Nonostante la Bandiera Blu a Sabaudia in alcuni giorni le acque non sono propriamente limpide.
Per Ferragosto Legambiente ha reso pubblici i dati raccolti da Goletta verde sullo stato dei mari italiani, la situazione è abbastanza grave e, secondo quanto dichiarato dal Presidente di quell'Associazione «A conferma del deficit depurativo ci sono le due sentenze
di condanna dell'Unione Europea arrivate rispettivamente
nel 2012 e nel 2014, e il parere motivato del rispetto della direttiva 91/271
sulla depurazione degli scarichi civili. Procedimenti che riguardano un
agglomerato su tre» e di cui Legambiente sottolinea l'impatto negativo anche a livello economiche, poiché «le sanzioni sono pari a 476 milioni di euro all'anno dal 2016 al completamento delle opere»
Altro aspetto che emerge dall'indagine di Legambiente è l'assenza di adeguata
cartellonistica: dei 266 punti monitorati, il “divieto di balneazione”
mancherebbe in 122. Inoltre, come da direttiva europea, all'accesso alle
spiagge deve essere installato un cartello informativo che illustri la qualità
dell'acqua sulla base della media dei giudizi raccolti negli ultimi 4 anni,
eventuali ragioni di criticità, e i numeri utili a cui il cittadino può
rivolgersi per qualsiasi tipo di segnalazione: tali cartelli sono presenti
«solo nel 3% dei casi»; questo purtroppo avviene anche a Sabaudia . Venendo alla costa del Comune di Sabaudia che rappresenta 20 km di quella laziale, riscontriamo che questi problemi si ritrovano tutti. Da una parte la deresponsabilizzazione dei Comuni dell'entroterra (le loro acque finiscono nel Canale della Lavorazione alla Bufalara e nel Canale Caterattino e , dall'altra la insufficiente depurazione delle acque reflue specialmente da parte di ville sul lago (fatto questo ammesso dal Sindaco in Consiglio comunale in quanto ha affermato che solo il 75% delle ville è allacciato alla rete fognaria circumlacuale. A ciò si aggiungono i fertilizzanti provenienti dall'agricoltura che si riversano nel lago attraverso i vari affluenti. Tutto ciò ricordo che avviene in un ambiente particolarmente sensibile rappresentato dal Parco Nazionale del Circeo. Il fenomeno della eutrofizzzazione riscontrato più volte dall'ARPA consiste nell'arricchimento delle acque in nutrienti, in particolar modo composti dell'azoto e/o del fosforo, che provoca una proliferazione di alghe e di forme superiori di vita vegetale, producendo una indesiderata perturbazione dell'equilibrio degli organismi presenti nell'acqua e della qualità delle acque interessate. Nonostante le scadenze fissate nella predetta direttiva europea che è del 21 maggio 1991, il Comune di Sabaudia è oggi in parte ancora inadempiente. Voglio augurarmi che la Commissione nominata di recente dal Consiglio comunale di Sabaudia si insedi al più presto e fornisca all'esecutivo le indicazioni per procedere a mettere in regola in nostro Comune prima della nuova stagione estiva.
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