
La stampa è oramai nel mirino della mafia: ogni due giorni tre giornalisti minacciati„c'è un ricorso sempre più frequente a un uso spregiudicato di alcuni strumenti del diritto". Il riferimento è alle querele temerarie "dove la temerarietà è solo apparente, visto che in questi casi l'obiettivo dell'azione giudiziaria contro il giornalista non è tanto quello di dimostrare le proprie ragioni quanto quello di indurre quel giornalista a comportamenti e scritture più 'rispettosi'". La situazione della provincia di latina non è dissimile da quella descritta nella relazione che potete leggere qui:
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=bollettini&tipoDoc=indice&anno=2015&mese=07&giorno=30&view=filtered&shadow_organo_parlamentare=2328&idCommissione=24
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