Il
Consiglio comunale con deliberazione n. 46
in data 9 luglio 2009, stabilì di esercitare il
diritto di prelazione per la quinta sede farmaceutica di Molella-Mezzomonte.
Per
il giorno 8 aprile dell’anno successivo fu convocata la commissione competente
per l’esame dello Statuto della nuova farmacia evidentemente copiato ( male )
da un altro comune.
Al riguardo, fu presentata
dal nostro Gruppo ( nota del 25 marzo 2010 ) una lunga serie di rilievi allo
Statuto
A seguito di detti rilievi il Regolamento
non è stato più sottoposto alla commissione.
Successivamente
al fine di pervenire all’apertura della Farmacia, Brugnola si è adoperato accompagnando il collega consiglieri
delegato ( Ciriello ), sia presso l’Assessorato sanità della Regione che presso
l’Azienda Servizi Pubblici di Ciampino (
ASP ) che gestisce numerose farmacie comunali dei Castelli romani, per studiare
le procedure più opportune per l’apertura della farmacia.
Sempre
allo scopo di sollecitare l’apertura di questa importantissima struttura sono
state presentate due interrogazioni dal nostro Gruppo.
In
occasione della presentazione del Bilancio di Previsione 2010 è stato
presentato un emendamento per incrementare il capitolo necessario proprio per
lo start up della farmacia, che è stato
dichiarato inammissibile dall’ufficio ragioneria ( prot. n- 15649 del 14 giugno
2011 ) .
Si
è arrivati infine alla adozione da parte
della Giunta della deliberazione n. Giunta n. 43 del 30 aprile 2012 con cui è
stata modificata la Pianta organica .in base a quanto previsto dalla L:
27/2012, istituendo la sesta sede farmaceutica.
In
merito a quest’ultimo provvedimento il Gruppo del PD ha formulato una lunga
serie di rilievi alla ASL ed alla Regione.
Il
26 luglio scorso, a distanza di tre anni dall’esercizio del diritto di
prelazione e quindi alla decisione di gestire direttamente la farmacia di
Molella-Mezzomonte-Palazzo, la
maggioranza ha presentato in Commissione sanità una proposta per revocare
l’esercizio del diritto di prelazione, privando i cittadini di tutte le
opportunità che avrebbero potuto avere grazie ad una gestione diretta del
servizio.
Il
Gruppo del PD espresse fortissime
critiche su tale proposta sottolineando che in questo modo la maggioranza dopo essere
riuscita ad impedire per tre anni l’apertura
di un servizio pubblico importantissimo: da una parte sottraendolo al
pubblico concorso per l’assegnazione da parte della Regione, dall’altra non
provvedendo poi alla sua apertura, ha costretto i cittadini delle zone
interessate ( anche anziani e disabili )
a doversi recare fino in città.
La
cosa non è stata più portata in Consiglio.
Ora
la Regione, poiché il Comune non ha adempiuto agli impegni presi, metterà a
concorso la farmacia di Molella e ci vorranno altri anni perché quei cittadini
possano avere una farmacia che comunque non potrà mai essere gestita come
sarebbe stato se fosse stata pubblica.
Il
diritto alla salute è sancito dall’art.
32 della Costituzione, ci domandiamo quando la Giunta vorrà pensare ad
assicurarne il rispetto su tutto il
territorio comunale.
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