giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
sabato 22 dicembre 2012
Rendiconto del mio operato
Cari cittadini,
Grazie all’intervento del Prefetto di Latina, essendo stato sciolto anticipatamente il Consiglio comunale, ha avuto termine il mio mandato, ciò anche grazie all’attività di contrasto messa in atto quotidianamente e puntualmente, nei confronti dell’Amministrazione di centro-destra.
Ritengo corretto informarVi su cosa ho fatto in questi anni..
La mia elezione è avvenuta a giugno 2009.
Ho svolto le funzioni di Capogruppo partecipando a numerose sedute della Conferenza dei capigruppo collaborando alla predisposizione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento consiliare che purtroppo non sono stati poi sottoposti al Consiglio comunale.
Sono stato nominato Vice Presidente del Consiglio comunale sostituendo il Presidente in alcuni casi di assenza o impedimento.
Sono stato eletto anche Presidente della Commissione vigilanza ( che pur essendo prevista dal Regolamento, fino a questa consiliatura non era stata mai insediata ), che si è riunita frequentemente, affrontando molti problemi importanti e spinosi, provvedendo a segnalare con relazioni periodiche al Presidente del Consiglio comunale ed al Sindaco gli inconvenienti rilevati.
In qualità di componente delle commissioni “Bilancio, programmazione, patrimonio e personale”, “Sanità, servizi sociali, pubblica istruzione, sport e spettacolo”, Attività produttive, lavoro, agricoltura, turismo, industria, artigianato e commercio” , “Lavori pubblici, toponomastica, nettezza urbana e giardini” ho partecipato a numerosissime sedute portando il mio contributo politico, ma anche professionale.
Fino ad oggi sono stati inviati alla stampa circa 420 comunicati su tematiche vastissime.
Come Gruppo consiliare abbiamo presentato n. 56 mozioni ( molte delle quali approvate dal Consiglio, ma alle quali poi l’esecutivo non ha dato corso ) e n. 177 interrogazioni.
Nel corso di questi anni sono state inviate moltissime lettere per segnalare illegittimità ed altri comportamenti non rispettosi delle norme alla Prefettura di latina, al Ministero dell’Interno, al Ministro per l’Ambiente, all’Ispettorato Generale di Finanza del Ministero dell’Economia e delle finanze, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Latina, alla Guardia di Finanza, all’Arma dei carabinieri, alla Capitaneria di Porto, al Corpo Forestale dello Stato, all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, all’Ispettorato perla
Funzione Pubblica , alla Regione Lazio, alla Soprintendenza ai
beni culturali, all’Archivio di Stato, alla CIVIT, alla CONSIP, etc. Personalmente
mi sono anche impegnato per promuovere ed organizzare alcune manifestazioni
culturali su temi importanti:
Grazie all’intervento del Prefetto di Latina, essendo stato sciolto anticipatamente il Consiglio comunale, ha avuto termine il mio mandato, ciò anche grazie all’attività di contrasto messa in atto quotidianamente e puntualmente, nei confronti dell’Amministrazione di centro-destra.
Ritengo corretto informarVi su cosa ho fatto in questi anni..
La mia elezione è avvenuta a giugno 2009.
Ho svolto le funzioni di Capogruppo partecipando a numerose sedute della Conferenza dei capigruppo collaborando alla predisposizione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento consiliare che purtroppo non sono stati poi sottoposti al Consiglio comunale.
Sono stato nominato Vice Presidente del Consiglio comunale sostituendo il Presidente in alcuni casi di assenza o impedimento.
Sono stato eletto anche Presidente della Commissione vigilanza ( che pur essendo prevista dal Regolamento, fino a questa consiliatura non era stata mai insediata ), che si è riunita frequentemente, affrontando molti problemi importanti e spinosi, provvedendo a segnalare con relazioni periodiche al Presidente del Consiglio comunale ed al Sindaco gli inconvenienti rilevati.
In qualità di componente delle commissioni “Bilancio, programmazione, patrimonio e personale”, “Sanità, servizi sociali, pubblica istruzione, sport e spettacolo”, Attività produttive, lavoro, agricoltura, turismo, industria, artigianato e commercio” , “Lavori pubblici, toponomastica, nettezza urbana e giardini” ho partecipato a numerosissime sedute portando il mio contributo politico, ma anche professionale.
Fino ad oggi sono stati inviati alla stampa circa 420 comunicati su tematiche vastissime.
Come Gruppo consiliare abbiamo presentato n. 56 mozioni ( molte delle quali approvate dal Consiglio, ma alle quali poi l’esecutivo non ha dato corso ) e n. 177 interrogazioni.
Nel corso di questi anni sono state inviate moltissime lettere per segnalare illegittimità ed altri comportamenti non rispettosi delle norme alla Prefettura di latina, al Ministero dell’Interno, al Ministro per l’Ambiente, all’Ispettorato Generale di Finanza del Ministero dell’Economia e delle finanze, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Latina, alla Guardia di Finanza, all’Arma dei carabinieri, alla Capitaneria di Porto, al Corpo Forestale dello Stato, all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, all’Ispettorato per
1)
Convegno Studio sulla Modernizzazione della Pubblica
Amministrazione ( c.d. Legge Brunetta), tenuto il 10 marzo 2010 presso il Museo Greco per il personale
comunale, con la partecipazione di molti
docenti esterni, nell’ambito del quale
ho svolto una lezione su “Gli obiettivi e la valutazione della performance”,;
2)
Convegno
“Sicurezza alimentare, Esperienze
e prospettive in provincia di Latina” tenuto il 19
luglio 2011 presso Palazzo Mazzoni ,
con la partecipazione di esperti dell’Istituto Superiore di
Sanità, della ASL, dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale e del Presidente
dell’Ente Parco del Circeo. Oltre ad organizzare i Convegno ho svolto la
funzione di moderatore.
3)
Sessione del
forum Sicurezza e legalita’ del
PD regionale organizzato per il 28 ottobre 2011, presso l’Hotel Le
Palme, con la partecipazione del Sen. De Sena, dell’On.le Amici, del
Consigliere Moscardelli e di altre autorità: oltre ad organizzare l’incontro ho
svolto un intervento.
4)
Incontro del Forum ambiente nazionale del PD “Il parco del Circeo : una risorsa, i venti anni della legge sulle aree protette,
tenuto nella sala consiliare il 17
dicembre 2011, con la partecipazione
del Presidente dell’Ente Parco, dell’on.le Sergio Gentili , del Coordinatore
del PD di Sabaudia Mancuso, del responsabile provinciale del PD avv. Di Mambro,
del Segretario provinciale Enrico Forte e dei
rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste locali. Oltre ad
organizzare la seduta ho svolto un intervento.
5)
Incontro con i cittadini e gli altri portatori di
interessi (stakeholders ) su “Il
bilancio sociale, come ti rendiconto le entrate e le spese” , tenuto il 30
luglio 2012 nella sala Consiliare del Comune. Ho svolto la relazione illustrando le numerose slides predisposte
Ho anche
predisposto una proposta per il nuovo “Regolamento per l’igiene per la tutela
della salute e dell’ambiente” ( composto di n. 396 articoli ) allo scopo
di sostituire il vecchio regolamento che
risale all’epoca del Podestà e che è oramai ampiamente superato dalla diverse
esigenze dei cittadini. Purtroppo , nonostante le mie vive sollecitazioni il
regolamento è stato insabbiato dalla Maggioranza nella Commissione competente.
Analoga sorte ha
purtroppo subito il Regolamento per la tenuta dell’ Albo Pretorio on-line
da presentato.
A nulla sono
valse le nostre sollecitazioni perché venissero sottoposti al Consiglio
comunale il Piano del Parco ( e tutti gli atti connessi come il Regolamento del
Parco, il regolamento per l’utilizzo delle aree lacustri etc. ), i nuovi Piani Particolareggiati Esecutivi del Centro urbano e del centro Storico, per
non parlare del Piano Utilizzo degli Arenili ( scaduto da anni e sollecitato
anche dalla Regione ), del Regolamento
contro l’inquinamento acustico, del
Piano per la prevenzione dell’inquinamento elettromagnetico, del Piano del
Commercio, etc., tutte questioni che hanno formato oggetto di vivaci
dibattiti.
Ma la mia
formazione ( laurea in Giurisprudenza e Master in economia ) e l’esperienza
professionale mi hanno portato oltre che
ad interessarmi alla verifica di tutte le procedure seguite, ad approfondire le
tematiche del bilancio, riuscendo a portare alla luce proprio quelle
problematiche che oggi sono state confermate dalla Corte dei Conti e a seguito
delle quali anche gli stessi componenti
della Maggioranza ( che pure avevano votato a favore sui rendiconti 2009 e 2010
) hanno deciso di non sostenere più il
Sindaco.
Una particolare
attenzione è stata infine posta alle questioni della legalità e della
trasparenza ritenute centrali e prioritarie anche al fine di fare del nostro
comune una “Casa di vetro”.
Come avrete
saputo, per questo motivo, sono stato anche oggetto di una aggressione da parte
di una persona.
Purtroppo la
proposta per approvare il Codice etico degli eletti pur essendo stata accolta non ha potuto
essere inserita nel nuovo Statuto a causa della crisi..
Per quanto
riguarda invece la trasparenza sono stati fatti molti passi avanti grazie
all’inserimento sul sito web di numerosi
tipi di atti, ma c’è ancora molto da fare per garantire ai
cittadini la possibilità di controllare direttamente come viene gestita la cosa pubblica.
Si sarebbe
potuto fare di più, ma per le condizioni in cui sono stato costretto ad operare,
ritengo di aver fatto molto.
Cordiali Saluti ed auguri per le prossime festività
venerdì 21 dicembre 2012
Conferenza stampa del 20 dicembre 2012
Ieri una interessante Conferenza stampa del Circolo PD di Sabaudia con la partecipazione dei consiglieri comunali uscenti, per analizzare la situazione finanziaria.
Il Consuntivo 2011 non è stato ancora approvato, nonostante le segnalazioni fatte al Difensore Civico regionale.
Il Bilancio di previsione 2012, approvato formalmente dal Commissario prefettizio non è altri che il risultato delle spese fatte per quasi dodici mesi dal Sindaco Lucci, dai suoi assessori e dai consiglieri a cui aveva affidato deleghe, in qualche caso anche ricche.
Invece di fare il bilancio sulla base dell entrate, è stato fatto in base alle spese già fatte e le entrate sono state un atto dovuto per coprire le uscite. Gli aumenti dell'aliquota dell'IRPEF, dell'IMU sulla seconda casa e su molte pertinenze, della TARSU per gli agricoltori sono tutti dovuti agli impegni fatti, anche dopo le dimissioni dell'Assessore al Bilancio e a quelle del Sindaco ( le prime ) e quando comunque il Sindaco era stato già convocato dalla Corte dei Conti. Nonostante fosse nota l'indagine della Corte si è proseguito a spendere in lungo ed in largo per manifestazioni estive, contributi etc. come se nulla fosse. Responsabilità del primo cittadino, ma anche degli altri che avevano responsabilità politiche nei confronti della città.
domenica 16 dicembre 2012
venerdì 14 dicembre 2012
A rischio di chiusura la RSA di San Donato
Profonda amarezza provoca la notizia secondo cui la
società che gestisce la Residenza
sanitaria assistenziale ( RSA ) di San Donato ( San Raffaele S.p.a. ) potrebbe
chiudere la struttura per problemi
legati ai famosi tagli alla sanità decisi dal Commissario ad acta per la Regione Lazio Bondi.
Nel 1996 la Regione Lazio finanziò ai sensi dell’art. 20
della L. 67/88 la realizzazione di una
serie di RSA tra cui quella del Comune di Sabaudia.
Nonostante che
il progetto “cantierabile” fosse stato
approvato dal Nucleo di Valutazione della Regione e che quindi il costo
fosse coperto completamente dal finanziamento (€ 3.665.278,55 ),
l’Amministrazione comunale, a seguito di una vertenza con l’impresa
costruttrice, non riuscì a completare l’opera con la somma assegnata e
l’immobile è rimasto per molti anni in stato di abbandono; la
vertenza giudiziaria è ancora in atto.
Al fine di risolvere il problema, a seguito di
gara, con determinazione n. 210/2004 il
Comune affidò alla soc. Tosinvest il
completamento e la gestione per trenta anni della RSA.
Gli atti relativi non sono stati mai sottoposti al
Consiglio comunale.
In base alla convenzione la Tosinvest ha versato € 25.000 a titolo di diritto
di superficie ed ha iniziato a corrispondere € 42.000 annue a partire dal
quarto anno di avvio dell’attività che, da quanto risulta dagli atti deve farsi
risalire al 10.1.2008.
Il gruppo del PD è intervenuto più volte per
sbloccare la situazione.
Allo stato i ricoveri avvengono in regime di
pagamento diretto da parte dei cittadini per il totale del costo e non è
previsto alcun rimborso.
Pertanto dal punto di vista formale la struttura non
dovrebbe ricadere tra quelle interessate ai tagli, anche perché oltre ad essere gestita in
regime privatistico, si occupa di pazienti
che hanno superato la fase dell’acuzie e quindi contribuisce a liberare
i posti letto ospedalieri.
Ove fosse portata avanti questa decisione della
proprietà ( legata a gravissimi problemi economici ), si tratterebbe di una scelta che
penalizzerebbe duramente i pazienti anziani e le loro famiglie, lasciando senza
lavoro moltissimi operatori socio-sanitari.
Un altro problema che verrebbe ad aggiungersi al
lungo elenco di strutture imprenditoriali chiuse da tempo e alle altre famiglie
in difficoltà nella nostra città.
Mi auguro che il problema rientri al più presto, che la nostra RSA possa proseguire a svolgere la propria
attività e che i dipendenti, i
ricoverati e le loro famiglie possano passare un Natale sereno.
Aguri di buon lavoro al Commissario prfettizio
Con riferimento ad alcune notizie riportate
dalla stampa, desidero confermare che ho preso atto con soddisfazione dei
provvedimenti assunti da S.E. D’Acunto che hanno posto finalmente fine ad una
consiliatura che per colpa della maggioranza non è stata in grado di dare
risposte alle attese ed ai bisogni dei cittadini.
Il provvedimento assunto in data 11 dicembre
dal Prefetto di Latina sospende il Consiglio comunale di Sabaudia, per cui non
ritengo neanche che siano possibili le mie eventuali dimissioni.
Penso anche che ora sia doveroso rispettare
il lavoro del Commissario nominato,
lasciare che possa svolgere serenamente il proprio incarico,
nell’interesse della città, formulando i migliori auguri.
giovedì 13 dicembre 2012
Approvate le nuove tariffe ed il Bilancio di previsione 2012
Il Bilancio di previsione del Comune di Sabaudia per l’anno 2012 a parte gli interventi
dello Stato , è stato condizionato pesantemente dalle scelte della Giunta e
dalle vicissitudini della maggioranza che spaccata da contrasti interni alla
fine ci ha lasciato senza aver approvato neanche il bilancio di previsione.
Da una prima analisi ho rilevato che prosegue la drastica
riduzione dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione ( Titolo II )
Ho verificato anche un
notevole aumento della pressione fiscale rispetto agli anni passati ( Titolo I):
le entrate tributarie sono passate da € 9.041.204,84 del 2009 ad €
14.602.449,69 del 2012
Aumentano anche le entrate extratributarie ( Titolo III )
Appare molto elevata la somma iscritta per le alienazioni, i
trasferimenti di capitale e la riscossione crediti.( Titolo IV )
Il totale delle entrate effettive ammonta ad € 28.760.569,16
E’ aumentata notevolmente la somma prevista per i prestiti (
Titolo V ) che ha come corrispettivo un aumento nel Titolo III della spesa.
Anche le entrate per i servizi conto terzi sono previste in
aumento.
L’ammontare complessivo delle entrate ammonta ad € 36.986.016,11
Le spese correnti ( Titolo I ) ammontano ad €
18.576.769,88, mentre aumentano notevolmente le spese in conto capitale.
L’aliquota dell’IMU per la
seconda casa è stata portata al massimo per compensare i flop dell’amministrazione
ed i debiti extra bilancio, con la deliberazione commissariale n. 3/2012 assunta
con i poteri del Consiglio è stato stabilito in via definitiva
La TARSU copre il 97,33% del costo del servizio.
Il Commissario ad acta ha
ritenuto di modificare il vigente regolamento per la TARSU riducendo la tariffa della TARSU al 70% per le abitazioni con un unico
abitante residente e sempre al 70% anche nei confronti degli agricoltori
occupanti la parte abitativa di costruzioni rurali.
I costi per i servizi a domanda individuale sono stati finanziati
al 98,06% ( deliberazione commissariale
n. 9/2012 ) e sono state confermate le
tariffe del 2011.
Sospeso il Consiglio comunale e nominato il Commissario prefettizio
Con decreto del Prefetto di Latina in data 11 dicembre il Consiglio comunale di Sabaudia è sospeso.
La dottoressa Erminia Giuseppina Ocello è stata nominata Commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del Consiglio comunale, della Giunta e del sindaco, fino alle prossime elezioni amministrative.
Lo scioglimento è scaturito a seguito della dimissioni rassegnate il 20 novembre scorso dal sindaco Maurizio Lucci, seguite all’impossibilità di approvare il bilancio per dissidi interni alla maggioranza. Dimissioni divenute irrevocabili decorso il termine di venti giorni dalla presentazione.
Da tempo il PD aveva segnalato la gravità della situazione finanziaria agli organi competenti.
La particolare situazione del comune di Sabaudia aveva costretto il Prefetto D’Acunto a nominare, lo scorso 27 novembre, il dottor Luigi Scipioni commissario ad acta per la predisposizione dello schema di bilancio di previsione 2012.
La dottoressa Erminia Giuseppina Ocello è stata nominata Commissario prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del Consiglio comunale, della Giunta e del sindaco, fino alle prossime elezioni amministrative.
Lo scioglimento è scaturito a seguito della dimissioni rassegnate il 20 novembre scorso dal sindaco Maurizio Lucci, seguite all’impossibilità di approvare il bilancio per dissidi interni alla maggioranza. Dimissioni divenute irrevocabili decorso il termine di venti giorni dalla presentazione.
Da tempo il PD aveva segnalato la gravità della situazione finanziaria agli organi competenti.
La particolare situazione del comune di Sabaudia aveva costretto il Prefetto D’Acunto a nominare, lo scorso 27 novembre, il dottor Luigi Scipioni commissario ad acta per la predisposizione dello schema di bilancio di previsione 2012.
Atto che è stato deliberato nella tarda serata del giorno 10 dicembre.
domenica 9 dicembre 2012
Ulteriore riduzione dei servizi sanitari, ora tocca al TSRMEE
Oggi ho inviato alla Regione, alla ASL etc la nota seguente per contestare l'ennesimo attacco all'unica struttura sanitaria di Sabaudia:
Più volte questo Gruppo
consiliare è dovuto intervenire per denunciare il progressivo depotenziamento
della struttura sanitaria pubblica di via Conte Verde, ristrutturata da pochi
anni grazie ad un finanziamento regionale della Giunta Badaloni; un vero gioiello architettonico della città,
che è stata testimone silenziosa dei mutamenti della nostra società.
Molti specialisti medici ed
infermieri sono stati progressivamente collocati in quiescenza od oggetto di
mobilità e mai sostituiti, conseguentemente sono stati ridotti numerosi servizi
e prestazioni.
Alcuni locali sono in stato di abbandono e
utilizzati come deposito di vecchi
materiali.
Per contrastare questa
situazione, per la riqualificazione del nostro presidio sanitario ed una sua
maggiore integrazione con le strutture ospedaliere del territorio, in questi
anni sono state presentate dal PD numerose interrogazioni e mozioni, l’ultima
delle quali, approvata all’unanimità dei presenti nella seduta consiliare del 18 ottobre scorso ( deliberazione n. 35/2012
– Allegata alla presente).
Purtroppo in questi giorni
abbiamo appreso che uno dei servizi più prestigiosi: quello per la Tutela della
salute mentale e la riabilitazione in età evolutiva ( TSMREE ) già orfano di
alcune unità di personale, trasferite in altra sede, verrà
privato dei locali ora utilizzati, per far posto alla centrale d’ascolto
provinciale della guardia medica e, pare, anche a quella del “118” , oggi ospitati nella
palazzina realizzata a suo tempo proprio per il Servizio 118 nell’ospedale di
Latina. Il tutto per far posto ad un nuovo Centro di Alta Diagnostica.
Ancora una volta viene privilegiata l’assistenza ospedaliera a danno
di quella territoriale, si tratta di
funzioni senza dubbio importantissime,
ma che vanno ad occupare spazi vitali all’interno di un edificio progettato per
funzioni assistenziali e che non contribuiscono al miglioramento dei servizi e
delle prestazioni per i cittadini di Sabaudia.
Approfittando della situazione
politica in cui versa il nostro Comune e nel silenzio dei più, viene perpetrato un nuovo colpo alla nostra sanità.
Gli anziani, i cronici e tutti i
pazienti che sono affetti da patologie non presenti nel nostro Poliambulatorio
oramai da tempo sono costretti a viaggiare
in tutta la provincia per poter
ottenere le prestazioni cui hanno diritto e per le quali hanno pagato, senza
alcun rispetto per le norme che garantiscono a tutti i cittadini italiani
omogenei Livelli Essenziali di
Assistenza.
A loro ora si aggiungeranno
anche i ragazzi che, accompagnati dai genitori,
dovranno affrontare disagi per raggiungere il Comune di Latina dove
poter ottenere l’assistenza di cui hanno bisogno ?
Prego vivamente le SS.LL. di
voler comprendere che i legittimi diritti dei minori e delle loro famiglie non
possono essere ignorati utilizzando una
struttura destinata all’assistenza per
far posto a servizi che nulla hanno a che fare con quella finalità.
Mi permetto inoltre di far
presente che la Regione a suo tempo ha finanziato e realizzato la costruzione
dell’edificio del 118 esistente
all’interno del recinto ospedaliero di Latina, progettato proprio per essere destinato a tale
finalità e che il trasferimento della centrale comporta costi notevoli, per non
parlare degli oneri di gestione in
considerazione dei costi dei collegamenti telefonici che consiglierebbero il mantenimento di detti
apparati nella città di Latina.
Chiedo pertanto che le SS.LL. vogliano intervenire per evitare gravissimi disagi ai pazienti minori.
Nel ringraziare per la cortese
attenzione che sarà posta alla presente, porgo cordiali saluti.
martedì 4 dicembre 2012
I progetti europei sono una grande risorsa. Per questo il PD ha sollecitato sempre l'amministrazione a presentarli
Più
volte nel corso di questa consiliatura il nostro Gruppo ha presentato
delle proposte per rispondere ai bandi europei come quello denominato LIFE PLUS, per
accedere ai finanziamenti della U.E.,
ritenendo che in tal modo oltre a realizzare importanti opere di manutenzione
dell’ambiente sarebbero state create
numerose opportunità di lavoro per almeno cinque anni .
Leggiamo
sulla stampa odierna dell'idea di “Città nuove” di porre nel proprio programma
elettorale la presentazione di un “Progetto Europa”.
Siamo
naturalmente lieti di questa idea, peccato che quando il 17 settembre scorso in
Consiglio comunale è stata discussa l’ultima delle mozioni presentate su questo
tema dal PD (in data 23 maggio 2012, prot. 13366) , avente per oggetto
“Partecipazione al programma LIFE PLUS bando 2012” gli attuali esponenti di “Città nuove”
avessero abbandonato l’aula, per cui la mozione è stata approvata senza il loro
voto ( deliberazione n. 29/2012).
giovedì 29 novembre 2012
La ASL non potenzia il Poliambulatorio della ASL
Più volte siamo dovuti intervenire per
denunciare il progressivo depotenziamento della struttura sanitaria pubblica di
via Conte Verde, ristrutturata da pochi anni grazie ad un finanziamento
regionale della Giunta Badaloni; un vero
gioiello architettonico della città, che è stata testimone silenziosa dei
mutamenti della nostra società.
Molti specialisti medici ed infermieri sono
stati progressivamente collocati in quiescenza od oggetto di mobilità e mai
sostituiti, conseguentemente sono stati ridotti numerosi servizi e prestazioni.
Molti
locali sono in stato di abbandono e utilizzati come deposito di vecchi materiali.
Per contrastare questa situazione, per la
riqualificazione del nostro presidio sanitario ed una sua maggiore integrazione
con le strutture ospedaliere del territorio, in questi anni sono state presentate dal PD numerose interrogazioni e mozioni, l’ultima
delle quali, approvata all’unanimità dei presenti nella seduta consiliare
del 18 ottobre scorso ( deliberazione n.
35/2012 ).
Purtroppo in questi giorni abbiamo appreso
che uno dei servizi più prestigiosi: quello per la Tutela della salute mentale
e la riabilitazione in età evolutiva ( TSMREE ) già orfano di alcune unità di
personale, trasferite in altra sede, verrà
privato dei locali ora utilizzati, per far posto alla centrale d’ascolto
provinciale della guardia medica e, pare, anche a quella del “118”, oggi
ospitati nella palazzina realizzata a suo tempo proprio per il Servizio 118
nell’ospedale di Latina.
Si tratta
di funzioni senza dubbio
importantissime, ma che vanno ad occupare spazi vitali all’interno
dell’edificio e che non contribuiscono al miglioramento dei servizi e delle
prestazioni per i cittadini di Sabaudia.
Ancora una volta, approfittando della
situazione politica in cui versa il Comune e nel silenzio dei più, viene perpetrato una nuovo colpo alla nostra sanità.
Gli anziani, i cronici e tutti i pazienti che
sono affetti da patologie non presenti nel nostro Poliambulatorio sono
costretti a viaggiare in tutta la provincia per poter ottenere le
prestazioni cui hanno diritto e per le quali hanno pagato, senza alcun rispetto
per le norme che garantiscono a tutti i cittadini italiani omogenei Livelli Essenziali di Assistenza.
A loro ora si aggiungeranno anche i ragazzi
che, accompagnati dai genitori, dovranno
affrontare disagi per raggiungere i Comuni dove poter ottenere l’assistenza di
cui hanno bisogno ?
Nominato il Commissario ad acta per il bilancio di previsione
Desidero esprimere soddisfazione per la
nomina del vice prefetto vicario di Latina, quale Commissario ad acta per
l’approvazione del Bilancio di previsione 2012.
Un provvedimento atteso, che sottolinea l’incapacità della Maggioranza che, pro tempore ( troppo ), ha retto il nostro Comune, di sottoporre al
Consiglio una proposta entro i termini di legge ( nonostante le proroghe
concesse dal Governo ).
Purtroppo il provvedimento che sarà
adottato dal Commissario ad acta dovrà tener conto degli
impegni assunti fino ad ora, per cui, più che di un bilancio di previsione ci
troveremo ad esaminare in Consiglio comunale un pre-consuntivo.
Ripercorreremo così, tra le mancate entrate,
le spese fatte, i debiti extra-bilancio
usciti dagli armadi ed i famosi residui attivi inesigibili, gli avvenimenti di
un anno e di come chi ha gestito la cosa pubblica non sia stato in grado
neanche di approvare un bilancio e di far partecipare i cittadini alle gravi
scelte che si stavano facendo.
C’è viva attesa per la determinazione delle
aliquote delle tasse e delle tariffe di alcuni servizi, anche perché il tempo
stringe, dato che alcuni versamenti vanno fatti entro la metà di dicembre.
giovedì 22 novembre 2012
La situazione finanziaria del Comune la ex maggioranza cerca di minimizzare
Il Sindaco nelle sue recenti
dichiarazioni alla stampa e in dibattiti presso TV locali, seguita a
minimizzare i problemi finanziari da tempo segnalati dal nostro Gruppo
consiliare e rilevati pesantemente dalla
Corte dei Conti, affermando che si tratterebbe di questioni generalizzate ( …..così fan tutte ). Ma se era tutto regolare come mai la Corte
dei conti ha formulato ben sei rilievi sui rendiconti degli esercizi 2009 e
2010 ? Come mai, dopo aver fatto iscrivere il rendiconto 2011 all’ordine del
giorno della seduta consiliare del 31 ottobre scorso, Lucci non si è presentato
? Se non c’erano problemi, come mai i
fedelissimi di Lucci ( gli stessi che abbiamo visto accanto a lui in
occasione della conferenza stampa di martedì ), il 31 ottobre hanno fatto mancare il numero legale per
evitare che si discutesse quel punto ?
Come mai nel corso degli ultimi cinque anni sono stati di fatto
dichiarati inesigibili centinaia di migliaia di euro ? Perché non sono state
attivate idonee procedure per il recupero di questi crediti prima di
cancellarli in quanto ( di fatto ) divenuti inesigibili ? A quanto ammontano i
debiti extra bilancio che ogni tanto escono fuori dagli armadi come scheletri
di qualche romanzo dell’orrore ? Perché non è stato approvato entro il 31 dicembre 2011 il bilancio di previsione
2012 come aveva chiesto il Gruppo del PD per una programmazione ed una gestione
più oculata delle spese ? Perché Lucci ha abbandonato la città senza un
bilancio di previsione ?
Sarebbe bene che ai cittadini
fosse data una risposta a queste domande
prima di andare a votare.
Sicurezza e legalità : i dati del rapporto dell'osservatorio regionale pongono Sabaudia al 14° posto su 378 comuni del Lazio
In qualità di componente del Forum regionale
per la sicurezza e legalità del Partito Democratico desidero segnalare che in questi
giorni è stato presentato il rapporto dell’Osservatorio per la sicurezza e
legalità della Regione Lazio relativo all’anno 2011, dal quale apprendiamo a
Sabaudia che sono stati commessi ( nel solo 2011), n. 1100 delitti. Assistiamo
ad un aumento rilevante dei furti ma non sarebbero stati denunciati reati di
usura, il che deve far riflettere.
Le località della fascia litoranea si
confermano come quelle con il più alto indice di delittuosità.
Nel complesso Sabaudia si colloca al
quattordicesimo posto nella regione ( su 378 comuni ) ed al quarto nella
Provincia di Latina ( su 33 comuni ). Questo triste primato riporta ancora una
volta alla ribalta i problemi di sicurezza della nostra città. Nonostante
l’impegno profuso in questo campo dal nostro Gruppo, che ha più volte
sollecitato un l’approvazione di un programma integrato per migliorare la
sicurezza, la maggioranza, presa ad
occuparsi dei suoi problemi interni ha sempre respinto le nostre proposte, come
quelle di altri gruppi.
Il problema della sicurezza e della legalità dovrà
essere posto ai primi posti del programma elettorale del Partito Democratico
proponendo soluzioni idonee a riportare
la serenità in chi vive e lavora nella nostra città.
mercoledì 21 novembre 2012
LUCCI SI E' DIMESSO
Lunedì mattina Lucci si è dimesso, dandone comunicazione anche al Prefetto. Ieri mattina c'è stata una conferenza stampa in cui l'ex Sindaco, attorniato dai fedelissimi, ha illustrato le ragioni ( ufficiali ) delle sue dimissioni raccontando tutte le cose che questa maggioranza di destra ( che aveva stravinto le elezioni promettendo questo e quello ) non è stata capace di fare in quasi quattro anni. Lucci si è dimenticato di dire cosa ha fatto, cioè nulla se non l'ordinaria amministrazione e sarà ricordato solamente per i problemi con la Corte dei Conti e per i dossi seminati in quasi tutte le strade....
venerdì 16 novembre 2012
Si approssima la scadenza del termine assegnato dal Prefetto
Il Prefetto di Latina, con una lettera del 3 novembre scorso ha formalmente diffidato il Sindaco Lucci ad approvare il Bilancio di previsione entro venti giorni .
La crisi politica che stiamo vivendo e che di fatto tiene bloccata l’attività amministrativa ( e quindi l’intera città) dal mese di giugno ( in pratica dalla data delle dimissioni del Sindaco) è stata innescata da divergenze all’interno della maggioranza proprio sulla predisposizione del Bilancio di previsione che aveva già portato alle dimissioni dell’Assessore Bellassai.
Ma cos’è il bilancio di previsione ? E’ un documento contabile con scadenza annuale, nel quale devono essere indicante le entrate e le uscite dell'amministrazione locale, relative ad un determinato periodo di tempo. In esso si rispecchiano le scelte della finanza pubblica relative ai bisogni della collettività, alle priorità dei diversi obiettivi preposti, la pressione fiscale a carico dei contribuenti e così via.
Il bilancio è ormai molto più che un semplice strumento di rilevazione contabile. Dal momento che i fini da raggiungere sono sempre enormemente superiori alle possibilità economiche, sono di fondamentale importanza le scelte che l'ente locale reputa prioritarie.
L'approvazione del bilancio diventa un atto giuridico di autorizzazione, senza il quale gli organi dell'Ente locale non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate. Gli stanziamenti del bilancio segnano giuridicamente il limite entro cui deve svolgersi la gestione amministrativa: il bilancio vincola alla sua osservanza l'attività della pubblica amministrazione.
Siamo arrivati al 15 novembre e di fatto ci troviamo a parlare di quello che non sarà più un bilancio di previsione, perché di fatto in questo frattempo è successo di tutto ed è stato impegnato da alcuni Settori molto di più di quanto avrebbe consentito dal bilancio dell’anno passato ( che comunque avrebbe dovuto essere il limite di riferimento in assenza del bilancio 2012).
Nel corso dell’anno, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo monitorato costantemente le procedure e le spese fatte provvedendo a segnalare di volta in volta alle Autorità competenti le eventuali violazioni di legge e gli sprechi.
Apprendiamo che il Sindaco avrebbe invitato il Presidente della Commissione Bilancio ed il capogruppo del PdL a prendere visione del Bilancio, ma che gli stessi gli avrebbero risposto che non esisterebbe alcun atto in quanto mancherebbe ancora l’approvazione di una Giunta che non c’è.
Ove fosse sottoposto il bilancio di previsione al Consiglio, sarà mia cura evidenziare i mancati tagli alla spesa, l’aumento dei costi dei servizi esternalizzati, gli incarichi di consulenza, i contributi ad associazioni, le procedure per l’assegnazione di locali di proprietà comunale etc.
Ma oramai mancano pochi giorni alla scadenza fissata dal Prefetto di Latina.
La crisi politica che stiamo vivendo e che di fatto tiene bloccata l’attività amministrativa ( e quindi l’intera città) dal mese di giugno ( in pratica dalla data delle dimissioni del Sindaco) è stata innescata da divergenze all’interno della maggioranza proprio sulla predisposizione del Bilancio di previsione che aveva già portato alle dimissioni dell’Assessore Bellassai.
Ma cos’è il bilancio di previsione ? E’ un documento contabile con scadenza annuale, nel quale devono essere indicante le entrate e le uscite dell'amministrazione locale, relative ad un determinato periodo di tempo. In esso si rispecchiano le scelte della finanza pubblica relative ai bisogni della collettività, alle priorità dei diversi obiettivi preposti, la pressione fiscale a carico dei contribuenti e così via.
Il bilancio è ormai molto più che un semplice strumento di rilevazione contabile. Dal momento che i fini da raggiungere sono sempre enormemente superiori alle possibilità economiche, sono di fondamentale importanza le scelte che l'ente locale reputa prioritarie.
L'approvazione del bilancio diventa un atto giuridico di autorizzazione, senza il quale gli organi dell'Ente locale non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate. Gli stanziamenti del bilancio segnano giuridicamente il limite entro cui deve svolgersi la gestione amministrativa: il bilancio vincola alla sua osservanza l'attività della pubblica amministrazione.
Siamo arrivati al 15 novembre e di fatto ci troviamo a parlare di quello che non sarà più un bilancio di previsione, perché di fatto in questo frattempo è successo di tutto ed è stato impegnato da alcuni Settori molto di più di quanto avrebbe consentito dal bilancio dell’anno passato ( che comunque avrebbe dovuto essere il limite di riferimento in assenza del bilancio 2012).
Nel corso dell’anno, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo monitorato costantemente le procedure e le spese fatte provvedendo a segnalare di volta in volta alle Autorità competenti le eventuali violazioni di legge e gli sprechi.
Apprendiamo che il Sindaco avrebbe invitato il Presidente della Commissione Bilancio ed il capogruppo del PdL a prendere visione del Bilancio, ma che gli stessi gli avrebbero risposto che non esisterebbe alcun atto in quanto mancherebbe ancora l’approvazione di una Giunta che non c’è.
Ove fosse sottoposto il bilancio di previsione al Consiglio, sarà mia cura evidenziare i mancati tagli alla spesa, l’aumento dei costi dei servizi esternalizzati, gli incarichi di consulenza, i contributi ad associazioni, le procedure per l’assegnazione di locali di proprietà comunale etc.
Ma oramai mancano pochi giorni alla scadenza fissata dal Prefetto di Latina.
giovedì 15 novembre 2012
Sottratte all'agricoltura nuove aree a seguito dell'autorizzazione della Provincia per la realizzazione di due centrali per la produzione di energia elettrica a biomasse e di quattro impianti fotovoltaici
Nel corso di un convegno tenutosi nei giorni scorsi presso il Centro di Documentazione di Palazzo Mazzoni, è stato, tra l’altro, accennato alla recente autorizzazione da parte dell’Amministrazione Provinciale di impianti per la produzione di energia alimentati a biomasse ed altre sostanze di origine vegetale.
A seguito di un approfondimento fatto sul sito di quell’Ente, ho accertato che nel solo anno 2012 sono stati autorizzati sette impianti, di cui uno per la produzione di energia elettrica e termica alimentato da biomasse, uno alimentato da vari tipi di oli vegetali e cinque impianti per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici.
Le procedure seguite, consentite dalle recenti norme per lo snellimento di talune autorizzazioni hanno consentito di superare di fatto anche gli aspetti urbanistici, così tra breve a Sant’Isidoro sarà costruita una centrale per la produzione di energia elettrica e termica alimentata da biomasse della potenza di 999 kw , mentre a Borgo San Donato sarà realizzata una centrale di cogenerazione alimentata ad oli vegetali.
Per quanto concerne gli impianti fotovoltaici saranno installati sulla strada Rio Martino, sulla strada Portosello (2), sulla Migliara 46 e in Località Cerasella.
Le centrali alimentate a biomasse ed oli vegetali, sono impianti di grandi dimensioni che potrebbero avere un impatto non lieve sull’ambiente; desta inoltre perplessità la possibilità che a tali impianti sia collegata la riconversione di vaste aree agricole che verrebbero destinate a piantagioni destinate all’alimentazione di queste centrali, sottraendo così terreno alla produzione di ortaggi e frutta destinati all’alimentazione umana.
Ancora più preoccupante è il cambiamento di destinazione d’uso delle aree destinate agli impianti fotovoltaici che, ad eccezione di uno, che sarà istallato su serre e che è quindi funzionale alle stesse, gli altri andranno a sottrarre per sempre aree importanti all’agricoltura, essendo molti difficile la loro riconversione nel caso in cui la produzione di energia elettrica fosse abbandonata.
Personalmente sono favorevole al fotovoltaici, ma la soluzione di utilizzare terreni agricoli per vere e proprie attività industriali, sottraendo aree pregiate all’agricoltura non può trovarmi favorevole.
E’ assurdo che il Comune di Sabaudia non sia intervenuto per tutelare il proprio territorio.
Il tutto proprio ora che in Palamento è in discussione un disegno di legge di iniziativa del Governo per la valorizzazione delle aree agricole e per il contenimento del consumo del suolo che ha già passato il vaglio della Conferenza Unificata delle Regioni e che ha ottenuto – anche con la formulazione di alcune proposte migliorative - un ampio consenso tra tutti gli enti che si occupano dell’ambiente ( FAI, WWF, Legambiente etc.) oltre che dall’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Sarebbe una svolta importante per il nostro Paese se il provvedimento potesse essere approvato prima della fine della legislatura.
Mi auguro che la prossima Giunta che sarà chiamata ad amministrare Sabaudia si mostri più attenta ai problemi della tutela dell’ ambiente in cui viviamo.
Serve una battaglia di civiltà, per rimettere l'agricoltura al centro di quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese.
A seguito di un approfondimento fatto sul sito di quell’Ente, ho accertato che nel solo anno 2012 sono stati autorizzati sette impianti, di cui uno per la produzione di energia elettrica e termica alimentato da biomasse, uno alimentato da vari tipi di oli vegetali e cinque impianti per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici.
Le procedure seguite, consentite dalle recenti norme per lo snellimento di talune autorizzazioni hanno consentito di superare di fatto anche gli aspetti urbanistici, così tra breve a Sant’Isidoro sarà costruita una centrale per la produzione di energia elettrica e termica alimentata da biomasse della potenza di 999 kw , mentre a Borgo San Donato sarà realizzata una centrale di cogenerazione alimentata ad oli vegetali.
Per quanto concerne gli impianti fotovoltaici saranno installati sulla strada Rio Martino, sulla strada Portosello (2), sulla Migliara 46 e in Località Cerasella.
Le centrali alimentate a biomasse ed oli vegetali, sono impianti di grandi dimensioni che potrebbero avere un impatto non lieve sull’ambiente; desta inoltre perplessità la possibilità che a tali impianti sia collegata la riconversione di vaste aree agricole che verrebbero destinate a piantagioni destinate all’alimentazione di queste centrali, sottraendo così terreno alla produzione di ortaggi e frutta destinati all’alimentazione umana.
Ancora più preoccupante è il cambiamento di destinazione d’uso delle aree destinate agli impianti fotovoltaici che, ad eccezione di uno, che sarà istallato su serre e che è quindi funzionale alle stesse, gli altri andranno a sottrarre per sempre aree importanti all’agricoltura, essendo molti difficile la loro riconversione nel caso in cui la produzione di energia elettrica fosse abbandonata.
Personalmente sono favorevole al fotovoltaici, ma la soluzione di utilizzare terreni agricoli per vere e proprie attività industriali, sottraendo aree pregiate all’agricoltura non può trovarmi favorevole.
E’ assurdo che il Comune di Sabaudia non sia intervenuto per tutelare il proprio territorio.
Il tutto proprio ora che in Palamento è in discussione un disegno di legge di iniziativa del Governo per la valorizzazione delle aree agricole e per il contenimento del consumo del suolo che ha già passato il vaglio della Conferenza Unificata delle Regioni e che ha ottenuto – anche con la formulazione di alcune proposte migliorative - un ampio consenso tra tutti gli enti che si occupano dell’ambiente ( FAI, WWF, Legambiente etc.) oltre che dall’Istituto Nazionale di Urbanistica.
Sarebbe una svolta importante per il nostro Paese se il provvedimento potesse essere approvato prima della fine della legislatura.
Mi auguro che la prossima Giunta che sarà chiamata ad amministrare Sabaudia si mostri più attenta ai problemi della tutela dell’ ambiente in cui viviamo.
Serve una battaglia di civiltà, per rimettere l'agricoltura al centro di quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese.
lunedì 12 novembre 2012
Contrasto al lavoro nero: una nuova interrogazione a risposta scritta.
I consiglieri Franco Brugnola e Amedeo
Bianchi , in data 30 settembre avevano
presentato una interrogazione per
sollecitare interventi per il contrasto al lavoro nero; tenuto conto che fino
ad ora non è stata neanche calendarizzata la data in cui sarà esaminata in
Consiglio, anche per rispettare i diritti delle minoranze, l'hanno ripresentata con richiesta di risposta scritta :
PREMESSO
-CHE il 28
settembre il Sindacato FLAI CGIL ha organizzato
a Sabaudia, nella sala del Museo Greco, concessa dal Sindaco, una interessantissima tavola rotonda per
parlare dei problemi del lavoro nero, del caporalato e di altre illegalità che
avvengono purtroppo ancora anche nel territorio del nostro Comune;
- CHE in
tale occasione il Sindaco ha mostrato di condividere appieno le motivazioni
degli organizzatori;
CONSIDERATO
- CHE non
è possibile rimanere insensibili alla
situazione denunciata da tutti i partecipanti;
- CHE nel corso della Tavola rotonda è emersa tra
l’altro, la necessità di un maggiore collegamento e coordinamento tra le varie
amministrazioni che si occupano del problema;
- CHE appare
importante il ruolo che potrebbe svolgere la Polizia Locale ;
…tutto ciò premesso e considerato
CHIEDONO
- Di conoscere le iniziative che si intende assumere, d’intesa con le altre amministrazioni competenti per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori immigrati ai sensi dell’art. 14 del D.lgs 81/2008), nel nostro territorio;
domenica 11 novembre 2012
Lo staff del Sindaco: chiesta una verifica al Collegio dei Revisori
Oggi ho inviato una lettera al Presidente del Collegio dei Revisori per chiedere una verifica sullo staff del Sindaco in base ad un parere della Corte dei Conti:
Com’è noto l’art. 90 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede tra l’altro che :
Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco…. della giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero…da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato…”
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi comunali approvato dalla Giunta all’art. 19 prevede “…Per quanto attiene le attività di Staff del Gabinetto del Sindaco e per la sua segreteria, …trovano applicazione le norme dell'art. 90 del d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., che regolano gli uffici di supporto agli organi di direzione politica, senza limiti definiti.”
L’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011 (legge di stabilità per il 2012) ha modificato l’art. 9, comma 28, della d.l. 78/2010, convertito con modificazioni in legge 122/2010; ne risulta che il vigente testo del citato art. 76, comma 7, è il seguente: “E' fatto divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 50 per cento delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. Ai fini del computo della percentuale di cui al periodo precedente si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. …..Per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 20 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42.”
A seguito della emanazione della suddetta disposizione in materia di contenimento della spesa, di recente la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per le Marche, con Deliberazione n. 6/2012/PAR a seguito di un quesito posti da un Sindaco ha preso in esame il problema affermando: “….Nel vigente quadro normativo e interpretativo, il Collegio ritiene che debba essere adeguatamente valutata (in termini Sez. contr. Campania nel parere n. 493 del 20 dicembre 2011) la disposizione riportata nell’art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010, convertito in legge 122/2010, nella formulazione risultante per effetto della modifica apportata dall’art. 4, comma 102, lett. b), della legge 183/2011. Il citato art. 9, comma 28, stabilisce infatti, che, a decorrere dal 1° gennaio 2012 (come da espressa indicazione dell’art. 36 della stessa legge 183/2011), costituisce principio generale ai fini della finanza pubblica – anche per gli enti locali – la possibilità di avvalersi di personale a tempo determinato (ovvero con convenzioni, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di formazione lavoro, o mediante altri rapporti formativi, la somministrazione di lavoro, nonché il lavoro accessorio) nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, ovvero, qualora nell’anno 2009 non siano state sostenute le relative spese, mediante il riferimento alla media sostenuta per le stesse finalità nel triennio 2007-2009.”
Ciò posto la predetta Sezione ha espresso “…. l’avviso che, ai sensi dell’art. 9, comma 28, del d.l.78/2010, convertito in legge 122/2010, come modificato dall’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011, costituisca, per gli enti locali, principio generale ai fini della finanza pubblica il vincolo di avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009.”
In ordine a quanto sopra, tenuto conto che tra breve codesto Collegio sarà chiamato ad esprimere il proprio parere in merito al Bilancio di previsione per l’esercizio 2012, prego di voler cortesemente verificare il rispetto delle norme sopra richiamate tenendo presente il citato parere della Corte dei Conti.
Com’è noto l’art. 90 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, prevede tra l’altro che :
Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco…. della giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero…da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato…”
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi comunali approvato dalla Giunta all’art. 19 prevede “…Per quanto attiene le attività di Staff del Gabinetto del Sindaco e per la sua segreteria, …trovano applicazione le norme dell'art. 90 del d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., che regolano gli uffici di supporto agli organi di direzione politica, senza limiti definiti.”
L’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011 (legge di stabilità per il 2012) ha modificato l’art. 9, comma 28, della d.l. 78/2010, convertito con modificazioni in legge 122/2010; ne risulta che il vigente testo del citato art. 76, comma 7, è il seguente: “E' fatto divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 50 per cento delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 20 per cento della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. Ai fini del computo della percentuale di cui al periodo precedente si calcolano le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, né commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. …..Per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 20 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42.”
A seguito della emanazione della suddetta disposizione in materia di contenimento della spesa, di recente la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per le Marche, con Deliberazione n. 6/2012/PAR a seguito di un quesito posti da un Sindaco ha preso in esame il problema affermando: “….Nel vigente quadro normativo e interpretativo, il Collegio ritiene che debba essere adeguatamente valutata (in termini Sez. contr. Campania nel parere n. 493 del 20 dicembre 2011) la disposizione riportata nell’art. 9, comma 28, del d.l. 78/2010, convertito in legge 122/2010, nella formulazione risultante per effetto della modifica apportata dall’art. 4, comma 102, lett. b), della legge 183/2011. Il citato art. 9, comma 28, stabilisce infatti, che, a decorrere dal 1° gennaio 2012 (come da espressa indicazione dell’art. 36 della stessa legge 183/2011), costituisce principio generale ai fini della finanza pubblica – anche per gli enti locali – la possibilità di avvalersi di personale a tempo determinato (ovvero con convenzioni, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di formazione lavoro, o mediante altri rapporti formativi, la somministrazione di lavoro, nonché il lavoro accessorio) nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009, ovvero, qualora nell’anno 2009 non siano state sostenute le relative spese, mediante il riferimento alla media sostenuta per le stesse finalità nel triennio 2007-2009.”
Ciò posto la predetta Sezione ha espresso “…. l’avviso che, ai sensi dell’art. 9, comma 28, del d.l.78/2010, convertito in legge 122/2010, come modificato dall’art. 4, comma 102, lett. “b”, della legge 183/2011, costituisca, per gli enti locali, principio generale ai fini della finanza pubblica il vincolo di avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009.”
In ordine a quanto sopra, tenuto conto che tra breve codesto Collegio sarà chiamato ad esprimere il proprio parere in merito al Bilancio di previsione per l’esercizio 2012, prego di voler cortesemente verificare il rispetto delle norme sopra richiamate tenendo presente il citato parere della Corte dei Conti.
sabato 10 novembre 2012
Interrogazione a risposta scritta per chiedere l'applicazione dell'art. 107 del Dlgs 267/2000
I sottoscritti Consiglieri comunali Franco Brugnola e Amedeo Bianchi : in data 18 ottobre 2012, avevano presentato una Mozione per sollecitare l’attuazione dell’art. 107 del D.lgs 267/2000 ; tenuto conto che fino ad ora non è stata neanche calendarizzata la data in cui sarà esaminata in Consiglio, con la presente presentano la seguente interrogazione :
PREMESSO CHE
- L’Art. 107 del D.lgs 267/200 reca disposizioni in materia di funzioni e responsabilità della dirigenza stabilendo in particolare che:
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico- amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108.
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative.
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di cui al capo I titolo III l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54.
6. I dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione.
- Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nell’articolo 53, comma 23, della legge n. 388 del 2000 come modificato dall'articolo 29, comma 4, legge n. 448 del 2001 e nel D.lgs 30 marzo 2001 , n.165,
CONSIDERATO CHE
- Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31.3.1999, all’art. 9 ( Conferimento e revoca degli incarichi per le posizioni organizzative ) stabilisce tra l’altro che:
“Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità.
Per il conferimento degli incarichi gli enti tengono conto - rispetto alle funzioni ed attività da svolgere - della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisiti dal personale della categoria D.
Gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi….”
- L’art. 11 del medesimo CCNL prevede inoltre che solamente gli enti privi di personale con qualifica dirigenziale possano attribuire gli incarichi nell’area delle posizioni organizzative “esclusivamente a dipendenti cui sia attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi formalmente individuati secondo il sistema organizzativo autonomamente definito e adottato”.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune, approvato con deliberazione n.11 del 29 gennaio 2008 all’art. 14 stabilisce quanto segue :
1. Il Settore è unità organizzativa interna all'AREA, comprendente un’insieme di funzioni semplici o complesse operanti all'interno degli uffici e la cui attività è finalizzata a garantire la gestione dell’intervento dell’Ente nell’ambito della materia specifica. Gli uffici interni ai servizi non sono strutture organizzative e gli addetti ad essi svolgono solamente specifiche funzioni di responsabilità.
2. Al Settore è preposto un Funzionario di categoria D3, che assolve alle attribuzioni riportate, per la categoria anzidetta, dall’allegato A del CCNL 1998/2001, stipulato il 31.03.1999 e s.m., nel rispetto delle norme dell’art.52 del d.lgs.30 marzo 2001, n. 165 e s.m. e del presente regolamento.
3. Il Capo Settore, di norma, può compiere atti di esternazione, che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, soltanto se delegato dal dirigente Capo Area competente oppure allorché trovasi in funzione di vicario del Capo Area e con posizione organizzativa. Per tutte le altre attività, ratione officii, egli è istruttore responsabile del procedimento amministrativo o di fasi di esso, sino al completamento di tutti i procedimenti, ma il provvedimento finale resta di competenza del Capo Area, che lo firma, impegnando l'Amministrazione verso l'esterno. Tale regola vale anche per tutti gli atti gestionali e non soltanto per quelli amministrativi o di certazione.
3. Il Sindaco, il Direttore Generale o il Segretario Generale, il Capo Area possono assegnare eccezionalmente e motivatamente compiti di gestione ai responsabili dei Settori, limitatamente a specifici ambiti di competenza, così anche ai responsabili di unità di staff, a seconda degli eventi, che interessano l’organizzazione del lavoro dell’Ente.
4. In deroga al principio assoluto del rispetto della sfere di competenza ratione materiae è data facoltà al Sindaco e alla sua Giunta di adottare un sistema organizzativo reticolare volto a responsabilizzare i
Funzionari addetti ai Settori, con posizione organizzativa perfetta, e a renderli attributari di piano esecutivo di gestione, secondo quanto stabilito dall'art. 13, comma 7°, precedente.
- Nel nostro Comune sono previsti tre posti di dirigente, preposti ad altrettante aree : amministrativa, finanziari a e tecnica e che al momento sono in servizio due dirigenti, per cui non può trovare applicazione
- Nonostante ciò il Sindaco ha affidato con propri provvedimenti non sempre controfirmati dal Segretario generale, la responsabilità dei Settori a personale inquadrato nella posizione funzione D3 o D1 assegnandogli anche il budget e delegando loro l’adozione di tutti i provvedimenti che per legge dovrebbero essere svolti dai dirigenti;
- in tal modo al personale interessato sono state attribuite notevoli responsabilità sovresponendolo senza adeguato corrispettivo ed affidandogli compiti non consentiti dalla normativa vigente
CONSIDERATO INFINE CHE
- Gli incarichi ai responsabili dei settori conferiti dalla S.V. sono quasi tutti scaduti da molto tempo e oramai in gran parte in regime di prorogatio da molto tempo e che le sollecitazioni rivolte in tal senso non hanno avuto alcuna risposta;
RITENUTO CHE
I commi 3 e 4 del prefato art. 14 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi siano in contrasto con la legge e con il CCNL ;
CHIEDONO
Di conoscere quando il Sindaco provvederà a ricondurre l’organizzazione del Comune entro i binari fissati dalle norme sopra riportate, modificando il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e provvedendo ad indire un avviso per il conferimento ex novo della responsabilità dei Settori nei casi in cui gli incarichi siano scaduti, attribuendo – come previsto dalla legge - a ciascun dirigente responsabile delle tre aree, il potere di delegare ai titolari dei Settori e degli uffici l’adozione degli atti nei limiti fissati dall’art.10 del D.lgs 267/2000.
PREMESSO CHE
- L’Art. 107 del D.lgs 267/200 reca disposizioni in materia di funzioni e responsabilità della dirigenza stabilendo in particolare che:
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico- amministrativo degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108.
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative.
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di cui al capo I titolo III l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54.
6. I dirigenti sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa, della efficienza e dei risultati della gestione.
- Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nell’articolo 53, comma 23, della legge n. 388 del 2000 come modificato dall'articolo 29, comma 4, legge n. 448 del 2001 e nel D.lgs 30 marzo 2001 , n.165,
CONSIDERATO CHE
- Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31.3.1999, all’art. 9 ( Conferimento e revoca degli incarichi per le posizioni organizzative ) stabilisce tra l’altro che:
“Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità.
Per il conferimento degli incarichi gli enti tengono conto - rispetto alle funzioni ed attività da svolgere - della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisiti dal personale della categoria D.
Gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi….”
- L’art. 11 del medesimo CCNL prevede inoltre che solamente gli enti privi di personale con qualifica dirigenziale possano attribuire gli incarichi nell’area delle posizioni organizzative “esclusivamente a dipendenti cui sia attribuita la responsabilità degli uffici e dei servizi formalmente individuati secondo il sistema organizzativo autonomamente definito e adottato”.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune, approvato con deliberazione n.11 del 29 gennaio 2008 all’art. 14 stabilisce quanto segue :
1. Il Settore è unità organizzativa interna all'AREA, comprendente un’insieme di funzioni semplici o complesse operanti all'interno degli uffici e la cui attività è finalizzata a garantire la gestione dell’intervento dell’Ente nell’ambito della materia specifica. Gli uffici interni ai servizi non sono strutture organizzative e gli addetti ad essi svolgono solamente specifiche funzioni di responsabilità.
2. Al Settore è preposto un Funzionario di categoria D3, che assolve alle attribuzioni riportate, per la categoria anzidetta, dall’allegato A del CCNL 1998/2001, stipulato il 31.03.1999 e s.m., nel rispetto delle norme dell’art.52 del d.lgs.30 marzo 2001, n. 165 e s.m. e del presente regolamento.
3. Il Capo Settore, di norma, può compiere atti di esternazione, che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, soltanto se delegato dal dirigente Capo Area competente oppure allorché trovasi in funzione di vicario del Capo Area e con posizione organizzativa. Per tutte le altre attività, ratione officii, egli è istruttore responsabile del procedimento amministrativo o di fasi di esso, sino al completamento di tutti i procedimenti, ma il provvedimento finale resta di competenza del Capo Area, che lo firma, impegnando l'Amministrazione verso l'esterno. Tale regola vale anche per tutti gli atti gestionali e non soltanto per quelli amministrativi o di certazione.
3. Il Sindaco, il Direttore Generale o il Segretario Generale, il Capo Area possono assegnare eccezionalmente e motivatamente compiti di gestione ai responsabili dei Settori, limitatamente a specifici ambiti di competenza, così anche ai responsabili di unità di staff, a seconda degli eventi, che interessano l’organizzazione del lavoro dell’Ente.
4. In deroga al principio assoluto del rispetto della sfere di competenza ratione materiae è data facoltà al Sindaco e alla sua Giunta di adottare un sistema organizzativo reticolare volto a responsabilizzare i
Funzionari addetti ai Settori, con posizione organizzativa perfetta, e a renderli attributari di piano esecutivo di gestione, secondo quanto stabilito dall'art. 13, comma 7°, precedente.
- Nel nostro Comune sono previsti tre posti di dirigente, preposti ad altrettante aree : amministrativa, finanziari a e tecnica e che al momento sono in servizio due dirigenti, per cui non può trovare applicazione
- Nonostante ciò il Sindaco ha affidato con propri provvedimenti non sempre controfirmati dal Segretario generale, la responsabilità dei Settori a personale inquadrato nella posizione funzione D3 o D1 assegnandogli anche il budget e delegando loro l’adozione di tutti i provvedimenti che per legge dovrebbero essere svolti dai dirigenti;
- in tal modo al personale interessato sono state attribuite notevoli responsabilità sovresponendolo senza adeguato corrispettivo ed affidandogli compiti non consentiti dalla normativa vigente
CONSIDERATO INFINE CHE
- Gli incarichi ai responsabili dei settori conferiti dalla S.V. sono quasi tutti scaduti da molto tempo e oramai in gran parte in regime di prorogatio da molto tempo e che le sollecitazioni rivolte in tal senso non hanno avuto alcuna risposta;
RITENUTO CHE
I commi 3 e 4 del prefato art. 14 del regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi siano in contrasto con la legge e con il CCNL ;
CHIEDONO
Di conoscere quando il Sindaco provvederà a ricondurre l’organizzazione del Comune entro i binari fissati dalle norme sopra riportate, modificando il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e provvedendo ad indire un avviso per il conferimento ex novo della responsabilità dei Settori nei casi in cui gli incarichi siano scaduti, attribuendo – come previsto dalla legge - a ciascun dirigente responsabile delle tre aree, il potere di delegare ai titolari dei Settori e degli uffici l’adozione degli atti nei limiti fissati dall’art.10 del D.lgs 267/2000.
venerdì 9 novembre 2012
Ancora una proroga di contratto, ma la gara quando si farà ?
In occasione della audizione della stessa Comandante furono
formulate anche osservazioni anche circa il fatto che la proroga non fosse
consentita, tanto che risulta che la Giunta abbia revocato il proprio atto con
deliberazione n. 88/2012, a seguito della lettera prot. 26291 del 26
settembre con cui la
titolare del Settore riferiva dell’orientamento giurisprudenziale del
Consiglio di Stato in materia, che non consente il rinnovo tacito.
E’ stata pubblicata solamente il 29 ottobre la
determinazione n. 44 dell’8 ottobre scorso, con cui di fatto viene stabilito di
prorogare il contratto di che trattasi e di indire contestualmente una
nuova gara.
A parte il fatto che nel testo dell’atto viene fatto
riferimento all’art 23 della legge
62/2005, oramai superata dal Codice degli appalti e dal relativo regolamento di
attuazione, mi permetto di far osservare che alla data odierna, cioè ad un mese
dall’adozione della citata determinazione, ancora non è stato pubblicato il
bando di gara, bando che comunque avrebbe dovuto essere predisposto ben prima della scadenza della gara, proprio per
non arrivare alla situazione attuale.
Tutto ciò ignorando la mozione presentata dal Gruppo del
PD in data 11 ottobre scorso per la re-internalizzazione
di alcuni servizi.
Ciò posto, chiedo di
conoscere quando sarà pubblicata la gara in questione.
Resto
in attesa di ricevere quanto richiesto
Cordiali saluti,
martedì 6 novembre 2012
Chiesta più trasparenza nei mandati di pagamento del Comune
A causa della crisi economica è importante che il Comune, ora la più grande azienda di questo territorio, ponga la massima attenzione per garantire trasparenza nell'emissione dei mandati di pagamento. Molti piccoli imprenditori, artigiani, fornitori, cooperative sociali etc. attendono pagamenti e rischiano di trovarsi in difficoltà. Ho sollecitato con una lettera più sensibilità verso questo problema, che coinvolge moltissime famiglie ed in particolare quelle bisognose che troppo spesso devono attendere molto tempo perché vengano completate le procedure per ricevere le piccole somme previste come sovvenzione o contributo per il pagamento del canone di locazione, per i libri etc.
lunedì 5 novembre 2012
Lettera di diffida del Prefetto a Lucci perché sia approvato il Bilancio di previsione 2012 entro venti giorni
In data odierna il Segretario Generale del Comune mi ha fatto notificare la lettera del 3 novembre con cui il Prefetto di Latina ha diffidato il Sindaco ad adottare la deliberazione di approvazione del Bilancio di previsione 2012 entro venti giorni. Decorso infruttuosamente tale termine, il Prefetto procederà a nominare un Commissario ad acta e ad avviare la procedura per lo scioglimento degli organi di amministrazione ordinaria dell'ente. E' quanto aveva chiesto il Partito Democratico con una lettera a firma del Coordinatore del Circolo Mancuso, del Capogruppo Brugnola e del vicecapogruppo Bianchi
domenica 4 novembre 2012
Acqua pubblica: approvata la mozione del PD. L'impegno del Partito anche nel caso di fine della consiliatura
Il referendum per l’acqua pubblica ha sancito questo
diritto dei cittadini, ma purtroppo ancora non è stato fatto nulla per dare
attuazione a quanto deciso dalla maggioranza dei cittadini. Il 4 agosto scorso
il Gruppo del PD ha presentato una Mozione
relativa alla individuazione e approvazione di alcuni principi in tema di
concezione dell’acqua come bene comune e predisposizione delle necessarie
modifiche statutarie per la realizzazione di un modello di gestione pubblica
partecipata del Servizi idrico integrato mediante affidamento ad un soggetto di
diritto pubblico. La mozione è stata approvata all’unanimità dei presenti il 18
ottobre scorso ( del. 33/2012 ). L’acqua è un bene essenziale ed
insostituibile per la vita e che pertanto la disponibilità e l’accesso
all’acqua potabile e all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi
costituiscono u diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale,
indivisibile che si può annoverare fra quelli di cui all’art. 2 della nostra
Costituzione. Acqualatina S.p.A. è il
gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n.4
Lazio Meridionale. Acqualatina S.p.A. è una società mista il
49% del cui capitale è detenuto da soggetti privati e il restante
capitale è detenuto dai Comuni dell’ ATO4 in proporzione alla popolazione
residente. Il nostro Comune fa parte dell’Ambito Territoriale Ottimale
n.4. Con il Referendum del 12 e 13
Giugno 26.000.000 cittadini italiani hanno espresso, senza possibilità di dubbi
interpretativi, la loro volontà che la ”Gestione dell’Acqua” torni pubblica. L’affluenza
dei partecipanti al referendum in Provincia di Latina è stata del 54.86% e
nella sola Città di [Nome Comune] circa [Numero Votanti] cittadini si sono
recati alle urne esprimendo il proprio consenso al secondo quesito referendario
che ha sancito l’abrogazione della «remunerazione del capitale investito» nella
determinazione della tariffa del servizio, prevista al comma 1 dell’art. 154
del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152. Il secondo quesito referendario
del 12 e 13 giugno che la gestione del servizio idrico integrato da parte di
Acqualatina S.p.A non possa più generare la remunerazione del capitale attesa
dai soci. La determinazione delle tariffe è attualmente ancora in capo alle
Autorità d’Ambito;In questi anni c’è stato un notevole impegno civico profuso
da parte dei comitati popolari e associazioni per sensibilizzare i cittadini
sull’importanza della democrazia diretta e in particolare sull’esercizio del
diritto di voto in occasione dei Referendum del 12 e 13 Giugno. Con la mozione
approvata viene impegnato il Sindaco ad
adoperarsi in sede di Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’ATO4
affinché nelle more di un intervento legislativo chiarificatore vengano realizzati: 1)Uno studio di fattibilità per l’affidamento del
Servizio Idrico Integrato ad una società totalmente pubblica; 2) Lo scorporo
immediato della “componente remunerativa del capitale investito” dalle
tariffe applicate dal Gestore. Anche se la consiliatura dovesse terminare per
lo scioglimento del Consiglio comunale, il PD si impegna ad inserire questo punto nel proprio programma elettorale.
sabato 3 novembre 2012
Dopo che non si è presentato in Consiglio il 31 e non avendo ancora approvato il bilancio di previsione, Lucci azzera la Giunta
Con una mossa a sorpresa il Sindaco Lucci ha
azzerato la Giunta comunale affermando che tutti i consiglieri comunali e le
forze politiche di centro destra debbano essere portatori di un dibattito di
idee forti e costruttive al fine di rilanciare l’azione di governo della città.
Il Sindaco Lucci nel 2009 aveva conseguito la maggioranza in Consiglio
comunale presentandosi con una
coalizione in cui aveva raccolto partiti e soggetti con esperienze ed interessi
molto diversi. Con diciassette consiglieri fino ad oggi non è stato in grado di
realizzare il programma elettorale.
In
questi anni il Sindaco ha gestito in prima persona gli affari generali,
la sanità e poi l’ambiente, la Polizia municipale, i lavori pubblici, etc. le
fette più importanti del bilancio comunale.
Progressivamente Lucci ha perduto pezzi lungo
la strada e nella seduta del 31 ottobre scorso è stato costretto a non
presentarsi facendo rinviare il
rendiconto dell’anno 2011, unico punto all’ordine del giorno, perché
consapevole di non avere più nemmeno gli undici voti necessari per approvarlo,
ben sapendo che così avrebbe dato il via alla procedura per la nomina di un
commissario ad acta.
In questo modo il Sindaco ha offeso il
Consiglio e tutti i cittadini.
Un comportamento irresponsabile che lascia la
città allo sbando, proprio in un momento difficile per l’economia con
l’agricoltura in ginocchio, il turismo in fuga, l’industria nautica in crisi e
il commercio al limite della sopravvivenza.
Il Partito Democratico, pur essendo
minoranza, da subito si è impegnato per una opposizione costruttiva presentando
fino ad oggi 177 interrogazioni e 56 mozioni,
proposte di regolamenti, ordini del giorno e deliberazioni, tutti tesi a
contribuire a creare posti di lavoro, a dare case ai lavoratori, a manutenere
l’ambiente e le strade, a difendere il poliambulatorio di via Conte Verde, a
migliorare i servizi sociali, etc.
Il Sindaco ha respinto molte di queste
iniziative e insabbiato quelle approvate.
Dopo le famose dimissioni del giugno scorso presentate per gravi dissensi
sul bilancio di previsione, rientrate, perché a suo dire era stato risolto
tutto, siamo ancora senza bilancio di previsione 2012, così
dopo aver portato le finanze comunali allo sbando, giocando
sulla pelle dei cittadini, senza
aver definito le tasse e le tariffe comunali per un anno, oramai finito; invece di andarsene a casa ammettendo
dignitosamente le proprie responsabilità (
consistenti anche nella scelta della sua squadra) manda tutti a casa,
come un allenatore che, dopo tante sconfitte, invece di lasciare la panchina
pensa bene di cacciare i calciatori.
In relazione alla gravità della situazione
derivante dalla mancata approvazione del rendiconto 2011 e del Bilancio di
previsione 2012, in presenza di pesanti adempimenti richiesti dalla Corte dei
Conti, il Partito Democratico, responsabilmente ha dovuto inviare una
circostanziata relazione al Prefetto ed al Difensore Civico Regionale per gli
adempimenti di loro competenza.
Non è possibile che il Sindaco, dopo aver
causato questo stato di cose possa pensare di rimanere alla guida della città
affermando di farlo nell’interesse di Sabaudia; chi accetterà una poltrona da
assessore? Chi se la sentirà in
Consiglio di appoggiarlo?
lunedì 29 ottobre 2012
La città non può attendere che la maggioranza finisca di litigare invece di amministrare la città
L’Amministrazione
comunale, concluso l’esercizio finanziario, con il rendiconto dovrebbe rappresentare
i risultati conseguiti nella gestione
delle entrate e delle spese correnti , nella realizzazione degli interventi
programmati, nonché lo stato di attuazione del piano annuale delle opere
pubbliche.
Il
31 ottobre, a distanza di oltre cinque mesi dalla scadenza prevista per legge (
30 aprile ) , finalmente è stato
iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale il rendiconto 2011 approvato dalla Giunta comunale con deliberazione in data 24 maggio
2012, n. 57.
Nonostante i gravissimi
rilievi formulati dalla Corte dei Conti
con la famosa deliberazione 61/2012 sugli esercizi 2009 e 2010, il
Sindaco ha sottoposto alla Commissione bilancio per il necessario parere il
rendiconto 2011 il giorno dopo che era pervenuta la nota della Corte dei Conti con
cui veniva trasmessa la deliberazione in questione e tre
componenti la maggioranza, come se nulla fosse, evidentemente ignari dei fatti,
hanno espresso parere favorevole alla sua approvazione.
In
qualità di componente della Commissione ho espresso il mio voto contrario.
Il
testo del rendiconto che è stato poi trasmesso al Consiglio, come se nulla
fosse avvenuto, è lo stesso approvato
dalla Giunta nel mese di maggio.
Il
Gruppo del PD ha da tempo evidenziato ben 76
motivi di illegittimità, omissioni, etc, relativi alla gestione del
bilancio 2012, che in molti casi possono
configurare il danno erariale.
Nel
Consiglio comunale del 31 ci troveremo a
valutare non solo il rendiconto dell’anno 2011, ma quanto non è stato fatto in questi anni dalla
Giunta.
Un
bilancio estremamente carente se guardiamo le promesse fatte in campagna
elettorale: dallo sviluppo economico (
agricoltura, turismo,commercio, ) alle politiche della sicurezza, alle
politiche per la casa ed il territorio, alle politiche ambientali, alle
politiche per i beni e le attività culturali e sportive, alle politiche per le opere
pubbliche ed i trasporti, la partecipazione e comunicazione per una cittadinanza
consapevole ed informata……molte promesse e pochi fatti.
Il
programma del Sindaco Lucci era intitolato : “Per una città che possa guardare
al futuro con fiducia”, purtroppo oggi penso che nessuno di noi possa guardare
in maniera ottimistica al futuro di questa città.
Il
Sindaco da molti mesi si trova a dover affrontare gravi problemi nella gestione del
bilancio (evidenziati da lui stesso all’epoca delle dimissioni ), ma questi problemi sono anche all’origine dei
conflitti interni della maggioranza, che
si riflettono nell’immobilismo della Giunta, che da tempo assume solamente atti
di ordinaria amministrazione e non ha
rispettato la scadenza del termine per l’approvazione del consuntivo ( 30
aprile ) , né quello per l’approvazione del bilancio di previsione.
Pertanto
non si tratta di questioni interne alla
maggioranza, ma che riguardano la città tutta.
In questo momento difficile, la città ha bisogno di essere governata, con una visione moderna e manageriale, che punti in alto, i cittadini
non possono stare ad attendere che la maggioranza ponga fine alle sue guerre di potere interne
invece di svolgere il compito per cui è stata votata.
venerdì 26 ottobre 2012
giovedì 25 ottobre 2012
Intervento in Consiglio comunale del 25 ottobre
Ieri sera in Consiglio comunale si è tra l'altro discusso della richiesta di undici consiglieri ( a seguito di una raccolta di firme avviata dal gruppo PD ) in merito alla famosa deliberazione 61/2012 della Corte dei Conti con la quale sono stati formulati ben sei rilievi; per parte mia ho svolto il seguente intervento :
A seguito di una verifica
amministrativo-contabile eseguita dai Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica (
IGF ), il 30 agosto 2006 veniva inviata
dal Ragioniere Generale dello Stato, al
Sindaco del Comune di Sabaudia e a molti altri destinatari, tra i quali la Corte dei Conti , una
lettera con la quale veniva comunicato che dagli accertamenti effettuati era
emersa una serie di gravi irregolarità che possiamo così sintetizzare :
1) mancato utilizzo di procedure
selettive per l’individuazione di professionisti convenzionati
2) Erronee previsioni definitive
di entrata e inesistenti accertamenti
3) Illegittimo utilizzo di somme
a destinazione vincolata
4) Effettuazione di spese di
natura discrezionale in violazione del divieto normativo
5) Imputazioni improprie di
spesa
6) Mancata motivazione per
l’affidamento di incarichi esterni
7) Necessità di accertare le
cause della lentissima eliminazione dei residui attivi e passivi
8) Irragionevole lentezza
nell’attività posta in essere per il recupero di crediti di data remota
9) Necessità di un
riaccertamento dei residui attivi da effettuarsi in applicazione dei criteri
normativi previsti
10) Maggiore incidenza dei
residui attivi radiati, rispetto a quella dei residui passivi cancellati,
situazione che ha contribuito al formarsi dei risultati negativi di gestione.
Con la predetta nota il
Ragioniere Generale dello Stato invitava pertanto il Sindaco dell’epoca ad
eliminare le criticità evidenziate.
Risulta che la Ragioneria Provinciale
dello Stato abbia più volte sollecitato un riscontro ( note n. 4231 del 3 marzo 2009, n. 6599 del 26 luglio 2007
e n. 6352 del 21 maggio 2008 ).
Stranamente il giorno prima
delle elezioni comunali il 4 giugno 2009,
alcuni responsabili di Settori del Comune ( Caputo, Onori, D’Arcangelo,
Paniccia e Macera ) inviavano una nota all’allora Sindaco ff. Lucci per
rassicurarlo in merito all’attuazione dei punti oggetto dell’indagine.
In data 4 luglio 2011 la Sezione regionale di controllo
per il Lazio della Core dei Conti inviava infine una dettagliata richiesta di
chiarimenti al Sindaco ed al Presidente
del Collegio dei Revisori sui dati esposti nel rendiconto 2009, che in gran
parte ricalcava i rilievi dell’IGF.
Nonostante tutto ciò, nessuno ha ritenuto di informare il Consiglio
della corrispondenza intercorsa in questi anni tra la Corte dei Conti e
il Comune.
Infine in data 4 ottobre
scorso il Presidente Mignacca ci ha trasmesso la deliberazione della Sezione regionale di Controllo del Lazio n.
61 in
data 26 giugno 2012, in
cui si legge che l’esame dei rendiconti 2009 e 2010 ha portato in
emersione il reiterato ricorso a prassi e comportamenti irregolari suscettibili
– nel contesto della gestione comunale – di incidere sulla stabilità e sulla
solidità della situazione finanziaria ed economica dell’ente, ponendone a
rischio la tenuta nel prossimo futuro.
In particolare la Corte ha
evidenziato i seguenti fenomeni patologici :
1)
Criticità inerenti all’attendibilità del risultato contabile
di amministrazione a motivo della omessa rappresentazione di taluni vincoli di
spesa, la cui corretta contabilizzazione avrebbe comportato situazioni di
disavanzo reale in luogo dei rendicontati avanzi da reputarsi perciò meramente
apparenti.
2)
Criticità inerenti alla veridicità, liquidabilità e
solidità dell’avanzo di amministrazione in quanto inficiato dalla presenza nel
conto del bilancio di residui attivi vetusti di parte corrente di dubbia
esigibilità.
3)
Criticità nella gestione della liquidità con presenza
nel conto del bilancio di significativi differenziali negativi tra poste attive
e passive, sintomatiche di difficoltà nella gestione della liquidità
4)
Irregolare computazione fra i servizi in conto terzi di
partite correnti
5)
Mancato aggiornamento degli inventari dei beni mobili
ed immobili, incidente sulla attendibilità del conto del patrimonio
6)
Mancata predisposizione del rapporto sulla correttezza
dei pagamenti;
Conseguentemente la Corte ha
ritenuto che detti fenomeni denotino la scarsa attenzione prestata nel tempo
dall’Amministrazione per salvaguardare le finanze dell’Ente e garantire
l’espletamento delle relative funzioni istituzionali in un quadro di effettiva
sostenibilità.
La palmare inconsistenza degli
avanzi rendicontati nel 2009 e nel 2010 è
in sé sintomo eloquente del depauperamento progressivo e incontrollato delle
finanze comunali, fenomeno del quale vanno rintracciate e rimosse con
determinazione le concause.
E’ stata inoltre segnalata la
mancata iscrizione a titolo cautelativo
di un congruo fondo rischi a copertura dei crediti inesigibili.
Pertanto la Sezione ha ordinato
la sollecita comunicazione delle misure consequenziali adottate nel rispetto di
quanto stabilito dal comma 168 della L. 266/2005 che recita: “Le
sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, qualora accertino, anche
sulla base delle relazioni di cui al comma 166, comportamenti difformi dalla
sana gestione finanziaria o il mancato rispetto degli obiettivi posti con il
patto, adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione da parte dell’ente
locale delle necessarie misure correttive e sul rispetto dei vincoli e
limitazioni posti in caso di mancato rispetto delle regole del patto di
stabilità interno.”
Dagli atti fornitici rileviamo
che l’Amministrazione in precedenza ha cercato di controdedurre, in maniera peraltro
inadeguata, riferendo, tra l’altro, di aver costituito il fondo rischi ( il che
non è vero in quanto solo il Consiglio, con l’approvazione del bilancio di
previsione avrebbe potuto farlo) per non parlare dei residui attivi , che sono
stati dichiarati inesigibili senza un provvedimento formale e dei residui
passivi sui quali non vengono svolti controlli adeguati.
E’ quindi evidente che i
problemi che solo oggi sono stati portati a conoscenza del Consiglio erano ben
noti a chi avrebbe dovuto governare la città in questi anni,
Non è possibile che in tutto
questo tempo si sia andati avanti senza aver fatto nulla.
Il gruppo del Partito
Democratico ogni volta che si è trattato di votare il bilancio di previsione e
il consuntivo ha espresso il proprio voto contrario: non per una questione di
principio, ma per motivi amministrativo-contabili puntualmente ed apertamente
dichiarati, che sono stati
immediatamente esposti
all’Ispettorato generale di Finanza del Ministero dell’Economia, alla
Prefettura di Latina ed alla stessa Procura della Corte dei Conti.
Nonostante ciò la maggioranza ha
seguitato a votare a favore senza tener conto le argomentazioni portate dal
nostro Gruppo.
Addirittura il Sindaco ha sottoposto
alla Commissione bilancio l’approvazione del rendiconto 2011 il giorno dopo che
era pervenuta l’ultima nota della Corte dei Conti e tre componenti la
maggioranza, come se nulla fosse, evidentemente ignari dei fatti, hanno
espresso parere favorevole alla sua approvazione.
Assistiamo ora allo scoppio
di una profonda ed ennesima crisi politica all’interno del PDL il
cui elemento scatenante è stato fornito proprio dai rilievi della Corte dei
Conti, che stranamente ora vengono a galla.
In Comune si vive un clima da
idi di marzo, come nella tragedia Giulio
Cesare di Shakespeare, anche se siamo in una stagione che è più quella della
rivoluzione di ottobre e sembra prossima la presa del Palazzo d’inverno.
A noi non interessano i problemi
interni del PDL o di altri Partiti o le aspirazioni di questo o di quel
consigliere che fino a ieri in maniera ostentata approvava i bilanci e che ora
tuona contro esponenti della stessa
maggioranza; a noi interessa il buon governo della città, la vera POLITICA.
Il problema della legalità e
della trasparenza non può essere invocato solamente quando si parla di certi
fenomeni, i cittadini pretendono che il danaro pubblico sia amministrato nel
pieno rispetto delle leggi e che chi lo ha amministrato renda conto pubblicamente
di come è stato speso.
Fino ad oggi ciò non è avvenuto
e abbiamo assistito in questi ultimi anni ad una Giunta che ha speso in lungo
ed in largo come se nulla fosse, affidando consulenze senza pubblici avvisi,
assegnando contributi ad alcune associazioni, senza verificarne attività e
meriti; gestendo in maniera inadeguata il patrimonio, organizzando
manifestazioni e spettacoli anche di costo elevato, privi di un adeguato
ritorno in termini turistici…etc.
Vengono ignorati costantemente i
principi contabili previsti dalla legge
ed in particolare proprio quelli dell’annualità e della universalità.
Mentre purtroppo molti cittadini
avevano ed hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, questa estate, come
cicale venivano spesi gli ultimi euro per musiche e balli in piazza, mentre le
famiglie bisognose attendevano che gli fossero dati quei quattro soldi di contributo che gli
spettavano.
Ora che hanno speso tutto quanto
era nelle casse, vengono a proporre di
aumentare le tasse. Ma chi gli ha detto di fare certe spese, quando è stato coinvolto il Consiglio, quando
sono stati informati i cittadini ?
E’ troppo bello, dopo aver
combinato i guai, lavarsene le mani e passare le grane ad altri.
Non possiamo accettare che quelli
ci hanno portato a questa situazione, vengano oggi a dirci che si dimettono, così la responsabilità di aumentare tasse e
imposte sarà scaricata sul Commissario straordinario, mentre alcuni già
annunciano che comunque sono pronti a
ricandidarsi per il bene della città.
I cittadini sono stufi di
sentire questi discorsi e ad essere amministrati sempre dalle stesse facce, che
si ripresentano sotto nuove bandiere.
E’ urgente che venga fatta
chiarezza sulle responsabilità politiche e amministrativo-contabili e che venga
posta la parola fine a questa agonia della città.
domenica 21 ottobre 2012
Anche oggi grande affluenza al nostro Gazebo in piazza del Comune per spiegare ai cittadini i motivi della richiesta del consiglio comunale straordinario del 25 ottobre : i rilievi della Corte dei Conti, i possibili buchi nel bilancio, le tasse per coprire le spese e il fatto che ora tutti i componenti della Giunta e molti consiglieri di maggioranza affermino di non sapere. L'obbligo del controllo spetta a tutti i consiglieri, non solo a quelli di minoranza
sabato 20 ottobre 2012
venerdì 19 ottobre 2012
Una organizzazione più funzionale degli uffici: una nuova mozione
I Consiglieri
comunali Franco Brugnola ed Amedeo Bianchi oggi hanno presentato questa
MOZIONE
PREMESSO CHE
- L’Art. 107 del
D.lgs 267/200 reca disposizioni in materia di funzioni e responsabilità
della dirigenza stabilendo in particolare che:
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei
servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti.
Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo
politico- amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione
amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante
autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e
di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa
l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi che impegnano
l'amministrazione verso l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o
dallo statuto tra le funzioni di indirizzo e controllo politico- amministrativo
degli organi di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del
segretario o del direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e
108.
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di
attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo
adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare, secondo le modalità
stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi, delegati dal sindaco.
4. Le attribuzioni dei dirigenti, in applicazione del
principio di cui all'articolo 1, comma 4, possono essere derogate soltanto
espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative.
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di cui al capo I
titolo III l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti
amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai
dirigenti, salvo quanto previsto dall'articolo 50, comma 3, e dall'articolo 54.
6. I dirigenti sono direttamente responsabili, in via
esclusiva, in relazione agli obiettivi dell'ente, della correttezza amministrativa,
della efficienza e dei risultati della gestione.
- Ulteriori disposizioni in materia sono contenute nell’articolo
53, comma 23, della legge n. 388 del 2000 come modificato dall'articolo 29,
comma 4, legge n. 448 del 2001 e nel D.lgs
30 marzo 2001 , n.165,
CONSIDERATO CHE
- Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 31.3.1999,
all’art. 9 ( Conferimento e revoca degli
incarichi per le posizioni organizzative ) stabilisce tra
l’altro che:
“Gli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative
sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 5 anni,
previa determinazione di criteri
generali da parte degli enti, con atto scritto e motivato e possono essere rinnovati con le medesime formalità.
Per il conferimento degli incarichi gli enti tengono conto -
rispetto alle funzioni ed attività da
svolgere - della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei
requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale
ed esperienza acquisiti dal personale
della categoria D.
Gli incarichi possono essere revocati prima della scadenza
con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi
o in conseguenza di specifico accertamento di risultati negativi….”
- L’art. 11 del medesimo CCNL prevede inoltre che solamente gli enti privi di personale con
qualifica dirigenziale possano attribuire gli incarichi nell’area delle
posizioni organizzative “esclusivamente a dipendenti cui sia attribuita la
responsabilità degli uffici e dei servizi formalmente individuati secondo il
sistema organizzativo autonomamente definito e adottato”.
CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
Il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi
del Comune, approvato con deliberazione n.11 del 29 gennaio 2008 all’art. 14 stabilisce quanto segue :
1. Il Settore è unità organizzativa interna all'AREA,
comprendente un’insieme di funzioni semplici o complesse operanti all'interno
degli uffici e la cui attività è finalizzata a garantire la gestione
dell’intervento dell’Ente nell’ambito della materia specifica. Gli uffici
interni ai servizi non sono strutture organizzative e gli addetti ad essi
svolgono solamente specifiche funzioni di responsabilità.
2. Al Settore è preposto un Funzionario di categoria D3, che
assolve alle attribuzioni riportate, per la categoria anzidetta, dall’allegato
A del CCNL 1998/2001, stipulato il 31.03.1999 e s.m., nel rispetto delle norme
dell’art.52 del d.lgs.30 marzo 2001, n. 165 e s.m. e del presente regolamento.
3. Il Capo Settore, di norma, può compiere atti di
esternazione, che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno, soltanto se
delegato dal dirigente Capo Area competente oppure allorché trovasi in funzione
di vicario del Capo Area e con posizione organizzativa. Per tutte le altre
attività, ratione officii, egli è istruttore responsabile del procedimento
amministrativo o di fasi di esso, sino al completamento di tutti i
procedimenti, ma il provvedimento finale resta di competenza del Capo Area, che
lo firma, impegnando l'Amministrazione verso l'esterno. Tale regola vale anche
per tutti gli atti gestionali e non soltanto per quelli amministrativi o di
certazione.
3. Il Sindaco, il Direttore Generale o il Segretario
Generale, il Capo Area possono assegnare eccezionalmente e motivatamente
compiti di gestione ai responsabili dei Settori, limitatamente a specifici
ambiti di competenza, così anche ai responsabili di unità di staff, a seconda
degli eventi, che interessano l’organizzazione del lavoro dell’Ente.
4. In deroga al principio assoluto del rispetto della sfere
di competenza ratione materiae è data facoltà al Sindaco e alla sua Giunta di
adottare un sistema organizzativo reticolare volto a responsabilizzare i
Funzionari addetti ai Settori, con posizione organizzativa
perfetta, e a renderli attributari di piano esecutivo di gestione, secondo
quanto stabilito dall'art. 13, comma 7°, precedente.
- Nel nostro Comune sono previsti tre posti di dirigente,
preposti ad altrettante aree : amministrativa, finanziari a e tecnica e che al
momento sono in servizio due dirigenti, per cui non può trovare applicazione
- Nonostante ciò il Sindaco ha affidato con propri
provvedimenti non sempre controfirmati dal Segretario generale, la
responsabilità dei Settori a personale inquadrato nella posizione funzione D3 o
D1 assegnandogli anche il budget e
delegando loro l’adozione di tutti i provvedimenti che per legge dovrebbero
essere svolti dai dirigenti;
- in tal modo al personale interessato sono state attribuite
notevoli responsabilità sovresponendolo senza adeguato corrispettivo ed affidandogli
compiti non consentiti dalla normativa vigente
CONSIDERATO INFINE CHE
- Gli incarichi ai responsabili dei settori conferiti
dalla S.V. sono quasi tutti scaduti da molto tempo e
oramai in gran parte in regime di prorogatio da molto tempo e che le
sollecitazioni rivolte in tal senso non hanno avuto alcuna risposta;
RITENUTO CHE
I commi 3 e 4 del prefato art. 14 del regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi
siano in contrasto con la legge e
con il CCNL ;
IMPEGNANO
Il Sindaco a ricondurre l’organizzazione del Comune entro i
binari fissati dalle norme sopra riportate, modificando il regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi
e provvedendo ad indire un avviso
per il conferimento ex novo della
responsabilità dei Settori nei
casi in cui gli incarichi siano scaduti,
attribuendo – come previsto dalla legge - a ciascun dirigente
responsabile delle tre aree, il potere di delegare ai titolari dei Settori e
degli uffici l’adozione degli atti nei
limiti fissati dall’art.10 del D.lgs 267/2000.
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