mercoledì 17 ottobre 2012

Chiesti accertamenti sui prodotti alimentari OGM: una nuova interrogazione

In data odierna Franco Brugnola e Amedeo Bianchi hanno presentato la seguente interrogazione
INTERROGAZIONE
PREMESSO CHE
- Un Organismo Geneticamente Modificato (OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica, che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
In Europa il contesto normativo sugli OGM, basato sul principio di precauzione, è oggi costituito dai seguenti testi:
a) Direttiva 2001/18/CE, che, sostituendo la 90/220/CEE, riscrive le regole base per l'autorizzazione al rilascio nell'ambiente di un nuovo OGM;
b) Regolamenti 1829 e 1830/2003/CE, che regolano l'autorizzazione e l'etichettatura/tracciabilità degli alimenti e dei mangimi (food & feed) costituiti o derivati da OGM;
c) Raccomandazione 556/2003, che indica le linee guida sulla coesistenza tra colture OGM e convenzionali, cui le norme nazionali e regionali dovrebbero allinearsi.
- L'Italia ha recepito la direttiva 2001/18/CE attraverso il decreto legislativo 224/2003
- Una equipe dell'Università di Caen in Francia, ha realizzato un allarmante studio che rileva come i ratti nutriti con mais geneticamente modificato siano più soggetti ai tumori o a gravi malattie.
- Da parte dell’ European Food Safety Administration e della comunità accademica è arrivato il sostegno e l'invito a eseguire ulteriori approfondimenti.
CONSIDERATO CHE
- in ogni caso le notizie apparse sulla stampa sono allarmanti, anche per quanto riguarda l’utilizzo in agricoltura dei prodotti in questione e il loro ingresso nella catena alimentare, coinvolgendo il problema della “Sicurezza alimentare”
RITENUTO CHE
Sia opportuno attivare degli accertamenti per far verificare la situazione da parte degli organismi competenti sull’eventuale utilizzo di OGM nel nostro territorio;
CHIEDONO
al Sindaco in quanto massima autorità sanitaria comunale se non ritenga di intervenire presso il Dipartimento di prevenzione e presso il Dipartimento veterinario della ASL al fine di far effettuare controlli a campione nei luoghi di produzione e di commercializzazione delle sostanze alimentari, in merito alla presenza di prodotti agricoli geneticamente modificati.

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