sabato 10 marzo 2012

Facciamo il punto sullo stato di avanzamento della raccolta differenziata porta a porta

A distanza di dieci giorni dall’avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani è opportuno fare il punto dello stato di attuazione de contratto.
Questo Gruppo ha sempre ritenuto che il sistema della raccolta differenziata porta a porta sia un sistema migliore di altri ( sia perché consente di elevare agevolmente la percentuale della differenziata, sia perché elimina gli antiestetici ed antigienici cassonetti ) , ma evidentemente è necessario che lo stesso sia supportato da una programmazione  ed organizzazione adeguata, nonché da un Piano della comunicazione.
I servizi pubblici, come quello per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sono servizi che ciascun Comune deve garantire, ma che può affidare, previo contratto, ad una società esterna.
La titolarità del servizio e la responsabilità del suo funzionamento, restano però a carico dell’Amministrazione comunale.
Il Sindaco ( che ha assunto questa delega in prima persona, dopo la restituzione della stessa da parte del consigliere Chiarato), secondo quanto riportato dalla stampa di venerdì, conferma che ci sono stati dei ritardi nella distribuzione dei mastelli per la differenziata ai privati (ancora oggi ci sono famiglie, anche nel centro urbano, che ne sono prive) ed agli esercenti di attività commerciali ( che comunque lamentano una insufficiente conoscenza delle loro esigenze), ma attribuisce questa responsabilità alla soc. Sangalli (  che comunque avrebbe affidato la distribuzione ad una ditta esterna ).
Anzitutto il contratto è stato firmato solamente i 27 febbraio, quindi con grande ritardo.
Il Capitolato Speciale di Appalto (CSA allegato al bando), cui fa riferimento il contratto, prevede che la ditta incaricata avrebbe dovuto consegnare i contenitori almeno sette giorni prima dell’avvio del servizio (art. 20 ). Non è noto se siano state comminate penali alla ditta. 
Si tratta comunque di scuse inaccettabili, il Comune si è preso quasi due anni di tempo dalla scadenza del vecchio contratto all’attivazione di quello nuovo, ed era doveroso chiedere alla ditta di attestare, al momento della presentazione dell’offerta, l’avvenuta analisi e conoscenza del territorio.
Esistono anche molti problemi per i condomini in quanto il CSA prevede che i contenitori dovranno essere collocati in spazi privati in condizioni di utilizzo e al limite tra la proprietà pubblica e la proprietà privata, in concomitanza con l’esposizione/raccolta; ove non fosse possibile collocare i contenitori in spazi privati è previsto che “si provvederà ad adottare soluzioni alternative previa concertazione con l’amministrazione aggiudicatrice”.
In ogni caso da più parti è stato rilevato come la raccolta dell’umido per sole due volte a settimana (prevista dal CSA  all’art. 23 ), appaia insufficiente specialmente per il periodo estivo
Comunque molte persone, a causa della mancata consegna dei mastelli seguitano a lasciare i loro rifiuti in discariche spontanee che si sono create anche nel centro della città.
Sempre il CSA prevede le modalità di pulizia delle aree di mercato stabilendo che al termine delle operazioni mercatali dovrà essere effettuata una accurata pulizia e successivo lavaggio e disinfezione delle aree interessate. Questa esigenza, sollevata più volte nel passato è di fondamentale importanza per garantire l’igiene e prevenire il proliferare di blatte e ratti ( art. 44 del CSA).
Un punto debole del vecchio sistema è stato quello della raccolta  degli inerti  (calcinacci etc) degli ingombranti (lavatrici, materassi, frigoriferi, divani etc.) e dei rifiuti  elettronici (detti RAAE) ; sia per carenze di strutture adeguate (il Comune non dispone di un centro di raccolta) che per  maleducazione di poche persone, i materiali vengono abbandonati spesso lungo le strade, nel parco, sulle dune, etc. Il nuovo progetto prevede oltre alla raccolta a domicilio di molti di questi rifiuti ( previa chiamata telefonica), una piattaforma ecologica mobile ( art. 47 CSA ) che è partita il 10 marzo senza una adeguata informazione ed un Centro di raccolta della ditta  sito però a San Donato, in un punto molto decentrato rispetto al territorio comunale, per cui sarebbe stato meglio collocarlo nella zona industriale.
Prima di attribuire colpe ai cittadini è necessario che l’amministrazione dimostri di aver fatto tutto quanto era in suo dovere fare.
Pertanto il PD pur confermando la condivisione del sistema prescelto, ribadisce le proprie critiche sui ritardi accumulati e sulle procedure seguite ed invita i cittadini a  partecipare attivamente a controllare il rispetto del contratto in tutte le sue parti ( è reperibile sul sito web del Comune, unitamente al CSA) , segnalando all’Amministrazione tutte le eventuali inadempienze.  

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