 2000,  è  ora  che la Giunta comunale  si decida a  risolverlo, anche perché, come già più volte sottolineato attualmente il costo  di due  dei soggetti interessati grava  sul SSR  in quanto ricoverati presso la casa di cura Clara Franceschini di Sabaudia, con tutte le conseguenze note.

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