giovedì 29 settembre 2011

Rendiconto e salvaguardia degli equilibri di bilancio: il mio intervento alla seduta odierna della commissione bilancio

In data odierna alle ore 15:30 si  terrà  la commissione Bilancio; all’ordine del giorno sono stati inseriti: l’esame del  rendiconto 2010 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011.
Al riguardo per ciascuno dei punti solleverò preliminarmente le seguenti considerazioni: 
1) Approvazione rendiconto di gestione del Comune relativo all’esercizio finanziario 2010   
Il Bilancio di esercizio dell’anno 2010 avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile 2011, ma ciò non è avvenuto, la deliberazione di Giunta , recante le proposta al Consiglio è stata  assunta poi  in data  2 settembre 2011 e  reca il n. 117,    è stata  consegnata, unitamente agli allegati il  5  settembre per essere sottoposta  al Consiglio il 30 settembre, cioè  con grave ritardo rispetto alla scadenza di legge.
Preliminarmente formulo le seguenti osservazioni:
a) Il Regolamento di contabilità con il quale viene gestito il bilancio comunale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 27 settembre 1996 ed è quindi è precedente al decreto legislativo 267/2000,  benché  questo problema sia stato già segnalato, ancora non è stato adeguato alla normativa vigente; il mancato aggiornamento di questo importante regolamento è fonte di ricorrenti problematiche di ordine gestionale e procedurale acuendo continuamente i rapporti tra  maggioranza ed opposizione;
b) Il  D.lgs 267/2000  T.U.E.L., prevede  che  la proposta di Bilancio di esercizio  sia  redatta  seguendo criteri di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità; manca una attestazione in tal senso; di fatto vi  sono molte inesattezze e  carenze.
c) Il D.lgs 267/2000 all’art. 42  ha  sancito la  separazione  dei ruoli tra Consiglio (programmazione e controllo ) e la Giunta  ( esecutivo ). Il Sindaco,  ha  delegato  funzioni ad alcuni  consiglieri, non  solamente con l’incarico di studiare e riferire,  come previsto dalla norma, ma di fatto autorizzandoli a gestire le materie delegate; al riguardo riteniamo che i consiglieri delegati non possano partecipare alla votazione per l’approvazione del rendiconto perché di fatto si verrebbe a realizzare un conflitto di interessi  tra  l’attività gestionale  svolta  e quella  di controllo propria  del  Consiglio.
d) L’allegato “C”  che dovrebbe  contenere la  Relazione della Giunta  comunale ex art. 151, comma 6 del T.U.E.L. riporta solamente  una  raccolta  di dati,  senza far alcun riferimento  all’attività svolta,  agli obiettivi ed ai risultati raggiunti  in termini di quantità e di qualità; un documento assolutamente insufficiente a consentire  al Consiglio e ai cittadini di esaminare e valutare l’andamento dei vari fenomeni che influenzano lo sviluppo della città  e più in particolare  l’efficacia  dell’azione condotta sulla base dei risultati ottenuti in rapporto ai programmi e ai costi sostenuti.
Non c’è neanche alcun riferimento relativo ai tempi  di realizzazione del programma di mandato  con  il quale  la Giunta si è presentata  agli elettori , al fine di consentire agli stessi di  verificare il rispetto degli impegni assunti.
e) Nonostante le vive sollecitazioni di questo Gruppo del PD,   non è stato ancora attivato il controllo di gestione previsto dall’art. 196 del  D.lgs 267/2000;  il che impedisce  qualsivoglia verifica sul raggiungimento degli obiettivi,  sui costi,  il  benchmarking,   i processi  e  gli atti adottati; si tratta  di una carenza  gravissima  che  di fatto  non consente i controlli interni sull’attività,  resi obbligatori per legge, nonché ogni possibilità di una corretta  rendicontazione.
Non è stato rispettato l’art. 48 del Regolamento di contabilità che prevede che il Controllo di Gestione riferisca per iscritto trimestralmente sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati, sull’attività gestionale  e sulla permanenza di congruità dei programmi e dei piani comunali.
f)  Non è stato  redatto né  inviato il referto della gestione previsto dagli artt. 198 e 198bis del già citato  D.lgs 267/2000, che avrebbe dovuto  predisporre proprio  il Controllo di gestione, che come già accennato è oggi affidato all’Organismo Indipendente di Valutazione;
g)  Nel   Conto del Patrimonio , approvato con deliberazione n. 116 del 2 settembre 2011 viene riportata a titolo di immobilizzazioni materiali la somma di €  46.940.820,22 ; mancando l’inventario dei beni mobili ed esistendo solo un elenco dei beni immobili, peraltro incompleto,  privo di valorizzazione; tale cifra  appare meramente indicativa;
h)  La  relazione del Collegio dei Revisori  pur essendo notevolmente più approfondita rispetto al passato, comunque  potrebbe essere più  incisiva e penetrante.
i)  Manca  un sistema informatico  di contabilità  analitica e integrata, per cui molti  dati vengono inseriti a mano, con  discordanze tra i  dati  forniti dai Settori e quelli  inseriti nel  documento  contabile. Questo problema è stato segnalato anche dal Collegio dei revisori.
l) Con lettera in data 24 agosto scorso è stata  sollecitata da questo Gruppo la necessità di dare attuazione  Direttiva 17 marzo 2006 ( con allegate le relative Linee  guida )  del Ministero della Funzione Pubblica sulla rendicontazione sociale nelle Amministrazioni Pubbliche,  ma non vi è stata neanche risposta.
L’Amministrazione avrebbe dovuto comunque almeno inviare la relazione al bilancio agli organismi di partecipazione dei cittadini ai sensi dell’art. 8 del TUEL; ciò non è avvenuto.
Non sono stati mai approvati dalla Giunta né tantomeno sottoposti alle competenti commissioni:
- Il  Piano della performance ( artt. 10 ed 11 del D.lgs 150/2009), sulla cui base poi dovrà definito il PEG, avrebbe dovuto essere approvato entro il 31 gennaio.
- Il  Piano triennale della trasparenza e dell’integrità (  art. 11 comma 8, lett. a  del Dlgs 150/2009);
- Manca il Piano per il Green Public Procurement  ( GPP ), che dovrebbe  rappresentare  uno dei cardini del programma per la razionalizzazione degli acquisti , così come sancito dal Piano d’azione per la sostenibilità  ambientale  dei consumi  nel  settore della pubblica amministrazione,  approvato con D.M. 11 aprile 2008, n. 135, nonché dalla  Regione Lazio con la  legge  2 settembre 2003 n. 26 con la quale viene disciplinato il fabbisogno annuo di manufatti e beni riciclati, stabilendo una serie  di obblighi per le pubbliche amministrazioni,  sia per il materiale di consumo che anche  per  quanto riguarda la realizzazione di opere pubbliche.
- Benessere organizzativo: non è stata data  attuazione alla Direttiva del Dipartimento della Funzione pubblica, del 24 marzo 2004 sulle misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni; dal complesso dei documenti consegnati si rileva una organizzazione poco funzionale con attribuzione del budget e competenze collocate tra i vari Settori in maniera  non sempre logica con conseguenze gravi dal punto di vista della efficienza e della  efficacia. L’utilizzo e l’ assegnazione del personale dovrebbe essere razionalizzato  incrementando i servizi di line  e  riducendo il personale assegnato ai servizi di staff.
2) Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011
Con lettera notificatami nella mattina  del  22  settembre sono stato convocato per la seduta della Commissione bilancio che si sarebbe dovuta tenere il giorno 27.
Al fine di prendere visione degli atti relativi alla proposta di salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio in corso mi sono recato immediatamente presso il  Settore Bilancio dove mi è stato comunicato che gli atti sarebbero stati a disposizione da lunedì 26.
Di nuovo mi sono presentato presso l’ufficio ragioneria lunedì 26 settembre alle  9:30 circa,  per apprendere che gli atti ancora non erano pronti e che avrei dovuto attendere.
Più tardi,  sempre dall’ufficio,  mi è stato anticipato che la seduta sarebbe stata  spostata al giorno 29 alla medesima ora.
Sono tornato martedì 27,  dopo aver  ricevuto copia del parere del Collegio dei revisori,  mi sono  sentito  dire che gli atti sarebbero stati  resi disponibili non prima di 24  ore antecedenti la seduta, una vera e propria serrata. Finalmente stamattina ho ricevuto copia della  proposta di deliberazione e del documento allegato.
Al riguardo, sia il D.lgs 267/2000 che il Regolamento di contabilità, oltre che il Regolamento consiliare stabiliscono procedure e tempi affinché i consiglieri possano essere messi in condizione di svolgere il loro diritto di informazione, potendo prendere visione degli atti con un congruo anticipo, ma ancora una volta ciò non è avvenuto. 
La documentazione  comunque è totalmente carente, mancando completamente la relazione dell’Organismo Indipendente di Valutazione, cui oggi è demandata la responsabilità del Controllo di Gestione per la relazione prevista dall’art.  48 del Regolamento di contabilità che prevede che il Controllo di Gestione riferisca per iscritto trimestralmente sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati, sull’attività gestionale sviluppata con riguardo alla economicità, all’efficacia ed all’efficienza  e sulla permanenza di congruità dei programmi e dei piani comunali.
Manca inoltre la relazione che il Sindaco avrebbe dovuto consegnare a questa Commissione in base all’ultimo comma del predetto articolo.
Come al solito si tratta solamente di dati contabili privi di qualsivoglia indicazione sull’attività svolta e sui risultati ottenuti.
Per quanto riguarda l’andamento delle entrate si assiste oramai da alcuni anni ad una sopravalutazione delle entrate in fase di previsione,  specialmente per quanto riguarda le alienazioni,  che poi viene costantemente ridimensionata, in quanto nel corso dell’anno non si riesce a condurre a termine i procedimenti, sarebbe più corretto indicare delle cifre più vicine alla realtà.
Dall’esame delle deliberazioni e delle determinazioni adottate nel corso dell’anno è stato rilevato come venga spesso disatteso il principio della destinazione funzionale degli interventi e della spesa, per cui il budget assegnato per il raggiungimento della mission di ciascun Settore sia visto evidentemente come un mero adempimento formale e non come un limite delle somme destinate a questo od a quello scopo.
In questo modo ogni tentativo di programmazione viene vanificato.
Nonostante la gravissima crisi economica ed i problemi che purtroppo colpiscono anche la nostra città, questa estate si è proseguito a spendere e spandere per le manifestazioni estive,   come fanno le cicale
Sempre in merito  alle  difficoltà economiche il Governo ha  più volte emanato norme atte  a razionalizzare le spese  generali ed a contenere i costi riducendo anche le spese di rappresentanza. La  L. 122/2010  prevede, tra l’altro il contenimento della spesa  per autovetture  entro l’80%  di quella sostenuta nel 2009 (art. 6 comma 13 ) , mentre in continuazione vengono acquistate  o prese a noleggio nuove autovetture ( polizia locale o Sindaco come fatto con la Determinazione n. 1192/2011 ).
Tutto ciò in spregio non solo alle leggi ma anche alle più elementari norme di buonsenso.
A ciò si deve aggiungere la gran massa di contributi che vengono erogati ad associazioni, anche appena costituite senza che sia stato neanche istituito l’Albo previsto dal DPR 118/2000.
Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio anziché prevedere un punto specifico all’Ordine del giorno vengono sottoposti per il riconoscimento della legittimità e contemporaneamente per il relativo finanziamento due  debiti fuori bilancio
1)  Riconoscimento dell’indennità di esproprio, comprensiva di sorte, interessi ed oneri accessori per  un importo pari ad €  247.939,26  alla sig.ra  Talenti Franca  in base alla Sentenza n. 807/2010 del Tribunale di Latina; anziché sottoporre  preventivamente e tempestivamente la questione al Consiglio comunale ai sensi dell’art. 194 del  D.lgs 267/2000  e non avendo provveduto al pagamento del dovuto, la controparte ha provveduto ad effettuare  il pignoramento e la conseguente esecuzione forzata di € 270.000,00 presso il Tesoriere :  “Cassa rurale ed artigiana dell’agro pontino” che nulla ha fatto per contrastare tale azione. Di fatto è stato violato  il disposto del 4° comma dell’art. 193 del  medesimo T.U.EE.LL.,  è stato procurato un danno erariale per i costi aggiuntivi dovuti al pignoramento.
2)  Riconoscimento di emolumenti arretrati per svolgimento di mansioni superiori  ed onorari professionali, comprensivi di interessi,  IVA ed oneri accessori,  alla sig.ra  Caradonna  Elena, riconosciuta titolare del credito con sentenza n. 2686/2010 del TAR di Latina del 28/9/2010, cui è seguito atto di precetto, acquisito il 18 marzo 2011 per un ammontare complessivo di €  53.733,99. 
Al riguardo ci si sarebbe atteso che fossero sottoposti al Consiglio separatamente gli atti per il riconoscimento della legittimità dei debiti  e poi quello per il loro finanziamento, ma si è scelta questa strada, con l’evidente proposito di ridurre il dibattito.
A ciò si aggiungono i residui  attivi e passivi, in quanto, nonostante le raccomandazioni del Collegio dei revisori, non sembra che sia stato fatto ancora nulla per il recupero dei crediti.

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