giovedì 26 febbraio 2015

IL DIRITTO ALLA SICUREZZA URBANA

La situazione della sicurezza urbana a Sabaudia è molto grave, per parlarne ho ripreso il titolo di una mia lezione ad una serie di seminari tenuti nel 2010 a Fondi. Nello stesso anno il Gruppo del PD di Sabaudia presentò una mozione per la sicurezza urbana che fu approvata con deliberazione n. 71 il 22 novembre 2010 con la quale venivano impegnati il Sindaco e la giunta a promuovere tutte le opportune iniziative e sinergie per garantire le migliori condizioni di vivibilità e sicurezza indispensabili per la civile convivenza ed una maggiore coesione sociale. proprio ieri sera i gruppi di minoranza in Consiglio comunale hanno presentato una nuova mozione. Non è possibile che in una città di 20.000 abitanti si debba leggere tutti i giorni di incendi ad attività commerciali, ad autovetture, di furti e rapine, di minacce ai cittadini. Il degrado è presente ovunque. Quella che era una cittadina serena ed operosa, conosciuta ed ammirata in tutto il mondo è oramai attraversata dalla criminalità a tutti i livelli. Gli imprenditori, i commercianti, gli anziani, le donne e i bambini chiedono che la sicurezza dei cittadini e delle imprese rappresenti una priorità nell’agenda del governo locale. Il tema delle città sicure negli ultimi anni ha subito una notevole evoluzione passando da una concezione che riguardava solo l’ordine pubblico ad una più ampia che riguarda il complesso della vivibilità dei nostri contesti urbani e quindi l’azione della pubblica amministrazione locale. Il problema è molto articolato anche a causa delle crescenti problematiche relative all’immigrazione (anche da Paesi europei), alla prostituzione, alle tossicodipendenze, alla criminalità organizzata, oramai radicata anche nella nostra città, ma anche ai nuovo stili di vita, alle modifiche dalla famiglia, all’allungamento della durata della vita, alle mutate esigenze dei giovani. Quindi il problema della sicurezza urbana non si esaurisce più con quanto possono fare le Forze dell’Ordine ma coinvolge tutte le funzioni comunali e tutte le forze sociali. Da anni su questi temi sono impegnati il Ministero dell’Interno e molte comunità che hanno messo a punto strategie che coinvolgono:
- La sottoscrizione e la messa in pratica del Protocollo per le “Città Sicure” con la Prefettura;
- Una appropriata gestione delle politiche sociali,
- L’utilizzo delle più moderne tecnologie: non solo telecamere
- Il coinvolgimento su un progetto unitario di amministrazione comunale, imprese, sindacati, associazioni, ecc. 
Per chi volesse approfondire la materia può leggere un mio scritto che fa parte del “Piccolo sussidiario del buon governo: appunti, dispense e materiali per la formazione, Herald Editore, 2011 purtroppo esaurito, ma reperibile presso la biblioteca del Consiglio regionale del Lazio.

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