lunedì 1 agosto 2011

Più separazione delle funzioni di indirizzo politico e di gestione amministrativa

In data odierna, dopo l'ennesimo episodio, abbiamo inviato al Sindaco, al Presidente del Consiglio  al Segretario Generale  e per conoscenza ala Prefettura e al Servizio Ispettivo del Dipartimento della funzione pubblica  una lettera per far cessare le ingerenze politiche nella gestione amministrativa.
La  recente pubblicazione della deliberazione  n. 103, con cui, anche se tardivamente  ( reca la data del  28 luglio c.a ),  è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione per l’anno 2011,  riporta  all’attenzione il problema del  rispetto della separazione  tra  indirizzo politico e gestione amministrativa.
Infatti,  dopo i primi timidi accenni a tale  separazione, apparsi sin dalla L. 142/90  e quanto disposto dal  D.lgs 29/93,  con la legge  127/97,  la suddivisione  dei compiti ha  avuto effettiva attuazione in tutti gli enti locali, di qualsiasi  dimensione.
Oggi l’art.107 del T.UE.L. vigente  stabilisce che “spettano agli organi di governo i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo;
La dirigenza  è stata resa  maggiormente autonoma  rispetto agli organi politici  e vede  accresciute le proprie  attribuzioni  e  le proprie responsabilità.
Nonostante il tempo trascorso, seguitano ad essere in vigore nel nostro Comune alcuni atti che  confliggono   con le predette disposizioni : come ad esempio  il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi  ( approvato con deliberazione della Giunta n.  11  del 29 gennaio 2008 ) , il Regolamento di Contabilità  ( approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 27 settembre 1996 ), il Regolamento per la disciplina della concessione di  sovvenzioni, contributi , sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici ( approvato con deliberazione consiliare n. 31 del 7 maggio 1991 ) , etc.
Il recente caso relativo al diniego dei contributi ad alcune associazioni da parte del vice Sindaco  è una ennesima  dimostrazione della  mancanza di autonomia dei dirigenti e dei responsabili dei Settori.
E’ di fondamentale importanza che vengano rimossi quei regolamenti che  non  rispettano la volontà del  legislatore e che calpestano l’autonomia dei dirigenti.
Nel passato   gli scriventi hanno  segnalato di aver rilevato l’esistenza di almeno una lettera con le quali veniva segnalata ad un  dirigente l’opportunità di avvalersi di supporti esterni, il diniego della concessione di contributi, etc.;  le stesse procedure per il conferimento degli incarichi delle posizioni organizzative,   dimostrano come fino ad oggi  non è stato svincolato  l’operare dei dirigenti e dei  responsabili dei Settori da ogni possibile interferenza da parte  della Giunta e dei Consiglieri delegati.
Ciò premesso,  chiediamo che con la massima sollecitudine possibile  siano sottoposti al Consiglio comunale  gli atti necessari  a rimuovere gli inconvenienti segnalati,  svincolando i dirigenti e le procedure esistenti da ogni possibile interferenza  da parte dei politici,   assicurando ai cittadini la massima trasparenza  con la separazione delle  funzioni voluta dal  legislatore. 

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