Oggi il Partito democratico di
Sabaudia ha tenuto una conferenza stampa sul contenuto della deliberazione
61/2012 assunta dal Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei
Conti e per analizzare le conseguenze delle richieste formulate in detta
deliberazione.
In base a quanto stabilito
dall’art. 228 del Dlgs 267/2000 il Conto consuntivo deve dimostrare i risultati
finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni.
Prima dell’inserimento nel conto
del bilancio dei residui attivi e passivi il comune dovrebbe provvedere
all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione dei
motivi che giustificano il mantenimento in tutto o in parte dei residui.
Più volte nel corso degli ultimi
anni il Gruppo del PD nel corso delle sedute comunali in cui si discutevano i
rendiconti in esame hanno formulato numerosi rilievi che hanno poi formato oggetto di lettere inviate
alla Prefettura, all’Ispettorato generale di Finanza del Ministero
dell’Economia e delle Finanze, nonché alla Corte dei Conti.
I rendiconti degli anni 2009
e 2010, secondo la Corte dei Conti
sono affetti tra l’altro dalla mancata annotazione di vincoli di spesa gravanti
sulle entrate da ex oneri di concessione nonché dalla presenza di cospicui
residui attivi di dubbia eseguibilità non accompagnata dall’iscrizione di alcun
fondo rischi, con conseguente sovrastima degli avanzi contabili rendicontati.
Dalla lettura della deliberazione giuntale n. 115 del 2 settembre 2011 si rileva che i residui attivi sul rendiconto 2010 ammontano ad € 23.008.335,02 ( nel 2009 erano
21.680.769,52 ) mentre
quelli passivi ammontano
ad € 23.742.900, 24 ( nel 2009
erano 23.263.845,74 ) ,
somme che appaiono
particolarmente rilevanti specialmente
se si mettono in rapporto all’ammontare delle spese correnti, dato che ammontano quasi all'equivalente del Titolo I.
Il
Collegio dei revisori ha svolto una
analisi di anzianità dei residui attivi per titoli accertando la presenza di
residui risalenti fino al 2003, sollecitando una più celere riscossione dei
tributi e delle sanzioni emergenti dalle attività di verifica degli uffici,
onde evitare la continua lievitazione degli importi riportati a conto residui.
L’I.G.F.
del M.E.F., a seguito di una ispezione
svolta negli anni scorsi aveva avuto modo di
formulare dei rilievi
sull’estremo ritardo con cui vengono eliminati i residui e sull’assenza di un riaccertamento
degli stessi.
Da
un esame più approfondito risulta che vi erano, ad avviso di questo Gruppo, residui attivi iscritti almeno in qualche
caso privi di fondamento e di titolo
giuridico, specialmente a motivo del tempo trascorso e della difficoltà ad
incassarli; tra questi destano perplessità quelli relativi a :
ICI , pari
ad Euro : 1.154.040,54
per l’anno 2010 , per l’anno 2009
erano pari ad € 1.275.362,00
TARSU,
pari ad Euro : 2.356.829,49 per l’anno 2010, in aumento rispetto
all’anno 2009 , quando erano €
1.943.627,00
Violazioni
codice della strada : €
1.488.154,47 per il 2010 in diminuzione rispetto all’anno 2009 quando
ammontavano ad Euro : 1.671.573,10 .
Alienazione
beni disponibili : € 2.687.921,51 per il
2010 per l’anno 2009 ammontavano ad Euro
2.901.085,01.
Alcuni
residui sono riportati di anno in
anno senza alcuna
giustificazione, ben sapendo
che la possibilità di una loro realizzazione è , almeno in alcuni
casi, nulla.
E' di tutta
evidenza che se fosse effettuata da parte dei Settori competenti un verifica
seria dei residui, probabilmente il bilancio anziché in attivo
( di Euro 11.585,04 ) sarebbe in disavanzo.
Lo
stesso Collegio dei revisori ha storicizzato i residui attivi manifestando
alcune perplessità circa la conservazione di alcuni di questi.
Il procedimento della Corte dei
Conti ha avuto inizio con una fitta
corrispondenza sin dagli anni passati, senza che il Consiglio, che aveva
approvato entrambi gli atti (
deliberazioni 61/2010 e 53/2011 ), assumendosene la responsabilità, ne fosse informato.
Ora il Consiglio comunale sarà
chiamato a riapprovare entrambi i rendiconti,
il che significa che l’approvazione del rendiconto 2011 sarà congelata,
fino a quando non saranno ridefinite le risultanze del 2009 e del 2010.
Analogamente dovrà essere
bloccata l’approvazione del bilancio di previsione 2012.
Tutto ciò si tradurrà
inevitabilmente in difficoltà gestionali con il rischio che gli eventuali ( ma
purtroppo prevedibili ) disavanzi dovranno essere riportati sul bilancio 2012,
già in forte sofferenza a motivo dei tagli del Governo e delle spese per gli
onerosi contratti assunti ( RSU )..
Per troppo tempo, benché questo
Gruppo avesse segnalato alcuni problemi,
l’attuale Amministrazione ha
omesso di assumere i provvedimenti del caso
ed ha proseguito a gestire il Comune con una organizzazione inadeguata, che non consente neanche il monitoraggio delle fatture passive né di quelle attive.
Occorre che vi sia più
trasparenza anche nella gestione contabile del Comune in quanto è lì che vengono
gestiti i soldi della comunità.
Non è possibile che i cittadini
possano essere chiamati a pagare per l’incapacità di chi ha gestito in questi
anni e che non si è nemmeno preoccupato di informare il Consiglio di quanto
stava accadendo.
Data la gravità dei fatti il
Gruppo del PD ha avviato una raccolta di
firme per chiedere la convocazione di una seduta del Consiglio comunale straordinaria sulla
vicenda.
E’ ora di cambiare, la città ha
bisogno di essere amministrata da persone competenti che operino nell’interesse
della collettività per creare posti di lavoro, per realizzare l’Edilizia
Residenziale Pubblica dando case ai lavoratori, per risollevare l’agricoltura e
per incrementare il turismo, garantendo a tutti legalità e sicurezza.
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