giovedì 19 maggio 2011

Nuova interrogazione per chiedere la demolizione della scala in piazza

Il 19 maggio, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo presentato una nuova interrogazione relativa alla scala in ferro che collega la terrazza sita sulla Piazza del Comune e alla sua demolizione con la quel, dopo ave premesso:
- CHE con deliberazione n. 3 del 18 gennaio 1994 il Consiglio comunale a maggioranza approvava una Mozione relativa alla scala in ferro che collega la terrazza sita sulla Piazza del Comune, con la quale si invitava il Sindaco a procedere alla rimessa in pristino dei luoghi a seguito della concessione in precario;
- CHE sempre il Consiglio comunale con deliberazione n. 18 del 21/12/98 si pronunciava nuovamente per la demolizione degli abusi.
- CHE il 24/11/00 il dirigente dell’Area tecnica comunicava agli interessati che la scala era priva di autorizzazione.
- CHE con Ordinanza n. 79 in data 28 dicembre 2000 il Dirigente dell’area tecnica ha provveduto ad ordinare a tutti gli interessati l’immediata sospensione di ogni tipo di attività edificatoria sul fabbricato ed ha ingiunto di provvedere a proprie spese alla demolizione della scala esterna per l’accesso alla terrazza ;
- CHE con ricorso al TAR notificato al Comune in data 26 febbraio 2001 uno degli interessati ha chiesto l’annullamento e la sospensiva dell’ Ordinanza citata;
- CHE al riguardo non è stata emesso alcun provvedimento cautelare e che detto ricorso è ancora pendente;
- CHE la Magistratura ha proceduto da più di un anno al sequestro conservativo dell’immobile della Terrazza di proprietà della Regione Lazio;
- CHE in data è stata approvata all'unanimità una nuova mozione, presentata dal PD per chiedere alla Regione Lazio la demolizione della scala;
- CHE in data 10 maggio 2011 sono trascorsi 10 anni dall'ultimo atto procedurale avvenuto per la vertenza avanti al TAR per la richiesta di annullamento e sospensione dell'Ordinanza comunale di demolizione, per cui il ricorso deve considerarsi estinto per inattività delle parti;
- CHE alla data odierna non risulta che sia stato incassato neanche un euro a titolo di occupazione di suolo pubblico da parte della società titolare della scala, che appoggia appunto su terreno comunale;
Abbiamo chiesto al Sindaco di conoscere i motivi per cui non si sia avvalso dei poteri sostitutivi attribuitigli dalla legge provvedendo d'ufficio alla demolizione della scala in questione utilizzando il fondo di rotazione e con rivalsa nei confronti della società che ha provveduto alla installazione della scala in questione.
Ed anche i motivi per cui non sia stata riscossa la tassa di occupazione di suolo pubblico e se non ritenga di attivare gli uffici competenti in tal senso 

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