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L'INTERVENTO DEL SINDACO GERVASI NEL CORSO DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29/7/2019 |
Come i miei (pochi) lettori ricorderanno, proprio un anno fa ebbe inizio la raccolta di firme in difesa del Punto di Primo Intervento sanitario di Sabaudia che ha raggiunto il numero di 8767 e che poi è stata consegnata alla ASL Latina il 21 agosto 2018.
Peraltro già nel 2014 una petizione sottoscritta da oltre trecento cittadini fu presentata al Sindaco di Sabaudia ed a seguito di essa con deliberazione in data 7 ottobre 2014 la giunta comunale adottò la deliberazione avente per oggetto: “Casa della salute; atto di indirizzo”, con la quale veniva stato chiesto alla Direzione generale della ASL che l’ex ospedale di Sabaudia, che allo stato ospita un Poliambulatorio, il Consultorio, il CSM, il TSRMEE e il Punto di Primo Intervento, fosse rimodulato ed adattato alle nuove esigenze istituendo una Casa della salute secondo il modello organizzativo approvato dalla regione Lazio.
Fino alla fine del 2018 non si era avuta alcuna risposta in merito a detta proposta anche se la Regione Lazio con vari atti, tra cui la DCA U000052/2017, si è impegnata con il Ministero della salute e con quello dell’economia e delle finanze ad aprire una casa della salute in ogni distretto.
Nel frattempo le persone che volontariamente si erano impegnate la scorsa estate a raccogliere le firme si sono costituite nel Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia e all'inizio dell'anno 2019 hanno ritenuto di scrivere una lettera al direttore generale della ASL, al Sindaco di Latina (in qualità di presidente della conferenza locale sociale e sanitaria), al Sindaco di Sabaudia, al presidente della Regione Lazio, al presidente della commissione sanità del Consiglio regionale e al Dirigente regionale dell’ufficio programmazione servizi
territoriali e delle attività distrettuali e umanizzazione direzione regionale salute e integrazione socio-sanitaria.
Nella nota, datata 15 gennaio 2019 viene fatto presente quanto segue.
Al momento nella provincia di Latina è stata inaugurata solamente la Casa della salute di Sezze e pur mancando un atto di programmazione per definire la localizzazione delle altre, sarebbero stati stanziati finanziamenti per aprirne una ad Aprilia, una a Gaeta ed una a Priverno.
Com'è noto, a seguito dell'emanazione da parte del Ministero della salute e da quello dell’economia del D.M. 2 aprile 2015, n. 70 con cui è stato approvato il regolamento recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, il Punto di Primo Intervento di Sabaudia dovrebbe essere trasformato in una postazione medicalizzata del 118, implementando l’attività territoriale al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero secondo protocolli di appropriatezza condivisi tra 118, DEA, HUB o spoke di riferimento e Distretto.
Da parte della ASL pur essendo stati previsti modelli di integrazione socio sanitaria , al momento non è stato fatto nulla per implementare l’assistenza territoriale, benché la popolazione sia giunta a n. 20.536 abitanti, cui si devono aggiungere i militari della locale Stazione dell’Arma dei carabinieri, i militari in servizio presso il Comando dell’artiglieria controaerei, gli allievi della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri Forestali e i militari in servizio presso il Parco Nazionale del Circeo, gli atleti e il personale militare del Centro sportivo remiero della Marina Militare, gli atleti del III Nucleo sportivo della Guardia di Finanza, i militari della locale Brigata della GdF, i religiosi e le religiose della Parrocchia, i docenti e gli allievi degli istituti scolastici. A questi vanno aggiunti il personale e gli operai delle numerose aziende operanti nei vari settori dell’industria e dell’agricoltura (tra i quali molti migranti) oltre che dei servizi alla persona.
Sabaudia è una località turistica e le presenze durante il periodo estivo raggiungono il numero di 200.000 c.a., ma anche negli altri periodi c’è un turismo culturale, ambientalista e sportivo (molte équipe di canottaggio dei Paesi del nord Europa nei mesi invernali si allenano a Sabaudia).
Pertanto, tra i Comuni del Distretto 2 si rappresenta l’opportunità di individuare Sabaudia come sede della Casa della salute, sia per favorire il decentramento e il potenziamento dei presidi di prossimità alla persona, sia perché Latina ha già una adeguata dotazione di strutture sanitarie come l’Ospedale sede di DEA di II livello, numerose case di cura, centri diagnostici e di riabilitazione, ecc.; inoltre Sabaudia rispetto agli altri Comuni del Distretto2 è quello più popoloso e più lontano dal capoluogo; a ciò si aggiunga che la stessa Regione, con DCAU00257/2017 ha previsto, al fine di adempiere a quanto stabilito dal D.M. 70/2015 che le città oggi sede di un PPI siano privilegiate come sede di una Casa della salute.
La struttura dell’ex ospedale di Sabaudia in via Conte Verde è di proprietà della ASL Latina ed è di dimensioni tali da poter ospitare adeguatamente una Casa della salute essendo necessari solamente alcuni interventi di manutenzione che peraltro avrebbero dovuto essere fatti anche nel rispetto degli obiettivi assegnati alla direzione generale della ASL per l’anno 2018.
La Casa della salute potrà essere anche lo strumento per l’attuazione a livello locale del Piano Sociale regionale in discussione in questi giorni presso il Consiglio regionale, con particolare riguardo alla integrazione socio sanitaria e la effettiva realizzazione del Punto Unico di Accesso.
Ciò posto, il Comitato per la difesa del PPI di Sabaudia allo scopo di fornire un contributo alla realizzazione della Casa della salute di Sabaudia, tenute presenti le più recenti indicazioni della Regione (DCA U00228/2017 e U00257/2017), ha ritenuto di proporre alcuni elementi attinenti alla sua organizzazione:
Moduli di base:
- Area Ambulatoriale (MMG; specialistica; attività infermieristiche, sorveglianza temporanea);
- Presidio di diagnostica strumentale per immagini e punto prelievi;
- Area dell’accoglienza (CUP, PUA, volontariato e mutualità).
Moduli aggiuntivi:
- Punto di Primo Intervento (v. DCA 14 settembre 2017, n. U00412, punto 9.3) con personale medico munito di apposito attestato di idoneità all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale, di adeguata dotazione infermieristica, informatica e tecnologica con orario di apertura H24;
- Vaccinazioni;
- Screening (v. DCA U0008/2011, 3.8°);
- Consultorio;
- Centro di assistenza domiciliare (v. DCA U0008/2011, 7.0);
- TSRMEE;
- Centro di Salute Mentale.
Pertanto il Comitato con la già citata nota del 15 gennaio scorso chiedeva:
1. che la città di Sabaudia venga formalmente prevista come sede della Casa della salute del Distretto2 ed inserita a pieno titolo nel piano strategico aziendale con i moduli sopra indicati;
2. che la sua apertura avvenga nel più breve tempo possibile compatibilmente con le risorse disponibili in relazione ai vincoli discendenti da norme statali e regionali;
3. che in attesa della realizzazione della Casa della salute sia assicurato il mantenimento dell’apertura del Punto di primo intervento H24 con la presenza di personale medico ed infermieristico.
Ieri, 29 luglio 2019 il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la proposta del Comitato facendo fare così un importantissimo passo avanti alla procedura.
Desidero ringraziare il Sindaco Gervasi e l'assesore Zaottini (che pur non essendo presente alla seduta, avendo rassegnato di recente le dimissioni per motivi personali, in tutti questi mesi ha svolto un lavoro molto importante) e tutti membri della maggioranza e della minoranza grazie ai quali è stata approvata la deliberazione.
Naturalmente un ringraziamento particolare va anche ai membri del Comitato che dopo aver raccolto le firme mi sono stati vicini in questi mesi aiutandomi e sostenendomi per condurre questa vera e propria battaglia e ai cittadini tutti che ci hanno sostenuto.