Ecco un
comunicato in occasione del 1° maggio del nostro Coordinatore Pasquale Mancuso
La celebrazione
del 1° maggio è l’occasione per collegare il significato universale del
1° Maggio con la situazione lavorativa locale.
Un’agricoltura
in ginocchio ( per la quale l’unica cosa che ha fatto la Giunta è stata la
dichiarazione dello stato di crisi), il turismo in fuga ( senza che venga
promosso ), il commercio in crisi ( senza che siano presentati progetti
adeguati), etc.
Una festività,
quella dei lavoratori, condivisa quasi dappertutto nel mondo e fondata circa
160 anni fa negli Stati Uniti come simbolo della lotta sociale condotta da
tutti coloro i quali riconobbero e manifestarono per primi che la vita
collettiva migliora all'aumentare della dignità attribuita ai lavoratori onesti.
Riconoscimento
che troviamo ancora oggi nel testo degli articoli 1 e 4 della nostra
Costituzione: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”; “La
Repubblica riconosce a tutti i cittadini
il diritto
al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni
cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale
della società”. Diritti e doveri, obiettivi e condizioni uguali a se stesse
nonostante il trascorrere del tempo perché è nella natura delle cose che l'uomo
fondi la sussistenza propria, della famiglia e della collettività sul lavoro,
scambiandone il prodotto con quello del lavoro altrui.
Scambio di
culture e di merci che oggi, anche nella nostra città, è, secondo il Partito
Democratico locale, fortemente rallentato e, peggio ancora, impoverito.
Il tutto
nonostante il fatto che quello che potremmo chiamare “ecosistema Sabaudia”
offra molteplici spunti per il progresso delle competenze umane. Qui sarebbero
sensati e realizzabili meglio che altrove studi ed attività di ricerca e
sviluppo su: energia da fonti rinnovabili; trasporti agricoltura ed edilizia compatibili
con la salute dell'aria e delle acque; medicina a base naturale; archeologia
degli antichi insediamenti costieri. Ed il turismo sarebbe la naturale vetrina
per ciascuna di queste attività, un turismo facilmente ecosostenibile. Una tale
varietà di opportunità sarebbe il paradiso di una qualsiasi maggioranza
politica appena più intelligente di quella locale attuale perché una tale
ricchezza sarebbe riconosciuta ben più redditizia di una tanto lunga quanto
svilente striscia blu per sostare con l'auto sul litorale sabaudo.