Più volte negli ultimi anni è sta invocata l'emanazione anche in Italia di norme analoghe a quelle esistenti negli USA con il Freedom of information act (FOIA), un provvedimento per la libertà di informazione emanato negli USA sin da 1966 che impone alle amministrazioni pubbliche una serie di regole per permettere a tutti di sapere come opera ciascuna amministrazione. Purtroppo la L. 190/2012 e il D.lgs 33/2013 non hanno corrisposto alle attese; ora la legge 124/2015 all'art. 7 reca la delega al Governo di emanare norme ancora più penetranti per la trasparenza totale:
Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione
della corruzione, pubblicità e trasparenza 1. Il Governo è delegato ad
adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore ella presente legge,
uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive del
decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, in materia di pubblicità, trasparenza
e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nel
rispetto dei principi e criteri direttivi stabiliti dall'articolo 1, comma 35,
della legge 6 novembre 2012, n.190, nonchè dei seguenti principi e criteri
direttivi:
a) ridefinizione e precisazione dell'ambito soggettivo di applicazione
degli obblighi e delle misure in materia di trasparenza;
b) previsione di misure organizzative, senza nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica, anche ai fini della valutazione dei risultati, per la
pubblicazione nel sito istituzionale dell'ente di appartenenza delle
informazioni concernenti:
1) le fasi dei procedimenti di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti
pubblici;
2) il tempo medio di attesa per le prestazioni sanitarie di ciascuna
struttura del Servizio sanitario nazionale;
3) il tempo medio dei pagamenti relativi agli acquisti di beni, servizi,
prestazioni professionali e forniture, l'ammontare complessivo dei debiti e il
numero delle imprese creditrici, aggiornati periodicamente;
4) le determinazioni dell'organismo di valutazione;
c) riduzione e concentrazione degli oneri gravanti in capo alle amministrazioni
pubbliche, ferme restando le previsioni in materia di verifica, controllo e
sanzioni;
d) precisazione dei contenuti e del procedimento di adozione del Piano
nazionale anticorruzione, dei piani di prevenzione della corruzione e della
relazione annuale del responsabile della prevenzione della corruzione, anche
attraverso la modifica della relativa disciplina legislativa, anche ai fini
della maggiore efficacia dei controlli in fase di attuazione, della
differenziazione per settori e dimensioni, del coordinamento con gli strumenti
di misurazione e valutazione delle performance nonché dell'individuazione dei
principali rischi e dei relativi rimedi; conseguente ridefinizione dei ruoli,
dei poteri e delle responsabilità dei soggetti interni che intervengono nei
relativi processi;
e) razionalizzazione e precisazione degli obblighi di pubblicazione nel
sito istituzionale, ai fini di eliminare le duplicazioni e di consentire che
tali obblighi siano assolti attraverso la pubblicità totale o parziale di
banche dati detenute da pubbliche amministrazioni;
f) definizione, in relazione alle esigenze connesse allo svolgimento dei
compiti istituzionali e fatto salvo quanto previsto dall'articolo 31 della
legge 3 agosto 2007, n. 124, e successive modificazioni, dei diritti dei membri
del Parlamento inerenti all'accesso ai documenti amministrativi e alla verifica
dell’applicazione delle norme sulla trasparenza amministrativa, nonché dei
limiti derivanti dal segreto o dal divieto di divulgazione e dei casi di
esclusione a tutela di interessi pubblici e privati;
g) individuazione dei soggetti competenti all'irrogazione delle sanzioni
per la violazione degli obblighi di trasparenza;
h) fermi restando gli obblighi di pubblicazione, riconoscimento della
libertà di informazione attraverso il diritto di accesso, anche per via
telematica, di chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni
giuridicamente rilevanti, ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche
amministrazioni, salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti
dall'ordinamento e nel
rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati,
al fine di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni
istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche; semplificazione delle
procedure di iscrizione negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed
esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti
ai sensi dell'articolo 1, comma 52, della legge 6 novembre 2012, n. 190, e
successive modificazioni, con modifiche della relativa disciplina, mediante
l'unificazione o l'interconnessione delle banche dati delle amministrazioni
centrali e periferiche competenti, e previsione di un sistema di monitoraggio
semestrale, finalizzato all'aggiornamento degli elenchi costituiti presso le
Prefetture ‐ Uffici territoriali del Governo; previsione di sanzioni a carico delle
amministrazioni che non ottemperano alle disposizioni normative in materia di accesso,
di procedure di ricorso all'Autorita' nazionale anticorruzione in materia di
accesso civico e in materia di accesso ai sensi della presente lettera, nonche'
della tutela giurisdizionale ai sensi dell'articolo 116 del codice del processo
amministrativo, di cui all'allegato 1 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.
104, e successive modificazioni.
Sarà opportuno che siano previste sanzioni pesanti per chi omette di rispettare le nuove norme.
Già oggi le amministrazioni locali sono chiamate a fare di più.
Già oggi le amministrazioni locali sono chiamate a fare di più.
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