Sono oramai anni che seguito a segnalare la gravità della situazione del lago di Paola causato da alcuni immissari ancora presenti che, specialmente nel periodo estivo riversano inquinanti di origine fecale nel lago.
Il 21 giugno 2016, nell'ambito di un convegno tenutosi presso la sala di Palazzo Mazzoni a Sabaudia presentati una serie di slides con le immagini di questi riversamenti denunciando anche la presenza di pesticidi nelle acque.
Il fatto è ora confermato da Legambiente che con la goletta verde è andata a fare i prelievi proprio dove questi canali si immettono nelle acque lacustri.
E' semplicemente assurdo che all'interno di un Parco nazionale ci siano situazioni del genere che hanno fatto meritare a Sabaudia il bollino rosso dell'ISPRA per le acque superficiali e sotterranee.
Sarebbe ora che tutti gli enti preposti unissero le loro forze per eliminare tutte le fonti di inquinamento del lago che, essendo un lago costiero in diretto collegamento con il mare è a sua volta fonte di inquinamento delle acque marine tanto che solo pochi anni fa l'allora commissario prefettizio del Comune ha dovuto sospendere la raccolta delle telline perché l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana vi aveva trovato l'Escherichia coli.
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