martedì 3 dicembre 2019

LE CRITICITA' EMERSE DAL QUESTIONARIO INVIATO DALLA CORTE DEI CONTI AL COLLEGIO DEI REVISORI DELLA ASL LATINA

La Corte dei conti - Sezione regionale di controllo per il Lazio nella sua relazione di accompagno al Rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2018 nell'udienza del 23 luglio 2019 ha dedicato molto spazio ala parte relativa alla sanità.
Sono stati evidenziate le criticità più rilevanti emerse dai questionari degli Enti del SSR inviati alla Sezione regionale di controllo dai Collegi sindacali e dal Terzo Certificatore, ai sensi dell’art. 1, comma 170, della legge 266/2005.
- il servizio del debito (quota capitale e quota interessi) relativo all’anno 2017, non è rientrato nel limite quantitativo delle entrate proprie correnti, con esclusione dal computo della quota di fondo sanitario nazionale di parte corrente attribuita alla Regione (d.lgs. 502/92, articolo 2, comma 2 sexies lettera g); 
- i dati di bilancio non risultano riconciliabili con le scritture di inventario, con incongruenza di valori riportati nei libri degli inventari e dei cespiti ammortizzabili e le corrispondenti voci di bilancio; 
- l’ente non si è adeguato alle prescrizioni normative vigenti in materia di tutela dei dati personali (regolamento n. 2016/679/UE); 
- i sistemi di contabilità analitica in uso, ancorché oggetto di implementazione, presentano un basso livello di affidabilità; Il Servizio sanitario regionale – Volume II 93 
- le registrazioni in bilancio dei contributi in conto esercizio da Regione, a destinazione indistinta e vincolata, risultano incongruenti con i corrispondenti atti di finanziamento regionali; 
- il valore complessivo della remunerazione delle funzioni non tariffarie non ha rispettato il tetto del 30% del limite di remunerazione assegnato, come previsto dall’articolo 8 sexies del d.lgs. n. 502/1992, introdotto dall’articolo 15, comma 13, lettera g), del d.l. 95/2012; 
- non esiste una contabilità separata per l’attività intramoenia; 
- sono in corso contenziosi per prestazioni erogate da operatori privati accreditati, la cui entità è pari ad euro 86.346.290,47; 
- non sono stati raggiunti gli obbiettivi attribuiti dalla Regione in materia di assistenza farmaceutica; 
- il sistema informativo aziendale non associa i cespiti alle corrispondenti fonti di finanziamento, associazione utile per l’individuazione degli ammortamenti da sterilizzare.
Risulta che su molti punti è impegnata la nuova direttrice amministrativa.

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