Il 19 maggio, unitamente al collega Amedeo Bianchi abbiamo presentato una nuova interrogazione relativa alla scala in ferro che collega la terrazza sita sulla Piazza del Comune e alla sua demolizione con la quel, dopo ave premesso:
- CHE con deliberazione n. 3 del 18 gennaio 1994 il Consiglio comunale a maggioranza approvava una Mozione relativa alla scala in ferro che collega la terrazza sita sulla Piazza del Comune, con la quale si invitava il Sindaco a procedere alla rimessa in pristino dei luoghi a seguito della concessione in precario;
- CHE sempre il Consiglio comunale con deliberazione n. 18 del 21/12/98 si pronunciava nuovamente per la demolizione degli abusi.
- CHE il 24/11/00 il dirigente dell’Area tecnica comunicava agli interessati che la scala era priva di autorizzazione.
- CHE con Ordinanza n. 79 in data 28 dicembre 2000 il Dirigente dell’area tecnica ha provveduto ad ordinare a tutti gli interessati l’immediata sospensione di ogni tipo di attività edificatoria sul fabbricato ed ha ingiunto di provvedere a proprie spese alla demolizione della scala esterna per l’accesso alla terrazza ;
- CHE con ricorso al TAR notificato al Comune in data 26 febbraio 2001 uno degli interessati ha chiesto l’annullamento e la sospensiva dell’ Ordinanza citata;
- CHE al riguardo non è stata emesso alcun provvedimento cautelare e che detto ricorso è ancora pendente;
- CHE la Magistratura ha proceduto da più di un anno al sequestro conservativo dell’immobile della Terrazza di proprietà della Regione Lazio;
- CHE in data è stata approvata all'unanimità una nuova mozione, presentata dal PD per chiedere alla Regione Lazio la demolizione della scala;
- CHE in data 10 maggio 2011 sono trascorsi 10 anni dall'ultimo atto procedurale avvenuto per la vertenza avanti al TAR per la richiesta di annullamento e sospensione dell'Ordinanza comunale di demolizione, per cui il ricorso deve considerarsi estinto per inattività delle parti;
- CHE alla data odierna non risulta che sia stato incassato neanche un euro a titolo di occupazione di suolo pubblico da parte della società titolare della scala, che appoggia appunto su terreno comunale;
Abbiamo chiesto al Sindaco di conoscere i motivi per cui non si sia avvalso dei poteri sostitutivi attribuitigli dalla legge provvedendo d'ufficio alla demolizione della scala in questione utilizzando il fondo di rotazione e con rivalsa nei confronti della società che ha provveduto alla installazione della scala in questione.
Ed anche i motivi per cui non sia stata riscossa la tassa di occupazione di suolo pubblico e se non ritenga di attivare gli uffici competenti in tal senso
- CHE con deliberazione n. 3 del 18 gennaio 1994 il Consiglio comunale a maggioranza approvava una Mozione relativa alla scala in ferro che collega la terrazza sita sulla Piazza del Comune, con la quale si invitava il Sindaco a procedere alla rimessa in pristino dei luoghi a seguito della concessione in precario;
- CHE sempre il Consiglio comunale con deliberazione n. 18 del 21/12/98 si pronunciava nuovamente per la demolizione degli abusi.
- CHE il 24/11/00 il dirigente dell’Area tecnica comunicava agli interessati che la scala era priva di autorizzazione.
- CHE con Ordinanza n. 79 in data 28 dicembre 2000 il Dirigente dell’area tecnica ha provveduto ad ordinare a tutti gli interessati l’immediata sospensione di ogni tipo di attività edificatoria sul fabbricato ed ha ingiunto di provvedere a proprie spese alla demolizione della scala esterna per l’accesso alla terrazza ;
- CHE con ricorso al TAR notificato al Comune in data 26 febbraio 2001 uno degli interessati ha chiesto l’annullamento e la sospensiva dell’ Ordinanza citata;
- CHE al riguardo non è stata emesso alcun provvedimento cautelare e che detto ricorso è ancora pendente;
- CHE la Magistratura ha proceduto da più di un anno al sequestro conservativo dell’immobile della Terrazza di proprietà della Regione Lazio;
- CHE in data è stata approvata all'unanimità una nuova mozione, presentata dal PD per chiedere alla Regione Lazio la demolizione della scala;
- CHE in data 10 maggio 2011 sono trascorsi 10 anni dall'ultimo atto procedurale avvenuto per la vertenza avanti al TAR per la richiesta di annullamento e sospensione dell'Ordinanza comunale di demolizione, per cui il ricorso deve considerarsi estinto per inattività delle parti;
- CHE alla data odierna non risulta che sia stato incassato neanche un euro a titolo di occupazione di suolo pubblico da parte della società titolare della scala, che appoggia appunto su terreno comunale;
Abbiamo chiesto al Sindaco di conoscere i motivi per cui non si sia avvalso dei poteri sostitutivi attribuitigli dalla legge provvedendo d'ufficio alla demolizione della scala in questione utilizzando il fondo di rotazione e con rivalsa nei confronti della società che ha provveduto alla installazione della scala in questione.
Ed anche i motivi per cui non sia stata riscossa la tassa di occupazione di suolo pubblico e se non ritenga di attivare gli uffici competenti in tal senso
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