giovedì 23 agosto 2018

UNA RISOLUZIONE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE ESENTA DAL PAGAMENTO DELL'IMPOSTA DI BOLLO LE RACCOLTE DI FIRME PER LE PETIZIONI

L'Agenzia delle Entrate di recente ha formulato una utilissima Risoluzione (n. 56/E in data 16 luglio 2018) avente per oggetto : Imposta di bollo sull’istanza per occupazione di suolo pubblico finalizzata alla raccolta firme a sostegno di referendum, iniziative legislative popolari, petizioni ed istanze, nonché sulle relative autorizzazioni rilasciate dagli enti locali.
Al riguardo, dopo una serie di argomentazioni la Risoluzione afferma: "si ritiene che nel concetto di “esercizio dei diritti elettorali” possano farsi rientrare tutte quelle iniziative finalizzate a consentire l’esercizio, da parte dei cittadini, dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione all’articolo 71 - secondo cui “… Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli” – ed all’articolo 75, che prevede: “E’ indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali …”.
In applicazione di tale principio, si ritiene che l’esenzione prevista dal richiamato articolo 1 della Tabella con riguardo “agli atti e documenti relativi all'esercizio dei diritti elettorali”, possa ricomprendere anche gli atti e documenti riferiti ad iniziative mediante le quali i cittadini sollecitano un’attività legislativa, nei limiti, tuttavia, in cui tali iniziative siano previste e riconosciute dalla Costituzione (come nel caso dei citati articoli 71 e 75 della Costituzione) o da altre previsioni normative a carattere comunitario, nazionale, regionale o locale. Alla luce di tale orientamento interpretativo, si ritiene che le richieste di occupazione del suolo pubblico, e le relative autorizzazioni rilasciate dai Comuni, per la raccolta di firme, possano essere esentate in modo assoluto dal pagamento dell’imposta di bollo al ricorrere delle seguenti condizioni: 
- siano finalizzate a sottoscrivere petizioni alle Camere (articolo 50 della Costituzione), al Parlamento europeo (articolo 227 del Trattato UE), ai consigli regionali e delle province autonome e ai consigli degli enti locali, secondo quanto previsto dai rispettivi Statuti; 
- siano rivolte a promuovere la presentazione di proposte di legge di iniziativa popolare alle Camere (articolo 71 della Costituzione), alla Commissione europea (ECI), ai consigli regionali e delle province autonome, ai consigli degli enti locali, secondo quanto previsto dai rispettivi Statuti; 
- siano dirette a promuovere iniziative politiche per richiedere i referendum previsti dalla Costituzione, dalle leggi e dagli Statuti delle regioni e delle province autonome, nonché dagli Statuti degli enti locali; 
- siano finalizzate all’esercizio dei diritti di voto nell’ambito di una consultazione elettorale per la quale sia stata già fissata la data delle elezioni e l’attività propagandistica o informativa sia svolta durante il c.d. “periodo elettorale”.
Sembra quasi di essere arrivati in un paese democratico. 

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