Con lettera notificatami nella mattina del 22 settembre sono stato convocato per la seduta della Commissione bilancio che si sarebbe dovuta tenere martedì 27 alle ore 15.30 per l’esame dei seguenti punti, già posti all’Ordine del giorno del Consiglio comunale del giorno 30 p.v.:
1) Approvazione Rendiconto di gestione del Comune relativo all’esercizio finanziario 2010;
2) Salvaguardia degli equilibri di bilancio esercizio 2011 – ricognizione ed attuazione dei programmi ex art. 193 sull’Ordinamento degli enti locali approvato con D.lgs 18 agosto 2000, n. 267.
Gli atti relativi al rendiconto 2010 sono stati consegnati entro i termini previsti dalla normativa vigente.
Al fine di prendere visione degli atti relativi al punto n.2, concernente la proposta di salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio in corso, mi sono recato il giorno stesso ( cioè il 22 ) presso il Settore Bilancio, dove mi è stato comunicato che gli atti sarebbero stati a disposizione da lunedì 26.
In data odierna sono tornato presso il predetto ufficio ed ho appreso che i documenti non erano ancora pronti.
Nella tarda mattinata mi è stata poi notificata una lettera con cui, senza alcuna motivazione la seduta della Commissione Bilancio è stata posticipata a giovedì 29 alle ore 15.30.
Al riguardo, sia il D.lgs 267/2000 che il Regolamento di contabilità, oltre che il Regolamento consiliare stabiliscono procedure e tempi affinché i consiglieri possano essere messi in condizione di svolgere il loro diritto di informazione, ma ancora una volta ciò non è avvenuto. In particolare, benché il Regolamento di contabilità comunale non tratti in maniera esplicita questo argomento, è evidente che nella fattispecie, per analogia, possa farsi ricorso al termine fissato per il rendiconto in venti giorni dall’art. 126 del predetto Regolamento; in ogni caso i consiglieri non sono stati messi in condizione di esaminare gli atti relativi al riequilibrio del bilancio.
Ciò posto La prego di voler cortesemente rinviare la discussione del punto in questione garantendo alle minoranze la possibilità di poter disporre di un congruo periodo di tempo ( richiamato dal D.lgs 267/2000 ) per esaminare gli atti e la relazione del Collegio dei Revisori.
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