giovedì 25 ottobre 2012

Intervento in Consiglio comunale del 25 ottobre


Ieri sera  in Consiglio comunale si è tra l'altro  discusso della richiesta di undici consiglieri  ( a seguito di una raccolta di firme avviata dal gruppo PD ) in merito alla famosa deliberazione 61/2012 della Corte dei Conti con la quale sono stati formulati ben sei rilievi; per parte mia  ho svolto il seguente intervento :
A seguito di una verifica amministrativo-contabile eseguita dai Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica ( IGF ), il 30 agosto 2006  veniva inviata dal Ragioniere Generale dello Stato,  al Sindaco del Comune di Sabaudia e a molti altri destinatari, tra i quali la Corte dei Conti, una lettera con la quale veniva comunicato che dagli accertamenti effettuati era emersa una serie di gravi irregolarità che possiamo così sintetizzare :
1) mancato utilizzo di procedure selettive per l’individuazione di professionisti convenzionati
2) Erronee previsioni definitive di entrata e inesistenti accertamenti
3) Illegittimo utilizzo di somme a destinazione vincolata
4) Effettuazione di spese di natura discrezionale in violazione del divieto normativo
5) Imputazioni improprie di spesa
6) Mancata motivazione per l’affidamento di incarichi esterni
7) Necessità di accertare le cause della lentissima eliminazione dei residui attivi e passivi
8) Irragionevole lentezza nell’attività posta in essere per il recupero di crediti di  data remota
9) Necessità di un riaccertamento dei residui attivi da effettuarsi in applicazione dei criteri normativi previsti
10) Maggiore incidenza dei residui attivi radiati, rispetto a quella dei residui passivi cancellati, situazione che ha contribuito al formarsi dei risultati negativi di gestione.
Con la predetta nota il Ragioniere Generale dello Stato invitava pertanto il Sindaco dell’epoca ad eliminare le criticità evidenziate.
Risulta che la Ragioneria Provinciale dello Stato abbia più volte sollecitato un riscontro  ( note n. 4231  del 3 marzo 2009, n. 6599 del 26 luglio 2007 e n. 6352 del 21 maggio 2008 ).
Stranamente il giorno prima delle elezioni comunali il 4 giugno 2009,  alcuni responsabili di Settori del Comune ( Caputo, Onori, D’Arcangelo, Paniccia e Macera ) inviavano una nota all’allora Sindaco ff. Lucci per rassicurarlo in merito all’attuazione dei punti oggetto dell’indagine.
In data  4 luglio 2011 la Sezione regionale di controllo per il Lazio della Core dei Conti inviava infine una dettagliata richiesta di chiarimenti  al Sindaco ed al Presidente del Collegio dei Revisori sui dati esposti nel rendiconto 2009, che in gran parte ricalcava i rilievi dell’IGF.
Nonostante  tutto ciò,  nessuno ha ritenuto di informare il Consiglio della corrispondenza intercorsa in questi anni tra la Corte dei Conti e il Comune.
Infine in data  4 ottobre scorso il Presidente Mignacca ci ha trasmesso la deliberazione della Sezione regionale di Controllo del Lazio n. 61 in data 26 giugno 2012, in cui si legge che l’esame dei rendiconti 2009 e 2010 ha portato in emersione il reiterato ricorso a prassi e comportamenti irregolari suscettibili – nel contesto della gestione comunale – di incidere sulla stabilità e sulla solidità della situazione finanziaria ed economica dell’ente, ponendone a rischio la tenuta nel prossimo futuro.
In particolare la Corte ha evidenziato i seguenti fenomeni patologici :
1)   Criticità inerenti all’attendibilità del risultato contabile di amministrazione a motivo della omessa rappresentazione di taluni vincoli di spesa, la cui corretta contabilizzazione avrebbe comportato situazioni di disavanzo reale in luogo dei rendicontati avanzi da reputarsi perciò meramente apparenti.
2)   Criticità inerenti alla veridicità, liquidabilità e solidità dell’avanzo di amministrazione in quanto inficiato dalla presenza nel conto del bilancio di residui attivi vetusti di parte corrente di dubbia esigibilità.
3)   Criticità nella gestione della liquidità con presenza nel conto del bilancio di significativi differenziali negativi tra poste attive e passive, sintomatiche di difficoltà nella gestione della liquidità
4)   Irregolare computazione fra i servizi in conto terzi di partite correnti
5)   Mancato aggiornamento degli inventari dei beni mobili ed immobili, incidente sulla attendibilità del conto del patrimonio
6)   Mancata predisposizione del rapporto sulla correttezza dei pagamenti;
Conseguentemente la Corte ha ritenuto che detti fenomeni denotino la scarsa attenzione prestata nel tempo dall’Amministrazione per salvaguardare le finanze dell’Ente e garantire l’espletamento delle relative funzioni istituzionali in un quadro di effettiva sostenibilità.
La palmare inconsistenza degli avanzi rendicontati nel 2009 e nel 2010  è in sé sintomo eloquente del depauperamento progressivo e incontrollato delle finanze comunali, fenomeno del quale vanno rintracciate e rimosse con determinazione le concause.
E’ stata inoltre segnalata la mancata  iscrizione a titolo cautelativo di un congruo fondo rischi a copertura dei crediti inesigibili.
Pertanto la Sezione ha ordinato la sollecita comunicazione delle misure consequenziali adottate nel rispetto di quanto stabilito dal comma 168 della L. 266/2005 che recita:  “Le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto, adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione da parte dell’ente locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di stabilità interno.”
Dagli atti fornitici rileviamo che l’Amministrazione in precedenza ha cercato di controdedurre, in maniera peraltro inadeguata,  riferendo, tra l’altro,  di aver costituito il fondo rischi ( il che non è vero in quanto solo il Consiglio, con l’approvazione del bilancio di previsione avrebbe potuto farlo) per non parlare dei residui attivi , che sono stati dichiarati inesigibili senza un provvedimento formale e dei residui passivi sui quali non vengono svolti controlli adeguati. 
E’ quindi evidente che i problemi che solo oggi sono stati portati a conoscenza del Consiglio erano ben noti a chi avrebbe dovuto governare la città in questi anni,
Non è possibile che in tutto questo tempo si sia andati avanti senza aver fatto nulla.
Il gruppo del Partito Democratico ogni volta che si è trattato di votare il bilancio di previsione e il consuntivo ha espresso il proprio voto contrario: non per una questione di principio, ma per motivi amministrativo-contabili puntualmente ed apertamente dichiarati, che sono stati  immediatamente  esposti all’Ispettorato generale di Finanza del Ministero dell’Economia, alla Prefettura di Latina ed alla stessa Procura della Corte dei Conti.
Nonostante ciò la maggioranza ha seguitato a votare a favore senza tener conto le argomentazioni portate dal nostro Gruppo.
Addirittura il Sindaco ha sottoposto alla Commissione bilancio l’approvazione del rendiconto 2011 il giorno dopo che era pervenuta l’ultima nota della Corte dei Conti e tre componenti la maggioranza, come se nulla fosse, evidentemente ignari dei fatti, hanno espresso parere favorevole alla sua approvazione.   
Assistiamo ora allo scoppio di  una profonda ed ennesima  crisi politica all’interno del  PDL  il cui elemento scatenante è stato fornito proprio dai rilievi della Corte dei Conti, che stranamente ora vengono a galla.
In Comune si vive un clima da idi di marzo, come nella tragedia  Giulio Cesare di Shakespeare, anche se siamo in una stagione che è più quella della rivoluzione di ottobre e sembra prossima la presa del Palazzo d’inverno.
A noi non interessano i problemi interni del PDL o di altri Partiti o le aspirazioni di questo o di quel consigliere che fino a ieri in maniera ostentata approvava i bilanci  e che ora  tuona contro  esponenti della stessa maggioranza; a noi interessa il buon governo della città, la vera POLITICA.
Il problema della legalità e della trasparenza non può essere invocato solamente quando si parla di certi fenomeni, i cittadini pretendono che il danaro pubblico sia amministrato nel pieno rispetto delle leggi e che chi lo ha amministrato renda conto pubblicamente di come è stato speso.
Fino ad oggi ciò non è avvenuto e abbiamo assistito in questi ultimi anni ad una Giunta che ha speso in lungo ed in largo come se nulla fosse, affidando consulenze senza pubblici avvisi, assegnando contributi ad alcune associazioni, senza verificarne attività e meriti; gestendo in maniera inadeguata il patrimonio, organizzando manifestazioni e spettacoli anche di costo elevato, privi di un adeguato ritorno in termini turistici…etc.
Vengono ignorati costantemente i principi contabili previsti dalla  legge ed in particolare proprio quelli dell’annualità e della universalità.
Mentre purtroppo molti cittadini avevano ed hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, questa estate, come cicale venivano spesi gli ultimi euro per musiche e balli in piazza, mentre le famiglie bisognose attendevano che gli fossero dati  quei quattro soldi di contributo che gli spettavano.
Ora che hanno speso tutto quanto era nelle casse,  vengono a proporre di aumentare le tasse. Ma chi gli ha detto di fare certe spese,  quando è stato coinvolto il Consiglio, quando sono stati informati i cittadini ?
E’ troppo bello, dopo aver combinato i guai, lavarsene le mani e passare le grane ad altri.
Non possiamo accettare che quelli ci hanno portato a questa situazione, vengano oggi a  dirci che si dimettono,  così la responsabilità di aumentare tasse e imposte sarà scaricata sul Commissario straordinario, mentre alcuni già annunciano che comunque  sono pronti a ricandidarsi per il bene della città.
I cittadini sono stufi di sentire questi discorsi e ad essere amministrati sempre dalle stesse facce, che si ripresentano sotto nuove bandiere.
E’ urgente che venga fatta chiarezza sulle responsabilità politiche e amministrativo-contabili e che venga posta la parola fine a questa agonia della città.

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