lunedì 20 giugno 2011

Difendiamo il poliambulatorio

Tornano le voci di problemi al poliambulatorio di via Conte verde, come Gruppo abbiamo scritto questa lettera al Sindaco:

Il  Partito Democratico da  tempo  segue  con attenzione, nell’interesse della  collettività,   l’evolversi della  situazione della  struttura  sanitaria  della  ASL  sita in via Conte Verde, che ospita  il Punto di Primo Intervento ( PPI ) , le funzioni di base,  alcuni ambulatori specialistici, il CUP  , il Dipartimento di salute mentale, il Consultorio, il TSMR.
Sin  dall’anno 2008  il PD aveva   proposto la  trasformazione della struttura  stessa in una  “Casa della  salute”,    secondo un progetto  caro al Ministro della sanità dell’epoca.
Poi,   a  causa  di numerosi problemi gestionali  la struttura  aveva  avuto un decadimento anche a causa del pensionamento di alcune unità di personale e del trasferimento di altre.
Sembrava che si fosse trovata una soluzione con l’approvazione da parte del Dr. Testa, Direttore generale ff. della  ASL,   della  deliberazione n. 675/2010  recante  come oggetto : “Piano operativo per la riconversione dei Presidi Ospedalieri in Ospedali Distrettuali – Adeguamento della Rete Ospedaliera Aziendale alle indicazioni del Decreto del Commissario ad acta n. 80 del 30.9.2010”,  nella quale veniva finalmente affrontato in maniera  chiara il problema dell’assistenza  sanitaria e socio-sanitaria  nella nostra città.
Tale deliberazione prevedeva un  ambulatorio polifunzionale con queste funzioni di base :
Punto Unico di Accesso (PUA) integrato con i servizi sociali dell’Ente locale; esso, secondo quanto già previsto dal DCA 18/2008, rappresenta la funzione che massimizza l’integrazione e la presa in carico della fragilità e della complessità. Le attività del PUA vanno dalla ricezione della domanda di salute, alla pre-valutazione integrata – triage del bisogno, all’orientamento ai servizi territoriali, all’iniziale presa in carico dei bisogni di salute più complessi e all’organizzazione di una risposta ad essi adeguata, comprensiva anche della funzione amministrativa relativa alla erogazione di informazioni e alla effettuazione delle prenotazioni di visite, esami e altre prestazioni di cura;
Specialistica Ambulatoriale, inserita nell’ambito di specifici percorsi assistenziali dedicati alla prevenzione, diagnosi, cura e gestione delle principali patologie croniche – con il coinvolgimento di tutti i professionisti interessati - in forma  integrata con la Medicina generale, anche per gli ambiti dell’assistenza domiciliare e residenziale, secondo le modalità previste dal “chronic care model”. Tale attività fa particolare riferimento alle funzioni di cardiologia, pneumologia, diabetologia e geriatria, garantite con la presenza od eventualmente la reperibilità nell’arco delle 12 ore diurne di medici specialisti ambulatoriali, anche a provenienza ospedaliera.
Ambulatorio Infermieristico/Infermieristica di Comunità; si tratta di funzioni gestite da personale infermieristico che, nell’ambito delle proprie competenze professionali, assume un ruolo non solo prestazionale ma soprattutto, in forte integrazione con gli altri professionisti della salute, di care management e di case management, dalla gestione di un singolo processo di cura fino alla piena presa in carico di situazioni più complesse secondo il modello già sperimentato in alcune ASL della regione.
Diagnostica di base (radiologia e laboratorio/punto prelievo) a servizio della collettività, preferenzialmente all’interno di specifici percorsi assistenziali e a supporto di tutte le funzioni attive nella struttura.
Continuità Assistenziale ex guardia medica, (a copertura delle 12h notturne e 24h festive).
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) in contiguità fisica con il PUA, con l’obiettivo di facilitare la tempestività della presa in carico. Ove necessario, in funzione della complessità assistenziale dei casi trattati, per l’organizzazione dell‘attività deve garantire, tramite una centrale operativa, anche interventi 7 giorni su 7 con reperibilità notturna e festiva in collegamento con la specialistica ambulatoriale e la Continuità Assistenziale. Per una migliore gestione delle risorse umane e la riduzione del rischio di burn-out, previo adeguato sostegno formativo, deve essere prevista la possibilità per gli infermieri e i terapisti della riabilitazione afferenti al all’Ospedale Distrettuale di turnare tra le funzioni domiciliare, di degenza (RSA, Degenza infermieristica, Hospice) e ambulatoriale.
A  queste funzioni “core”  si aggiungevano  : 
a) un modulo di emergenza di tipo “a” ( l’attuale  Punto di primo intervento )
b) una residenza per disabili ( la  casa domotica)
c) un  centro ipovisione
La  deliberazione avrebbe  dovuto  essere approvata  dal  “Coordinamento dei piani di riconversione” regionale; ma purtroppo ciò non è avvenuto.
            La  questione era divenuta critica, tanto che il Partito Democratico sin dall’estate si era reso promotore  di una raccolta di firme, cui hanno aderito numerosi cittadini, per evitarne la  chiusura  e per  ripristinarne  la  funzionalità,
A  questa  iniziativa era  seguita la  presentazione di una Mozione in Consiglio comunale,  che  è stata approvata  all’unanimità nella  seduta  del  24 settembre scorso,  con la quale  è stata  impegnato formalmente il Sindaco,  in quanto massima autorità sanitaria locale,   a  svolgere ogni ritenuto intervento  nei confronti   della Regione e della ASL per  ripristinare  la funzionalità del  Poliambulatorio di via Conte Verde e  comunque per  impedire  la chiusura dello stesso  oltre che del  Punto di Primo Intervento,  al fine di garantire ad ogni sabaudiano e ad  ogni  persona presente a Sabaudia  il diritto alla salute  e  i  livelli di assistenza  previsti dalla legge di riforma sanitaria a tutti i  cittadini.
La  Mozione è stata poi trasmessa al Direttore generale ff. della ASL  e alla Presidente Polverini.
Nonostante le sollecitazioni rivolte non è stata data alcuna informazione ai consiglieri in merito agli interventi svolti dalla S.V.
            Purtroppo in questi giorni abbiamo appreso di ulteriori iniziative da parte della  Direzione Generale della ASL  al fine di trasferire altre tre unità infermieristiche presso  sedi diverse.
            Ciò posto,  tenuto conto dell’allarme procurato tra la popolazione, specialmente anziana,  dalle notizie diffuse dalla stampa, La invitiamo  a voler cortesemente riferire al più presto  al Consiglio comunale .

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