lunedì 12 dicembre 2011

La Casa Domotica: un mito ?

Oggi unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo inviato al Ministro per i welfare Fornero la seguente lettera:
Da  moltissimi  anni un gruppo di disabili tetraplegici è ospitato impropriamente presso la Casa di Cura "Clara Franceschini" di Sabaudia.
Le persone interessate allo scopo di  trovare una soluzione al problema costituirono  la  cooperativa "DIOGENE 2000" ;   il Comune di Sabaudia nel  1990  assegnò  un'area edificabile con diritto di superficie e la  Regione  finanziò  la  realizzazione di  un  edificio idoneo ad ospitarle,  completamento automatizzato,  denominato   appunto :  “Casa Domotica”.
La  struttura,   composta  di dodici alloggi per disabili con annessi locali e spazi con destinazione d’uso articolata  e differenziata, ivi compresi  quattro alloggi  per soggetti a residenza permanente,  fu inaugurata  il 9 maggio 2002 .
Allo scopo di affidare la  gestione  della struttura,   individuata come  Centro  residenziale e di servizi, il Comune  stabiliva di  procedere con una gara.
A seguito dell’  espletamento della gara,  veniva  stipulato il contratto  con la  “Cooperativa sociale  a.r.l.  Michele Iacontino”  di Roma ,  in data 16  dicembre 2004  fissando un canone annuo di €  10.000,00. 
In questo modo sono rimasti  esclusi   proprio i più diretti interessati, ossia i tetraplegici "lungodegenti" della  “Clara  Franceschini”, creatori del progetto e in attesa da oltre 15 anni, fra abusi e disagi,  ai quali avrebbero potuto benissimo essere assegnati  prioritariamente  i  quattro  alloggi per soggetti a residenza permanente.
Nonostante il tempo trascorso,   gli interessati, oramai purtroppo ridotti a due unità,  seguitano ad attendere.
A seguito delle vive sollecitazioni di questo Gruppo, finalmente nella primavera di quest’anno è stato pubblicato il bando per l’affidamento di detti alloggi.
Purtroppo alla data odierna, benché tre persone siano state individuate  quali beneficiari degli alloggi , ancora non si è provveduto alla  effettiva consegna degli stessi.
A ciò si aggiunga che secondo calcoli elaborati dalla Associazione che gestisce la struttura verrebbero posti a carico degli interessati, oltre ad un canone di locazione,  spese condominiali, riscaldamento etc. per  un totale che per ciascuno dei beneficiari supererebbe di gran lunga il canone annuo dovuto dalla  Cooperativa la Comune.
La questione riveste carattere d’urgenza in quanto a seguito di una sentenza emessa  a favore della proprietà della  casa di cura “Clara  Franceschini”  , relativamente al pagamento del D.R.G. spettante  per i trattamenti riabilitativi,  l’ Azienda  ASL Latina  ha comunicato agli interessati che saranno trasferiti  in una RSA  di Terracina,  ingenerando negli stessi una viva apprensione circa il loro futuro.   
Ringraziamo per la cortese attenzione che sarà posta alla presente.

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