Sono sempre più frequenti le aggressioni al personale dei servizi di emergenza/urgenza come Pronto Soccorso e Punti di Primo Intervento.
In provincia di Latina la stampa riferisce che ieri c'è stata una aggressione al P.S. dell'Ospedale di Latina mentre una persona ha distrutto il PPI di Sezze.
Per quanto riguarda gli aggressori auspico procedure d'urgenza e pene severe.
Com'è noto il Ministero ha finalmente approvato l'Intesa Stato regioni per migliorare il triage, ma non credo che sarà questo il modo per eliminare il problema delle aggressioni.
La Regione Lazio, anticipando i tempi ha già recepito da tempo le nuove disposizioni con il triage a 5 numeri, ma la strada da fare è molto lunga per modulare la nuova organizzazione per ciascun pronto soccorso.
In particolare, il codice 1 è quello di emergenza, il 2 quello di urgenza, il 3 di urgenza differibile, il 4 di urgenza minore e il 5 di non urgenza.
I codici 1-2-3 sono a media ed alta intensità di cure, il 4-5 a moderata-bassa intensità.
Il fatto è che specialmente a Latina oltre alle carenze di personale esiste quella dei posti letto nei reparti (siamo sotto lo standard del famoso DM 70/2015 che non può essere invocato solo per chiudere i PPI) , per cui le persone che necessitano di un ricovero sono costrette ad attendere anche molto tempo con disagi spesso gravi.
Per quanto riguarda i PPI invece di pensare alla loro chiusura sarebbe stato forse necessario migliorare l'organizzazione specialmente per quanto riguarda il ruolo della guardia medica che per legge dovrebbe occuparsi delle urgenze. Se lo facessero verrebbe alleggerito molto il lavoro dei PPI e dei PS eliminando i motivi di agitazione in alcuni soggetti.
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