A distanza di oltre un anno dall’avvio del
nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, pur ritenendo che la raccolta
porta a porta sia il miglior sistema possibile, devo segnalare una serie di
criticità.
Nonostante il riconoscimento assegnato l’anno
passato dal CONAI a titolo di incoraggiamento per l’avvio del nuovo servizio e
l’iniziale aumento della percentuale della raccolta differenziata, per una
serie di problemi, ci si è attestati alla fine dell’anno su una media del
54,57% (dati dell’ufficio ambiente), molto più bassa del risultato dovuto per
legge per il 2012 che avrebbe dovuto essere almeno del 65%.
Nel frattempo
il costo del servizio è aumentato considerevolmente passando da € 3.739.213,37
nel 2011 ad € 4.984.985,40 nel 2012 con un costo pro capite che da € 53,820 nel
2011 è arrivato ad € 215,362 nel 2012.
I cittadini vorrebbero sapere bene anche quante
somme sono state incassate grazie alla differenziata, dato che a leggere il
rendiconto 2012 sarebbero solo € 170.000,00.
L’art. 44 del Capitolato disciplina la pulizia delle aree del mercato. Ogni
giornata di mercato, al termine delle operazioni mercatali dovrebbe essere
effettuata una accurata pulizia e successivo lavaggio e disinfezione delle aree
interessate. La aree riservate agli ambulanti dei prodotti ittici dovrebbero
essere lavate e disinfettate accuratamente con l’impiego di idoneo prodotto
battericida. E’ inutile sottolineare che durante il periodo estivo la pulizia
dell’area del mercato settimanale assume aspetti rilevanti dal punto di vista
igienico e che la mancata disinfezione, specialmente di alcuni tratti, non
contribuisce a migliorare l’immagine turistica della città.
Per quanto riguarda la pulizia delle caditoie stradali (art. 40 del Capitolato) le bocche
di scarico delle acqua meteoriche dovrebbero essere mantenute libere da rifiuti
o detriti di qualsiasi genere, onde permettere il regolare deflusso nelle
tombinature ed evitare possibili ristagni.
L’ Art. 42 del
Capitolato tratta della rimozione delle deiezioni animali; in base a questo
articolo il personale assegnato al
servizio di spazzamento manuale-misto dovrebbe provvedere alla rimozione di
eventuali deiezioni animali, giacenti sul suolo pubblico e sulle aree ad uso
pubblico, rientranti nella propria area di competenza. In caso di mancata
esecuzione, disservizio o cattiva esecuzione dovrebbero essere applicate le
sanzioni amministrative previste dall’art. 9 del capitolato d’appalto.
Non sempre questo avviene; inoltre non è noto conoscere quanti verbali siano
stati elevati dalla polizia locale nei confronti dei proprietari dei cani che
non provvedono alla raccolta.
Un altro problema
piuttosto grave è rappresentato, dalla raccolta domiciliare dei rifiuti urbani costituiti da scarti vegetali
(verde) per le utenze domestiche (art. 30 del Capitolato); nel corso del
periodo di avvio del nuovo servizio si è cercato di ovviare ai problemi che si
sono manifestati subito ma risulterebbero ancora problemi, che avrebbero potuto
essere ovviati con la collocazione in alcune località (come la zona
industriale), di cassoni scarrabili.
Il servizio non è erogato con modalità che
assicurano la partecipazione dei cittadini (nelle forme, anche associative,
riconosciute dalla legge) alle procedure di valutazione e definizione degli
standard qualitativi.
Manca la “Carta dei servizi” obbligatoria ai
sensi dell’art.11 del D.lgs 286/99
Questa è solo una parte delle problematiche
segnalate da alcuni cittadini e turisti.
Nonostante l’impegno profuso dagli operatori
ecologici anche se per alcuni aspetti le cose sono migliorate, c’è ancora molto
da fare.
Il Capitolato prevedeva ancora che la ditta
appaltatrice effettuasse una campagna annuale di rafforzamento e di
comunicazione dei risultati delle raccolte differenziate, ma non risulta che
per il 2013 sia ancora avvenuto.
Il Contratto prevede infine l’applicazione di
sanzioni nel caso di mancato rispetto delle varie clausole, non è noto se siano
mai state applicate, né se tutte le fatture siano state pagate al 100%.
Il Sindaco dell’epoca si era impegnato a
distanza di tre mesi dall’avvio del nuovo sistema a convocare un’assemblea
cittadina per fare il punto della situazione; ma è passato più di un anno.
Proprio in questi giorni abbiamo letto che sono
stati attribuiti da Legambiente i premi 2013 per i comuni ricicloni, ma nella
graduatoria non è neanche menzionata Sabaudia che, come già detto non ha
raggiunto neanche la percentuale minima obbligatoria dall’anno 2012.
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