Unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo segnalato il problema della concessione ad associazioni di locali di proprietà del Comune
Sempre più spesso ci troviamo a leggere provvedimenti adottati da codesta Giunta con la quale viene concesso ad associazioni, anche di nuova costituzione, l’utilizzo di beni immobili comunali (prevalentemente ex scuole ), previa dazione di somme estremamente contenute, spesso insufficienti anche per la sola manutenzione dei beni assegnati.
A ciò si aggiunge il fatto che detti beni vengono assegnati ad un solo soggetto giuridico, affidando allo stesso il coordinamento dell’uso dei beni stessi e di tutte le attività, con l’intento di razionalizzare la gestione complessiva; in tal modo il Comune si spoglia del diritto dovere di amministrare correttamente detti beni nell’interesse della collettività delegando di fatto tale funzione ad associazioni private, senza chiedere alcuna garanzia o il rendiconto delle attività svolte nell’interesse della collettività.
Ciò posto, ferme restando le considerazioni svolte sotto il profilo economico e gestionale, gli scriventi ritengono di rappresentare la necessità che in ogni caso vengano definiti dei protocolli idonei a regolare i rapporti tra le varie associazioni presenti sul territorio, al fine di garantire la corretta fruizione, da parte di tutte, dei locali dei beni concessi ( da codesta Giunta ) ad una sola di esse.
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