Ho lasciato l'Azienda Unità sanitaria locale di Latina nel dicembre dell'anno 2000. A distanza di venti anni sono stato costretto, mio malgrado, a tornare ad occuparmene per difendere il Punto di primo Intervento di Sabaudia da chi voleva e vuole trasformarlo in un presidio di cure primarie inserendolo tra i servizi da "rimodulare" come se fosse una delle cause del disavanzo di gestione individuato ai sensi del comma 180 dell'art. 1 della legge 311/2004.
In base ai numerosi piani di rientro approvati in questi anni ci si sarebbe aspettati che la spesa fosse diminuita invece dai dati forniti dal Ministero della Salute ARCHIVIO MS è chiaro come dall'anno 2000 ad oggi la spesa sia raddoppiata e la causa è da ricercare nell'aumento del costo dei beni e soprattutto dei servizi affidati all'esterno dato che a causa del blocco delle assunzioni e del turn over la spesa del personale è stata bloccata.
Lo stesso scenario si ripresenta anche in quasi tutte le aziende sanitarie locali del Lazio (per non parlare delle aziende ospedaliere tutte in disavanzo) ad accezione della ASL Roma 2.
Ma se non sono state colpite le cause del disavanzo come è stato possibile uscire dal piano di rientro? Grazie all'aumento dell'IRPEF e ai tagli dei servizi e delle prestazioni ai cittadini che sono costretti sempre più spesso a pagare visite e accertamenti diagnostici di tasca propria.
Non si illudano poi quelli che credono che l'uscita dal piano di rientro significhi taglio dell'IRPEF dato che i debiti da pagare sono ancora molti come gli ospedali ancora cartolarizzati dall'epoca del presidente Storace.
Ma se non sono state colpite le cause del disavanzo come è stato possibile uscire dal piano di rientro? Grazie all'aumento dell'IRPEF e ai tagli dei servizi e delle prestazioni ai cittadini che sono costretti sempre più spesso a pagare visite e accertamenti diagnostici di tasca propria.
Non si illudano poi quelli che credono che l'uscita dal piano di rientro significhi taglio dell'IRPEF dato che i debiti da pagare sono ancora molti come gli ospedali ancora cartolarizzati dall'epoca del presidente Storace.
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