Gestione del patrimonio
Come segnalato più volte
dal Collegio dei Revisori, non esiste un inventario dei beni mobili ed
immobili, ma solamente un elenco degli
immobili, privo dei dati per
l’individuazione di ciascun bene e della
sua valorizzazione, che non è pubblicato sul sito web.
Non esistono dei
consegnatari dei beni in modo formale.
La concessione dei
beni immobili comunali avviene non
sempre con adeguata trasparenza delle
procedure e senza il rispetto della normativa
statale in vigore: L. 390/1986
e art. 9 L. 537/93, né del
Regolamento comunale.
In proposito sono state
inviati da tempo esposti dettagliati alla Prefettura, alla Corte dei Conti e
all’Ispettorato generale di Finanza.
Molti immobili sono
abbandonati ed inutilizzati con progressivo gravissimo degrado e perdita
di valore.
Esistono molte vertenze da
parte di cittadini per ottenere l’usucapione di alcuni beni che in molti casi
sono stati assegnati dal giudice di primo grado.
La “Casa Domotica”, ideata
per ospitare, tra l’altro soggetti affetti da disabilità grave, a distanza di
dieci anni dalla sua inaugurazione, è stata data in concessione ad una
associazione di Roma che la utilizza per le vacanze dei propri associati, senza che nessuno dei disabili gravi di
Sabaudia abbia potuto beneficiare di una struttura realizzata appositamente per
loro. Il bando finalmente pubblicato proprio nel 2011, a seguito di reiterate
insistenze, ancora non ha avuto seguito e gli alloggi non sono stati consegnati
ai beneficiari. Uno di loro è deceduto nell’attesa.
Per quanto riguarda un immobile ( Bar Il Giardino ), è stato
operato uno sfratto, è stata indetta una
gara e stipulato il contratto di concessione
con la ditta MO.RO 97 s.r.l. di Latina ( che di fatto prevede un esborso da
parte del Comune di € 39.500 per la sistemazione dell’immobile, scomputabili
dal canone di locazione ), senza attendere la definizione della vertenza tra l’ex concessionario ed il Comune;
di recente la Corte d’Appello di Roma Sez I, con sentenza n. 1007/2011 di
fatto avrebbe dato ragione al
ricorrente, con il risultato che due soggetti potrebbero aver diritto ad occupare l’immobile, innescando
così un nuovo contenzioso.
La ex scuola in località
“Sacramento” è stata affidata alla Coop. Scintilla che vi gestisce un asilo
nido privato senza corrispondere nulla
al Comune.
Altro caso è rappresentato
dall’area sportiva sita i via Arezzo anch’essa per molti anni concessa ad un privato, sfrattato da oltre un
anno, per la quale esiste un altro contenzioso, con nomina di un custode
giudiziario per i beni siti all’interno
della struttura. L’area è in stato di completo abbandono, con la presenza di
serpenti ed uccelli rapaci.
La concessione di alcuni
immobili ad Associazioni è avvenuta
senza criteri per la scelta tra
un’Associazione ed un’altra; in molti
casi mancava all'origine un contratto od
una convenzione il che è fonte di contenzioso con gli occupanti circa le somme
poi pretese; in altri casi non sono state incassate le somme attese;
mentre in molti casi le somme previste sono di gran lunga lontane dai valori commerciali.
Nonostante il regolamento
comunale preveda che la concessione di immobili ad associazioni debba essere
annuale, esistono casi in cui tali provvedimenti vengono di fatto prorogati sine die senza alcuna rendicontazione né
valutazione circa l’attività svolta nell’interesse della cittadinanza.
La Commissione Vigilanza
nella seduta del 6 settembre 2011 ha sollevato questo problema proponendo che prima del rinnovo venisse
chiesto un rendiconto dell’attività svolta, purtroppo senza ottenere risposta,
tanto che di recente è dovuta tornare sull’argomento.
In alcuni casi interi immobili di proprietà comunale sono stati
concessi ad un’unica associazione con l’impegno che questa provvedesse a
consentire anche l’utilizzo da parte di altre associazioni, il che ( in assenza
di un adeguato regolamento o protocollo ) non è avvenuto.
A seguito dei ripetuti
solleciti di questo Gruppo, finalmente è stato disdetto il contratto del
Complesso Saudia (costo € 40.200,00 annui ) che ospitavano l’Anagrafe.
A motivo della asserita carenza di fondi la
manutenzione dei beni immobili non viene
effettuata secondo una
programmazione, ma solamente in caso di necessità.
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