In data odierna, dopo l'ennesimo episodio, abbiamo inviato al Sindaco, al Presidente del Consiglio al Segretario Generale e per conoscenza ala Prefettura e al Servizio Ispettivo del Dipartimento della funzione pubblica una lettera per far cessare le ingerenze politiche nella gestione amministrativa.
La recente pubblicazione della deliberazione n. 103, con cui, anche se tardivamente ( reca la data del 28 luglio c.a ), è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione per l’anno 2011, riporta all’attenzione il problema del rispetto della separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa.
La recente pubblicazione della deliberazione n. 103, con cui, anche se tardivamente ( reca la data del 28 luglio c.a ), è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione per l’anno 2011, riporta all’attenzione il problema del rispetto della separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa.
Infatti, dopo i primi timidi accenni a tale separazione, apparsi sin dalla L. 142/90 e quanto disposto dal D.lgs 29/93, con la legge 127/97, la suddivisione dei compiti ha avuto effettiva attuazione in tutti gli enti locali, di qualsiasi dimensione.
Oggi l’art.107 del T.UE.L. vigente stabilisce che “spettano agli organi di governo i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo;
La dirigenza è stata resa maggiormente autonoma rispetto agli organi politici e vede accresciute le proprie attribuzioni e le proprie responsabilità.
Nonostante il tempo trascorso, seguitano ad essere in vigore nel nostro Comune alcuni atti che confliggono con le predette disposizioni : come ad esempio il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi ( approvato con deliberazione della Giunta n. 11 del 29 gennaio 2008 ) , il Regolamento di Contabilità ( approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 39 del 27 settembre 1996 ), il Regolamento per la disciplina della concessione di sovvenzioni, contributi , sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici ( approvato con deliberazione consiliare n. 31 del 7 maggio 1991 ) , etc.
Il recente caso relativo al diniego dei contributi ad alcune associazioni da parte del vice Sindaco è una ennesima dimostrazione della mancanza di autonomia dei dirigenti e dei responsabili dei Settori.
E’ di fondamentale importanza che vengano rimossi quei regolamenti che non rispettano la volontà del legislatore e che calpestano l’autonomia dei dirigenti.
Nel passato gli scriventi hanno segnalato di aver rilevato l’esistenza di almeno una lettera con le quali veniva segnalata ad un dirigente l’opportunità di avvalersi di supporti esterni, il diniego della concessione di contributi, etc.; le stesse procedure per il conferimento degli incarichi delle posizioni organizzative, dimostrano come fino ad oggi non è stato svincolato l’operare dei dirigenti e dei responsabili dei Settori da ogni possibile interferenza da parte della Giunta e dei Consiglieri delegati.
Ciò premesso, chiediamo che con la massima sollecitudine possibile siano sottoposti al Consiglio comunale gli atti necessari a rimuovere gli inconvenienti segnalati, svincolando i dirigenti e le procedure esistenti da ogni possibile interferenza da parte dei politici, assicurando ai cittadini la massima trasparenza con la separazione delle funzioni voluta dal legislatore.
Nel passato gli scriventi hanno segnalato di aver rilevato l’esistenza di almeno una lettera con le quali veniva segnalata ad un dirigente l’opportunità di avvalersi di supporti esterni, il diniego della concessione di contributi, etc.; le stesse procedure per il conferimento degli incarichi delle posizioni organizzative, dimostrano come fino ad oggi non è stato svincolato l’operare dei dirigenti e dei responsabili dei Settori da ogni possibile interferenza da parte della Giunta e dei Consiglieri delegati.
Ciò premesso, chiediamo che con la massima sollecitudine possibile siano sottoposti al Consiglio comunale gli atti necessari a rimuovere gli inconvenienti segnalati, svincolando i dirigenti e le procedure esistenti da ogni possibile interferenza da parte dei politici, assicurando ai cittadini la massima trasparenza con la separazione delle funzioni voluta dal legislatore.
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