A seguito del blocco dei lavori di ristrutturazione della facciata del cinema, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo inviato oggi la nota qui di seguito riportata:
Con l’Ordinanza sindacale n. 3 del 24 febbraio
2012 sono state disposte misure per la
sicurezza urbana ed il decoro degli edifici prospicienti la Piazza del Comune,
Corso Vittorio Emanuele II, Corso Vittorio Emanuele III e Via Principe di
Piemonte, ordinando, tra l’altro ai proprietari degli immobili ubicati in
Piazza del Comune, Corso Vittorio Emanuele II, Corso Vittorio Emanuele III e
Via Principe di Piemonte, del centro abitato della Città di Fondazione, di
provvedere a proprie cure e spese ad effettuare, entro novanta giorni dalla
data di notifica della presente, gli interventi di ordinaria e straordinaria
manutenzione, volti a garantire alla collettività il decoro urbano, nonché
evitare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, di ripristinare le
rifiniture secondo l’unità formale degli edifici nonché di quelle parti che
costituiscono alterazioni pregiudiziali dell’aspetto architettonico.
L’Ordinanza in questione prevede inoltre che qualora
i proprietari degli edifici non ottemperino a quanto disposto dalla presente,
si provvederà alla realizzazione delle opere necessarie al fine del
mantenimento delle condizioni di sicurezza e di decoro delle costruzioni,
ponendole a totale carico degli stessi.
Al riguardo risulta che alcuni dei proprietari
dell’edificio situato sul lato della piazza dove è situato il cinema abbiano
iniziato i lavori, ma che gli stessi siano stati fermati, sembrerebbe a causa
di problemi economici, mentre la parte -
sullo stesso lato - di proprietà della regione, dopo l’eliminazione di
alcuni ampliamenti abusivi, non è stata
oggetto di alcun intervento, al fine di ripristinare lo stato preesistente
dell’edificio.
Ciò posto, poiché oramai la stagione estiva è iniziata
e non è possibile lasciare la Piazza del
Comune in queste condizioni, chiediamo
che sia dato seguito all’ Ordinanza in
parola, facendo completare con la
massima urgenza lavori, ove necessario in danno, anche per la parte della Regione Lazio.
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