lunedì 8 agosto 2011

La sanità è andata in ferie, al poliambulatorio di Sabaudia hanno chiuso i servizi

Questo comunicato è stato inviato oggi alla stampa
Per chi avesse bisogno di utilizzare i  servizi sanitari pubblici  da  alcuni giorni a Sabaudia è iniziato un periodo difficile.
Su  alcune stanze dove  sono collocati  molti  servizi  sono stati apposti dei cartelli  con i quali si avvisano i cittadini che  sono chiusi  per ferie  o che l’Holter è rotto e che  ci si deve rivolgere a Latina.
L’estate e le  ferie sono eventi ampiamente prevedibili e programmabili  e non è possibile interrompere  i servizi pubblici.
Più volte  il PD  ha  segnalato il progressivo degrado dei servizi offerti  presso  il Poliambulatorio  della ASL a Sabaudia, a  causa del pensionamento o del trasferimento del personale,  chiedendo che fosse invertito questo processo,  ripristinando l’organico necessario per il personale medico, infermieristico ed amministrativo.
Il Sindaco qualche tempo fa  aveva  inviato una la  lettera  al Direttore Generale della ASL per il ripristino e il potenziamento della funzionalità del  Poliambulatorio di via Conte Verde, rimasta anch’essa senza alcun esito e, come accennato,  la situazione seguita a precipitare giorno dopo giorno.
Nel frattempo la Presidente Polverini seguita a sfornare un decreto dopo l'altro, tagliando strutture, servizi etc. con l’obiettivo di contenere i costi.     
Dopo tanto parlare di riqualificazione della spesa e di prevenzione, vengono duramente colpiti   proprio i presidi territoriali,  ignorando  totalmente proprio  la prevenzione e l'assistenza sul territorio, senza cui  è impossibile  tagliare i posti letto.
Non  è possibile togliere qualcosa ( come ad esempio l'Ospedale di Priverno ) senza  sostituirla  contestualmente con un'altra;  ancora una volta  assistiamo a promesse, promesse, promesse. 
I cittadini sono stanchi di aspettare.
La struttura  di Sabaudia,  oramai  allo stremo del personale è nell'impossibilità di rispondere alle aspettative dei cittadini;  deve essere  trasformata in una “Casa della Salute” e dotata delle necessarie professionalità, risorse umane  facilmente reperibili  proprio dalla  riconversione degli ospedali.
La riforma sanitaria  pone il cittadino al centro del sistema, in questo modo invece si crea solamente una gran  confusione  per poi  poter  salire in cattedra e dire che la sanità pubblica non funziona.
I cittadini di Sabaudia non vogliono un ospedale,  hanno bisogno di una struttura  che sia in grado di fare visite, accertamenti diagnostici  tutti i giorni:  per le persone anziane, per  i malati cronici e per tutti coloro che debbono  essere sottoposti a trattamenti di prevenzione e che non possono essere costretti a  viaggiare.
Non è possibile  che gli anziani o  i malati di cuore  debbano recarsi a Latina  per ottenere le prestazioni o per  installare l’Holter ; la prenotazione di una visita specialistica cardiologia  è a sei mesi,  ma così  si costringono le persone a ricorre  ai privati con costi aggiuntivi.
Ma  chi a Roma  ha firmato i decreti per il Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario nazionale,   ha mai provato a fare questi percorsi con i mezzi pubblici o viaggia in macchina blu ?
I cittadini di Sabaudia hanno già pagato  i contributi per l’assistenza sanitaria ed hanno  gli  stessi diritti alla salute di quelli di  Roma o Milano, perché non viene fatto nulla per garantirgli veramente questo diritto?

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