giovedì 11 luglio 2013

Legambiente ha premiato i comuni ricicloni, ma come è la situazione a Sabaudia?

A distanza di oltre un anno dall’avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, pur ritenendo che la raccolta porta a porta sia il miglior sistema possibile, devo segnalare una serie di criticità.
Nonostante il riconoscimento assegnato l’anno passato dal CONAI a titolo di incoraggiamento per l’avvio del nuovo servizio e l’iniziale aumento della percentuale della raccolta differenziata, per una serie di problemi, ci si è attestati alla fine dell’anno su una media del 54,57% (dati dell’ufficio ambiente), molto più bassa del risultato dovuto per legge per il 2012 che avrebbe dovuto essere almeno del 65%.
Nel frattempo il costo del servizio è aumentato considerevolmente passando da € 3.739.213,37 nel 2011 ad € 4.984.985,40 nel 2012 con un costo pro capite che da € 53,820 nel 2011 è arrivato ad € 215,362 nel 2012.
I cittadini vorrebbero sapere bene anche quante somme sono state incassate grazie alla differenziata, dato che a leggere il rendiconto 2012 sarebbero solo € 170.000,00.
L’art. 44 del Capitolato disciplina la pulizia delle aree del mercato. Ogni giornata di mercato, al termine delle operazioni mercatali dovrebbe essere effettuata una accurata pulizia e successivo lavaggio e disinfezione delle aree interessate. La aree riservate agli ambulanti dei prodotti ittici dovrebbero essere lavate e disinfettate accuratamente con l’impiego di idoneo prodotto battericida. E’ inutile sottolineare che durante il periodo estivo la pulizia dell’area del mercato settimanale assume aspetti rilevanti dal punto di vista igienico e che la mancata disinfezione, specialmente di alcuni tratti, non contribuisce a migliorare l’immagine turistica della città.
Per quanto riguarda la pulizia delle caditoie stradali (art. 40 del Capitolato) le bocche di scarico delle acqua meteoriche dovrebbero essere mantenute libere da rifiuti o detriti di qualsiasi genere, onde permettere il regolare deflusso nelle tombinature ed evitare possibili ristagni.
L’ Art. 42 del Capitolato tratta della rimozione delle deiezioni animali; in base a questo articolo il personale assegnato al servizio di spazzamento manuale-misto dovrebbe provvedere alla rimozione di eventuali deiezioni animali, giacenti sul suolo pubblico e sulle aree ad uso pubblico, rientranti nella propria area di competenza. In caso di mancata esecuzione, disservizio o cattiva esecuzione dovrebbero essere applicate le sanzioni amministrative previste dall’art. 9 del capitolato d’appalto. Non sempre questo avviene; inoltre non è noto conoscere quanti verbali siano stati elevati dalla polizia locale nei confronti dei proprietari dei cani che non provvedono alla raccolta.
Un altro problema piuttosto grave è rappresentato, dalla raccolta domiciliare dei rifiuti urbani costituiti da scarti vegetali (verde) per le utenze domestiche (art. 30 del Capitolato); nel corso del periodo di avvio del nuovo servizio si è cercato di ovviare ai problemi che si sono manifestati subito ma risulterebbero ancora problemi, che avrebbero potuto essere ovviati con la collocazione in alcune località (come la zona industriale), di cassoni scarrabili.
Il servizio non è erogato con modalità che assicurano la partecipazione dei cittadini (nelle forme, anche associative, riconosciute dalla legge) alle procedure di valutazione e definizione degli standard qualitativi.
Manca la “Carta dei servizi” obbligatoria ai sensi dell’art.11 del D.lgs 286/99
Questa è solo una parte delle problematiche segnalate da alcuni cittadini e turisti.
Nonostante l’impegno profuso dagli operatori ecologici anche se per alcuni aspetti le cose sono migliorate, c’è ancora molto da fare.
Il Capitolato prevedeva ancora che la ditta appaltatrice effettuasse una campagna annuale di rafforzamento e di comunicazione dei risultati delle raccolte differenziate, ma non risulta che per il 2013 sia ancora avvenuto.
Il Contratto prevede infine l’applicazione di sanzioni nel caso di mancato rispetto delle varie clausole, non è noto se siano mai state applicate, né se tutte le fatture siano state pagate al 100%.
Il Sindaco dell’epoca si era impegnato a distanza di tre mesi dall’avvio del nuovo sistema a convocare un’assemblea cittadina per fare il punto della situazione; ma è passato più di un anno.

Proprio in questi giorni abbiamo letto che sono stati attribuiti da Legambiente i premi 2013 per i comuni ricicloni, ma nella graduatoria non è neanche menzionata Sabaudia che, come già detto non ha raggiunto neanche la percentuale minima obbligatoria dall’anno 2012.

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