giovedì 16 aprile 2020

RIVEDERE IL SISTEMA DELL'ASSISTENZA DEGLI ANZIANI NELLE RSA E NELLE CASE DI RIPOSO


La pandemia colpisce pesantemente gli anziani che si trovano nelle Case di riposo, nelle RSA e in altre strutture analoghe.
Da tempo viene rilevato come i NAS nel corso delle loro verifiche periodiche abbiano rilevato in molti casi numerose violazioni di legge che hanno portato addirittura alla revoca dell'autorizzazione di molte Case di riposo da parte delle amministrazioni comunali.
Leggiamo ora che per una struttura dei Castelli la regione sarebbe intenzionata a sospendere l'autorizzazione.
Sorge spontaneo chiedersi se in questi anni sia stata esaminata adeguatamente la documentazione presentata alla Regione, se siano state fatte ispezioni da parte delle aziende sanitarie locali su queste strutture e come mai i problemi oggi rilevati non siano stati evidenziati, ovvero per quali motivi  non siano state fatte le ispezioni.
Il problema dei controlli che io definisco "attivi" da parte delle ASL è purtroppo molto delicato ma senza controlli il SSN finisce alla deriva, come è purtroppo dimostrato dalla vicenda che stiamo vivendo. 
Ma tutto ciò ci porta a due considerazioni:
1) ripensare al sistema delle RSA e delle Case di riposo cercando una alternativa che può essere solo offerta (ma naturalmente non per tutti) dall'assistenza domiciliare integrata e dalla valorizzazione della funzione dei caregiver. In sostanza si dovrebbe fare in modo che le persone rimangano il più possibile nell'ambiente familiare  ricorrendo a questi presidi solamente quando non sia più possibile fare altrimenti. Questo comporterà vantaggi umani e sociali notevoli e anche meno costi per la società. D'intesa con i Comuni per gli anziani soli potrebbero essere realizzate delle case alloggio o altre soluzioni per il cohousing assicurando l'assistenza domiciliare o, se necessario l'ADI. 
2) Rivedere il sistema dei controlli a cominciare da quelli della regione sulle aziende (che non vengono fatti) per cui spesso la regione è costretta ad ammettere di non essere in grado di controllare cosa fanno le aziende sanitarie e organizzare dei piani di controlli random da parte delle aziende sulle strutture autorizzate ed accreditate ma anche per verificare se vengono rispettati i piani di cura. 

1 commento:

  1. Concordo pienamente! Leggendo queste valutazioni rifletto sul fatto che sono uno dei pochi che è stato ininterrottamente per circa 18 anni nei corridoi della direzione generale di Borgo Garibaldi, 12 Albano ASL ROMA H (ora 6) ma non mi sembra di aver mai fatto un COMUNICATO STAMPA sulle RSA o Case di Riposo per ispezioni della ASL. Usciva qualcosa sulla stampa solo quando intervenivano i Nas dei carabinieri.

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