sabato 11 novembre 2017

L'AUDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI IN SENATO SULLA LEGGE DI BILANCIO DELLO STATO PER IL 2018

Con il disegno di legge di bilancio il Governo dà attuazione alla strategia di fiscal policy già chiaramente preannunciata a fine settembre con la Nota di aggiornamento del DEF. Una strategia che, in buona sostanza, opta per un temporaneo rallentamento del percorso di miglioramento del saldo strutturale e di rientro del debito pubblico – rispetto al ritmo previsto nel DEF di aprile - al fine di stimolare una maggiore crescita economica (nel triennio 2018-20 quasi 20 miliardi di Pil a prezzi correnti) ed un migliore quadro occupazionale (oltre 70 mila unità di lavoro in più, sempre nel triennio). Nello scenario proposto con la legge di bilancio, il sostanziale scambio perseguito - minore aggiustamento immediato, maggiore crescita economica e migliori saldi dei conti pubblici futuri – trova concretizzazione: il quadro programmatico, infatti, evidenzia a fine periodo un miglioramento della stessa posizione debitoria, se valutata - come richiesto ai fini europei e come ha senso sotto il profilo economico - in rapporto al Pil (123,9 di rapporto debito/Pil contro oltre il 125 per cento). Naturalmente, il giudizio su tale scelta di fondo non può essere astratto, ma richiede una puntuale valutazione dell’impianto operativo della manovra di bilancio ora all’esame del Parlamento. Perché solo il ricorso ad interventi selettivamente mirati a privilegiare soprattutto gli obiettivi di crescita economica può ritenersi coerente con una decisione molto impegnativa e sottoposta al continuo processo di verifica in sede europea. E, dunque, la Corte ha ritenuto opportuno soffermarsi, con questa audizione, su diversi aspetti che caratterizzano la manovra, con riguardo sia al quadro d’assieme e alla composizione degli interventi che ai principali obiettivi di settore. Nel complesso la manovra si presenta per il 2018 di dimensioni limitate (22,5 miliardi che scendono a 6,7 miliardi al netto del riassorbimento della clausola IVA), confermando il carattere restrittivo della correzione anche se su livelli assoluti contenuti. L’importo maggiore delle risorse è concentrato su alcune principali finalità e conferma, rafforzandole, scelte assunte nel recente passato. Nel 2018 la variazione delle spese nette è comunque marginale (+565 milioni). Al riguardo va osservato che, anche in considerazione del limitato ventaglio delle possibili ulteriori coperture, appare necessario mantenere ferma la dimensione assoluta delle misure proposte. Una scelta importante alla vigilia di un anno che si presenta molto 32 Corte dei conti Disegno di legge di bilancio 2018 impegnativo: per le rilevanti scadenze istituzionali, per il consolidamento e rafforzamento della crescita e per il possibile mutamento di alcune variabili.

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