giovedì 8 settembre 2011

Incendi nel Parco del Circeo: una interrogazione dei senatori del PD

I Senatori RANUCCI, DELLA SETA, FERRANTE e  PASSONI  hanno rivolto ai Ministri dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la seguente interrogazione:
Premesso che:
il patrimonio forestale italiano è tra i più importanti d'Europa e costituisce un'immensa ricchezza per l'ambiente e per l'economia, per l'equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio;
ogni anno però, purtroppo, si assiste all'incendio di migliaia di ettari di bosco, molto spesso dovuto a cause dolose, legate alla speculazione edilizia, o all'incuria dell'uomo;
anche l'estate 2011 continua ad essere funestata da violenti incendi: è allarme nel Parco Nazionale del Circeo, il quale è stato teatro di atti vandalici e criminosi dovuti a ripetuti incendi che hanno interessato e devastato ampie aree boschive;
nei giorni 25-26-27 agosto 2011, un vasto incendio, ritenuto dagli inquirenti doloso, ha tenuto sotto assedio l'area protetta del Circeo, distruggendo oltre 80 ettari di macchia mediterranea nella zona di Quarto Caldo;
successivamente a distanza di pochi giorni, il 2 settembre 2011, un ulteriore attentato incendiario ha nuovamente interessato tre località nell'area del Parco, per la precisione via Caporale Armando Tortini - nei pressi della scuola di artiglieria - via Sacramento e via Diversivo Nocchia, nelle immediate vicinanze della Direzione del Parco;
a parere dell'interrogante la dinamica di questi fatti è molto inquietante anche alla luce delle considerazioni degli inquirenti: i tre roghi sono divampati contemporaneamente, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro; inoltre sono stati rinvenuti in siti circostanti ben otto inneschi incendiari rudimentali quasi a voler essere un gesto dimostrativo/intimidatorio;
considerato che:
occorrono segnali incisivi di forte contrasto nei confronti delle organizzazioni malavitose che continuano a colpire con azioni criminali attentando all'incolumità dei cittadini e minando la conservazione e la tutela dell'ambiente quale bene comune;
da tempo è stata segnalata la presenza di un ramificato sistema criminale mafioso, con forti interessi economici, nella provincia di Latina ed in particolare nel Parco del Circeo, che prepotentemente cerca di forzare, attraverso abusi e speculazioni edilizie, le tutele volute da leggi nazionali e regionali volte alla salvaguardia di un territorio ricco di biodiversità, con oltre 3.000 ettari di foresta e centinaia di specie animali e vegetali,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti i Ministri in indirizzo intendano mettere in atto al fine di vigilare e prevenire il ripetersi di atti criminali e vandalici nell'area del Parco Nazionale del Circeo;
quali iniziative intendano intraprendere nei confronti dei Comuni coinvolti dalle azioni criminose così come in premessa, al fine di verificare la corretta applicazione della legge n. 353 del 2000 relativa ai vincoli per l'utilizzo delle aree interessate da incendi, con particolare riferimento alla impossibilità di cambiare destinazione d'uso rispetto a quella preesistente all'incendio;
se intendano, visto il fenomeno crescente del problema degli incendi boschivi dolosi nel Parco Nazionale del Circeo, con il grave rischio per la vita delle persone nonché l'enorme danno ambientale che tali fenomeni creano, attuare politiche di prevenzione ambientale coinvolgendo il Corpo dell'Esercito e/o l'Ufficio del Servizio Civile Nazionale anche con l'impiego di tecnologie avanzate

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